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Autore: Edoardo DV 2000    23/09/2023    0 recensioni
La seconda parte della mia precedente storia.
La lettera d'amore che James scrive a Lily.
Cosa susciterà nel cuore della rossa?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Cara Lily, ti amo.
Finalmente l’ho ammesso. Non sai quanta fatica faccio nel scrivere due parole. Ti amo.
Non so se ti sorprenderanno o se lo avevi già capito, ma poco importa. Tanto ho già rovinato il nostro rapporto il giorno della grigliata. Quindi tanto vale scriverlo e aprirmi.

Ti amo. L’ho capito subito, dalla prima volta che ti ho vista salire su quel treno con Piton. C’era qualcosa in te che mi attraeva, come una calamita enorme con un magnete piccolissimo.
Mi hai colpito il cuore, solo che da bambino ero stupido e non ci ho dato molto peso.

Crescendo tutto ciò ha iniziato a farsi pesante. In più il nostro rapporto è sempre stato burrascoso, soprattutto per colpa mia. Ho iniziato a fare il cretino con le altre perché pensavo che con te non avrei mai avuto speranza. Eri troppo, sei troppo per uno come me.
Remus me lo ha sempre detto: “Se cambi e le fai capire che ci tieni davvero, nulla è impossibile”. Ogni giorno mi maledico perché non gli ho dato ascolto. La mia superbia ha preso sempre di più il sopravvento e ho fatto sempre di testa mia, sopprimendo i miei sentimenti per te e cercando di dimenticarti.

Poi i nostri rapporti sono migliorati, grazie anche ai nostri amici. Ma ormai avevo seppellito così in profondità i miei sentimenti che non ti ho dato tutte le attenzioni che avresti meritato.

Poi hai iniziato a uscire con Rick. E lì, non so perché, mi è crollato il mondo addosso. Pensavo, in qualche modo, di poterti “conquistare”, o almeno farti capire che mi piacevi davvero, ma non ci sono riuscito. Quando ti ho vista per la prima mano nella mano con lui ho capito davvero quanto ti amassi.

Sei il primo pensiero che la mattina mi balza in testa e l’ultimo con cui mi addormento. Hai dato il senso alla mia vita. Quando tutto andava male basta che vedevo il tuo sorriso e i problemi sparivano. Sei la prima che sei venuta in mio soccorso quando i miei genitori sono morti, ancora prima di Sirius. Tu sai leggermi nel profondo sul serio e questo mi ha fatto sentire sempre vulnerabile. Forse anche per questo che mi sono chiuso ancora di più. Avevo paura che tu capissi quanto oscuro ho nel cuore, quanti scheletri nell’armadio ho, e quindi ho preferito mentire a me stesso dicendomi che non provavo nulla per te e lasciandoti fuori dalla parte migliore del mio cuore.
Quando sono con te so che posso lasciare da maschera del ragazzo sicuro e sbruffone per far emergere la mia parte sensibile. Sei stata l’unica che mi ha mai visto piangere quando ho litigato con Sirius o quando ero frustrato perché un allenamento era andato male. E non mi hai mai giudicato. Mai.

Ho avuto così tanta paura dei miei sentimenti che adesso odio un ragazzo senza averci neanche mai parlato, solo perché sta nel posto che io tanto vorrei. E sono invidioso. Mamma mia quanto lo sono.
Ma in verità sono stato invidioso anche di Piton quando tu e lui passavate interi pomeriggi sotto la quercia a leggere. Lui che ti è stato così tanto vicino e ha condiviso con te tutto. (Ps. Non dire a Sirius che ho detto di essere stato invidioso di lui, sennò mi ammazza).

Ecco, adesso ho ammesso i miei sentimenti anche con te. Mi fa impazzire il fatto che ora stai insieme a quel ragazzo, mi manda in bestia.

Ti prometto però che cercherò di non farlo trasparire più, metterò in pace il mio cuore affinché tu possa vivere la tua relazione con lui nel migliore dei modi. Non farò più scenate come quella della grigliata, promesso.

Sia chiaro, non è un problema tuo ma mio. Sono io che devo crescere e che devo ammettere a me stesso che non sei “mia”, ma io e te siamo solo amici e, come tale, devo essere felice quando tu sei felice, anche se questo comporta che devo essere felice quando ti vedo mano nella mano con lui.
Scusa se ho disturbato queste tue vacanze di Pasqua ma dovevo farlo, dovevo liberare il mio cuore da questo peso.

Ti amo, davvero
Tuo James”.
 
Buio totale. Ho appena finito di leggere la lettera di James. Ho già iniziato a piangere.
Sono parole che non mi aspettavo. Lui innamorato di me? Avevo davvero le fette di salame sugli occhi. Non me ne ero mai accorta, anzi forse non volevo accorgermene. Alice me lo aveva sempre detto che aveva un modo strano di guardarmi, ma forse non volevo vederlo.
Adesso che ci penso però mi ha sempre fatto piacere vedere che mi guardava di soppiatto, quasi di nascosto, i piccoli gesti che ha fatto per me.

Più di una volta anche io mi sono trovata a pensare a lui. Mi sono sempre emozionata nel vedere come prendeva il Boccino d’oro in quelle noiose partite di Quidditch, anzi mi sono lasciata convincere da lui ad andare a vederlo. Anche Rick me lo aveva sempre chiesto, ma non l’avevo mai assecondato. Quante volte anch’io mi sono trovata a fissarlo durante le ore di lezione o in biblioteca quando lui era così concentrato sul libro che non si accorgeva che gli stavano cadendo gli occhiali.
Adesso sono in crisi… non so cosa dire e cosa fare… una piccola parte di me è arrabbiata, perché avrebbe dovuto dirmelo prima. Però un’altra parte di me è così contenta che me lo abbia detto, anche se non so il perché. Tra poco torniamo ad Hogwarts, come mi dovrò comportare?
 
Due settimane dopo

“Bene ragazzi, ora proviamo a guardare questa nuova pozione che vi ho portato oggi”.
Lumacorno è così eccitato nel mostrarcela che i suoi baffi tremano. Apre il coperchio ad uno dei calderoni più piccoli sulla sua cattedra e subito escono dei vapori che salgono a spirale.
“Chi di voi mi sa dire che pozione è questa? Magari lei, signorina Evans?”.
Mi riprendo alla sua domanda e annuisco avvicinandomi al calderone.
“E’ Amortentia, professore. È il filtro d’amore più potente del mondo. Per ciascuno di noi assume un profumo diverso in base alla persona di cui siamo innamorati”.
“Molto bene, 10 punti a Grifondoro. Ora…”
Intanto che Lumacorno parla, mi concentro su questi odori. Muschio, vaniglia e bagnato? Che strani odori. Il vecchio mi sorride, chiude il coperchio e mi fa segno di andare a posto.
Con la testa chinata mi incammino verso il mio banco, quando quegli odori si fanno insistenti.
Mi giro nella direzione della provenienza e mi accorgo da dove arrivano.

James.
Lì mi accorgo. E tutto acquista un senso.

Caro James, anch’io ti amo.
   
 
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