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Autore: LaReginaDiCuori    22/09/2023    0 recensioni
Però era così tanto una noia stare a guardia delle porte del Paradiso, non c’era mai nessun tipo di movimento se non dopo molto tempo e non era nemmeno qualcosa di pericoloso, da poter scacciare via e questo, gli faceva capire semplicemente che stava perdendo il suo tempo e che quelle ore a non fare nulla, poteva pensare a fare qualcos’altro.
Genere: Angst, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Sovrannaturale
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Il lavoro che uno degli Arcangeli gli aveva affidato, non lo amava particolarmente anzi tutt’altro, lo stava iniziando a detestare.

All’inizio gli pareva davvero fantastico insomma dover fare la guardia alle porte del Paradiso wow, sembrava un compito importante, pieno magari di azione, ma poi con il passare del tempo iniziò ad annoiarsi, si annoiò così tanto che cercò di capire quale forma, stessero prendendo le nuvole intorno a lui e ne era sicuro al cento per cento, che se mai glie lo avesse rivelato ad uno dei suoi fratelli e delle sue sorelle molto probabilmente, avrebbero riso e si sarebbero presi gioco di lui.

Però era così tanto una noia stare a guardia delle porte del Paradiso, non c’era mai nessun tipo di movimento se non dopo molto tempo e non era nemmeno qualcosa di pericoloso, da poter scacciare via e questo, gli faceva capire semplicemente che stava perdendo il suo tempo e che quelle ore a non fare nulla, poteva pensare a fare qualcos’altro.

Ma quando sarebbe giunto il momento che i suoi fratelli e le sue sorelle, gli avrebbero dato un compito?

Uno di quelli seri.

Uno di quelli dove avrebbe dovuto maneggiare un’arma, magari.

Sarebbe stato davvero figo maneggiarla e avere intorno a lui i suoi compagni, che eseguivano i suoi ordini, cielo che goduria sarebbe stato …

E invece Raphael si trovava proprio qui, davanti alle porte del Paradiso senza muovere nemmeno un muscolo e dalle sue labbra, uscì un piccolo sbuffo alquanto seccato.

Perché questo tipo di lavoro, non poteva essere dato a quei novellini invece che a me?

Diamine, che seccatura.

<< Raphael, ti stai lamentando per caso? >>

Oh cavolo, mi ero scordato che potevano leggere nella mente.

<< Io? Lamentando Signore? Ma no, che sta dicendo? >>

E mentre lo disse dalle sue labbra, si lasciò sfuggire una piccola risata quasi nervosa e intanto con la coda dell’occhio, andò a posare lo sguardo verso uno degli arcangeli, quello che era il più rigido, più severo di tutti e cercò di decifrare il suo sguardo.

Non era proprio carino.

Sembrava arrabbiato quasi.

<< C…Cosa c’è? >>

Domandò il più giovane mentre guardò il più vecchio che si avvicinò ancora di più, mentre dalle labbra del più anziano uscì anche da lui, un piccolo sospiro quasi di rassegnazione.

<< Voi giovani, non cambierete mai! >>

Disse per poi, fermarsi proprio al suo fianco e si schiarì la voce

<< Ma comunque, non sono venuto qui per chiacchierare, ho cose ben più urgenti che pensare ad un moccioso come te. >>

Oh sì, si era dimenticato che oltre a essere il più severo e il più rigido, era anche un grandissimo stronzo!

 << EHI io non sono un moccioso, come si permette? >>

Stavo per continuare a dirgliene quattro ma lui mi bloccò, con un solo gesto della mano, che mi intimò di fare silenzio.

<< Non iniziare e ora, ascoltami bene >>

Il ragazzo sbuffò seccato e arricciò la punta del naso infastidito dalla situazione, era stufo che lo trattavano in quel modo, come se fosse uno stupido.

Lui non era come loro pensavano, lui era molto, ma molto di più.

Solo che loro non riuscivano a vedere il suo potenziale, ecco la verità dei fatti.

<< Ehi, ehi ragazzino mi stai ascoltando? >>

Sentì uno schiocco di dita e dalle sue labbra uscì un altro sbuffo, ancora più seccato del precedente.

<< Aaaah, la ascolto, certo che la ascolto mi dica. >>

<< Non lo so, sembra quasi che tu sei imprigionato nel tuo mondo >>

Roteò gli occhi e prese un bel respiro profondo mentre posò nuovamente lo sguardo su di lui

<< Mi vuole dire quello che deve dirmi? >>

<< Ehi, vedi di portarmi rispetto! >>

A quella frase rimase in silenzio e continuò a osservarlo, mentre sperava che qualcuno passasse proprio in quel momento, così da avere una scappatoia da quel noioso di Uriel.

<< Allora, ho un compito per me. >>

<< Un altro compito? Sul serio? >> Chiese entusiasta alla sola idea, di avere un altro compito.

Magari sarà la volta buona.

<< Sì, sarà un compito un po' difficile, ma pur sempre un compito e vedi questa volta di non fare danni. >>
<< Io danni? Quali, di preciso? >>

<< Devo proprio rinfrescarti la memoria? >>

<< Ehm no, no, certo che no … Signore allora, di quale compito si tratta? >>

Domandò con voce emozionata mentre non riusciva a rimanere fermo sul posto, sembrava quasi che stesse facendo dei piccoli saltelli, ma appena Uriel posò lo sguardo su di lui con quell’aria da: “Che diamine stai combinando” si fermò immediatamente e ingoiò il groppo che aveva in gola.

Le labbra del ragazzo si curvarono in un piccolo sorriso e l’anziano sospirò, mentre borbottò qualcosa ma Raphael, non ci fece tanto caso.

Troppa era l’emozione insomma, stava per avere un compito.

Lui un compito, dopo tanto tempo.

Era elettrizzato.

Era emozionato così tanto, che avrebbe voluto urlare di gioia, già si immaginava a brandire qualche arma e ad andare a tagliare la testa a quei dannati demoni.

<< Devi proteggere una ragazza >>

<< Sarà fatto Sig … No aspetti, che cosa? >>

<< Devi proteggere una ragazza, precisamente devi proteggere un’umana. >>

<< Oh andiamo, non può farmi questo! >>

<< Che vuoi dire? >>

<< Voglio dire … Insomma, non posso andare sterminare demoni? >>

<< Tu? >>

<< … >>

<< Sterminare demoni? >>

<< Mm beh sì, perché quella faccia? >>

Dalle labbra del più anziano uscì una sonora risata, che fece quasi vergognare il giovane Raphael così tanto, che posò lo sguardo a terra, trovandolo in quel momento un punto di osservazione molto più interessante.

<< Sai Raphael, sei davvero spiritoso. Se ci fosse il circo e tu saresti al suo interno molto probabilmente, lo verrò a vedere volentieri. >>

Raphael si trattiene dal fargli il verso e dal tirargli un bel pugno su quel viso che l’anziano, si ritrova.

<< Aaah, mi sono fatto proprio una bella risata! Comunque, tornando a noi. Dovrai occuparti appunto di una ragazzina, sarai il suo angelo custode e quindi, dovrai proteggerla da tutto ciò che gli circonda. So solo questo per ora, ma se vuoi sapere di più sul compito vai pure da quello scansafatiche di Gabriele, scommetto come vuoi che lo troverai nelle sue stanze ad ingozzarsi di dolci e mica dolci! >>  

<< Fantastico … >>

<< Già lo so è davvero meraviglioso, occuparsi degli altri >>

<< Già, sai che fortuna >> mormorò

<< Scusa, cosa hai detto? >>

<< Eh no, no, non ho detto nulla! Oh meglio, ho detto che non vedo l’ora di iniziare e conoscere, questa persona >>

<< Perfetto, così mi piaci. Ragazzi intelligenti e ubbidienti tutti così, dovrebbero essere. Tornando a noi, domani dovrai andare da Gabriele chiaro? Avrai informazioni molto più dettagliate sul compito che ti è stato assegnato >>

<< Signor sì. >> borbottò sconsolato il giovane, mentre trattenne un piccolo sospiro.

<< Bravo ragazzo e ora, continua pure il tuo lavoro da guardia >>

E mentre l’anziano entrava in Paradiso, il giovane voleva solo sparire da lì e andare su un altro Pianeta.

E io che pensavo sarebbe stato un compito figo …

Pensò e semplicemente si arrese, mentre tornò a osservare davanti a sé con un solo pensiero in mente: Ma chi ha voglia di fare da babysitter, ad un umano?!  
   
 
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