Prompt: there is a kind of love so filled with rage

 that i can’t even look at your face

even as it exists in my mind

Lo sguardo dorato dell’amore

Oliver conosce la differenza tra giusto e sbagliato. La conosce anche quando le situazioni hanno confini sfumati ed equilibri morali resi labili da contraddizioni e punti di vista discutibili. 

Oliver sa che i sentimenti che prova ogni volta che pensa a lei sono sbagliati. Sa che l’amore dovrebbe avere una forma del tutto diversa: non ci dovrebbero essere tracce di rabbia nello sguardo di un innamorato, ma quando si tratta di lei odio e amore diventano un intreccio inscindibile. 

Lei, che nei suoi sogni ha il bagliore dell’oro dei campi di grano che gli ricordano casa. 

Lei, che è bella e lo sa e si lascia ammirare da chiunque, ma non da Oliver. Non più da Oliver, perché c’è stato un tempo lontano in cui lei ha ammiccato, si è lasciata sfiorare, ha promesso paradisi che poi ha proibito con un ghigno da ninfa crudele. 

Ora lei gioca a negarsi, si lascia ammirare mentre a stringerla sono mani indegne, si lascia baciare sfacciatamente davanti a tutta la scuola, e sembra farlo solo per ricordare a Oliver che altri possono toccarla quando lui può solo sognarla. 

E la sogna, Oliver. La sogna, la brama, desidera sentire la propria pelle fremere sfiorandola. La ama, la venera, e la odia. La odia per il modo in cui gli si sottrae, detesta che ogni sua azione, ogni sforzo che lui compie per conquistarla cada in un vuoto desolato.

Non esiste notte in cui i pensieri di Oliver non corrano a lei, all’ardore con cui vorrebbe stringerla e alla rabbia che gli chiude le vene quando pensa che lei si concede a chiunque, ma non a lui. È una rabbia che, teme, potrebbe spingerlo a compiere follie: picchiare un rivale, rapire l’amata, urlare al mondo le proprie ragioni.

E non esiste mattino in cui Oliver non si svegli con un proposito a incidergli di determinazione il sorriso: un giorno sarai mia, Coppa del Torneo di Quidditch.