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Autore: Karon    29/09/2023    2 recensioni
"Le sue labbra erano addirittura meglio di come le avevi immaginate. Per anni le avevi guardate e desiderate, facendoti dannare il corpo e l'anima come il peggiore dei demoni."
Alphabet dedicata agli Ineffabili, venticinque drabble per venticinque momenti su di loro.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ineffable Alphabet

 

Amare era un sentimento che a voi demoni era impedito provare, o almeno così doveva essere su carta. Ma non eri un demone normale e questo lo sapevano tutti: tanto per cominciare eri ottimista e poi, cosa davvero insolita per un demone, ma che ti aveva permesso di superare la M25 in fiamme, avevi capacità di immaginazione. Nel corso del tempo poi avevi finito per provare un sentimento sincero nei confronti di Aziraphel, che da amicizia era diventato amore. Un sentimento di cui tutti si erano accorti meno lui, a cui l'avevi dovuto esternare in modo molto forzato. Un sentimento che solo nel tempo era stato ricambiato, ma ne era valsa la pena.

 

*****

 

Bastava uno sguardo per capirvi, o almeno a te bastava guardarlo per capire cosa gli passasse per la testa. Era espressivo anche senza parlare, e adoravi quando le parole andavano da una parte ma il corpo diceva tutt'altro. Spesso ci giocavi e lo stuzzicavi per questo, facendoglielo poi presente.
Era un gioco divertente, specialmente a letto quando poi mettevi a nudo i suoi più intimi desideri, facendogli fare quello che realmente voleva.

 

*****

 

Credevo ce l'avrei fatta a cambiare le cose.” Aveva esordito così, presentandosi alla porta del tuo appartamento in lacrime e in disordine. D'istinto lo avevi abbracciato e lui si era stretto a te, stringendo gli occhi e lasciandosi andare in un pianto da troppo trattenuto. “Avevi ragione tu, io...” Ma lo avevi zittito, appoggiando una mano sulla sua testa. “Lo so, lo so, ora sei qui e vedrai che andrà tutto bene.” Avevi risposto di rimando, tuffando la testa nel suo collo. Lo avevi sentito rilassarsi sotto di te, mentre non volevi sciogliere l'abbraccio, non dopo tutto il tempo passato lontani.
 

*****
 

Da quando era tornato non lo lasciavi nemmeno un attimo. Lo avevi già perso una volta e ci eri rimasto dannatamente male, nemmeno le fiamme dell'inferno ti avevano logorato così quando eri caduto. Certo, all'inizio perdonarlo non era stato facile, ma sapevi che aveva agito davvero per cambiare le cose e non c'era riuscito. E poco importa che Nina ti prendesse in giro, ora era davvero tuo per sempre.
 

*****
 

E luce fu”. Ricordi ancora l'espressione radiosa quando aveva fatto nascere la galassia, quel sorriso stupendo e, un po' ti vergognavi ad ammetterlo, quel senso di invidia che aveva avuto nell'ammirare qualcosa che non fossi tu. Era talmente tanto assorto nella sua creazione da non presentarsi e a malapena considerarti. E quel bellissimo senso di calore che avevi provato quando con la sua ala ti aveva protetto da un meteorite.
 

*****
 

Fidarti di lui era stata la cosa più semplice del modo. Non era doppiogiochista o falso, anzi, era anche fin troppo onesto per un posto come il Paradiso e amava la Terra almeno quanto la amavi tu.
Certo, alcuni piaceri glieli avevi fatti scoprire tu e la cosa ti divertiva parecchio, specie quando si strafogava di dolci o di sushi. Ma che avesse una passione per i vini francesi, quella sì era stata una vera sorpresa e non immaginavi la fortuna che aveva in bottiglie.

 

*****

 

Gabriele non lo avresti mai perdonato per tutta la vita e, se non fosse che farlo sparire avrebbe comportato non pochi problemi, lo avresti ucciso alla vista, specialmente dopo che non si era fatto nessun problema a mandare Azipharel tra le fiamme dell'inferno per ucciderlo. L'unico motivo per cui avevi dato retta all'Angelo e accettato di proteggerlo in biblioteca era solamente per l'amore che provavi verso Azipharel stesso.

 

*****

 

Hey, Angelo.” spesso ti chiamava così, in quel modo strafottente e quel sorriso arrogante, con gli occhi ben nascosti dagli occhiali. Quando ti chiamava così avvampavi di vergogna, o almeno lo credevi all'inizio. Ma più di qualche volta avevi replicato con un bacio, giusto per zittirlo e ricordargli chi comandava tra di voi.
 

*****
 

James, perché ti interessa tanto?”. Nemmeno ti ricordavi più come era venuto fuori il discorso di quella lettera nel tuo nome umano, ma Aziraphel era così curioso che avevi detto il primo nome che ti era venuto in mente. “Un nome nobile. E...” Stava per continuare a fare altre domande quando con un dito lo avevi zittito. “Finirai per decadere, con tutte queste domande.” Ci avevi scherzato su, cercando di ignorare il suo calore sulle mani e le sensazioni che ti dava.
Lui ti aveva guardato, sornione, per poi risponderti “Sarei dovuto decadere per ben altre cose.” E

poi ti aveva baciato.
 

*****
 

Kobayashi era il nome del suo ristorante di sushi preferito. Lo sapevi perché te ne parlava spesso e volentieri e una volta ti ci aveva portato. Non eri mai stato un fan del pesce crudo, ma un buon shochu non si rifiutava mai. Inoltre la faccia che faceva quando mangiava era di pura gioia e estasi.
“Sei un Angelo che pecca di lussuria col peccato di gola.” Lo avevi canzonato una volta, commentando la sua espressione mentre mangiava. Lui ti aveva guardato con un nigiri in bocca ed era avvampato. E tu gli avevi sorriso, soddisfatto. Vederlo imbarazzato era la cosa che più amavi al mondo.

 

*****
 

Ineffabile, qualcosa di indescrivibile a parole. Ecco, se si fosse dovuto scegliere un aggettivo che descrivesse il vostro rapporto, questo era il più adatto. Specialmente all'inizio la vostra non era mai stata una semplice collaborazione, ma aveva sempre avuto quelle sfumature di amicizia e rispetto.
Ineffabile era anche il vostro sentimento: non era amore inteso alla maniera umana, non era amicizia. L'unico essere che l'aveva davvero compreso era stato Shanks, descrivendovi come una cosa sola. E forse era davvero così.
 

*****
 

Le sue labbra erano addirittura meglio di come le avevi immaginate. Per anni le avevi guardate e desiderate, facendoti dannare il corpo e l'anima come il peggiore dei demoni. E una volta che te ne eri impossessato, in quel bacio violento, finalmente le avevi sentite: morbide e piene, con quel gusto angelico di spezie e biscotti che tante volte avevi immaginato. Inoltre, il fatto che non ti avesse respinto ti aveva fatto capire che, in fondo, lo voleva anche lui. Era un Principato ed essi erano famosi per la loro forza, mentre non solo non ti aveva rifiutato, ma lo avevi sentito stringerti a sé.
Poi però aveva preso la sua decisione, distruggendoti l'anima.
 

*****
 

Magia e giochi di prestigio, Aziraphel li adorava nonostante non ne fosse molto portato. I trucchi

che faceva erano davvero elementari e avrebbe potuto ottenere risultati migliori con i miracoli, pensavi mentre lo vedevi muoversi e gesticolare. Eppure era stato grazie alla sua magia se eri riuscito a salvarti la faccia al West End e non lo avresti mai ringraziato abbastanza per questo.

 

*****
 

Nina ti metteva una soggezione incredibile, specialmente per essere un’umana. Sapeva sondare le persone con poco e sapeva sempre cosa dire. Sarebbe stata un ottimo demone, pensavi, molto persuasiva e con tutte le carte in regola per arrivare alta in grado. Allo stesso tempo nutrivi per lei una gelosia irrazionale: sapevi che le piaceva Maggie, ma il modo in cui si relazionava con Aziraphel, così gentile, ti urtava e non capivi il perché.

 

*****
 

Ora del thè, forse una delle abitudini umane che Aziraphel adorava di più. Non mancava mai all'appuntamento delle cinque e con il tempo aveva acquisito tutto un suo rituale sacrosanto, dalla scelta del thè, di cui aveva vari tipi, all'esatta temperatura dell'acqua che faceva bollire con un bollitore ben preciso.
“Ma non fai prima a miracolarlo?” Avevi chiesto una volta.
“Con i miracoli un thè così non viene fuori.” Aveva risposto lui, prima di appoggiarti la tazza davanti. Lo avevi sorseggiato e non potevi fare altro che concordare.
 

*****

 

Perderti in lui era qualcosa di indescrivibile. Non era solo sesso, era annullare la tua esistenza mentre la sua voce ti sussurrava all'orecchio parole indecenti e impensabili per un Angelo.

In fondo, pensavi, quei libri erano serviti a qualcosa se il lessico era quello. Poi però tornavi alla realtà quando ti artigliava le spalle, pregandoti di muoverti più velocemente.
 

*****
 

Qual è il tuo vero nome?” Te l'aveva chiesto una sera mentre eravate abbracciati, la sua testa sul tuo petto e i capelli che ti sfioravano il mento. L'avevi guardato un po' sorpreso prima di rispondere.
“Beh, è Crowley” avevi risposto tranquillo. Aziraphel si era quindi alzato per guardarti meglio e con una mano ti aveva sfilato gli occhiali.
“Parlo del tuo nome da angelo. Non me l'hai mai detto e per me è molto importante.”
Così anche tu ti eri alzato ed avevi avvicinato le tue labbra al suo orecchio.
“Ero Raziel*” gli avevi sussurrato suadentemente.


Regole. Ben presto avevi capito che, in fondo, Crowley non aveva tutti i torti a fare di testa sua, ed avevi finito per assecondarlo in alcune sue idee. In fondo, anche se non lo volevi ammetterlo, sapevi che era più giusto lui di molti Angeli. Ed era anche per questa sua morale, molto forte, che ti piaceva.

 

*****
 

Stelle. Quando eri un angelo erano le tue creazioni preferite. Adoravi creare il progetto, attivarne il motore e vederle nascere, così luminose e splendenti. Ti davano un senso di orgoglio, come un padre con un figlio. Quindi a maggior ragione non concepivi che fossero state create per compiacere gli esseri umani, non ne avrebbero mai capito la reale bellezza.
 

*****
 

Ti ho visto sai?” Glielo avevi sussurrato di spalle e l'angelo aveva sobbalzato, girandosi di scatto.
“H-hai v-v-visto cosa, esattamente?” Aveva balbettato, rosso in viso.
Lo avevi guardato, soffermandosi in modo particolare dove aveva la mano e Aziraphel aveva capito.
“Dimmelo tu.” Avevi risposto avvicinandoti lentamente. “Da quando lo fai?” E mentre glielo sussurravi le mani si avvicinavano pericolosamente ai suoi pantaloni. L'angelo in risposta aveva chiuso gli occhi e si era avvicinato a te, appoggiando la schiena al tuo petto.
“Da un secolo.” Aveva soffiato prima di prenderti le mani e obbligandoti a dargli piacere.
 

******
 

Un'ubriacatura, questo ti era servito per convincerlo per darti una mano contro l'Armageddon, e ce ne voleva per farti disconnettere. Tutto era partito da un tranquillo pomeriggio passato in libreria ed avevate iniziato ad aprire una bottiglia, per poi andare avanti e averne almeno una dozzina di aperte e iniziare a capirci sempre meno. Non riuscivate più a fare discorsi sensati e a connettere le parole, però di quel pomeriggio ne conservavi un ricordo piacevole.

 

*****
 

Vestito da donna non stai affatto male.” Se ne era uscito così, una sera tranquilla con paio di bottiglie di vino a testa in corpo e i sensi appannati dall'alcool. Avevi sputato fuori il vino per poi guardarlo allibito.
“A cosa ti riferisci?” Avevi chiesto, un po' spaventato dalla risposta. L'angelo aveva abbassato gli occhi, prima di lasciarsi sfuggire una risata.
“Ripensavo a quella volta che ti sei vestito da balia.” Ormai aveva iniziato a ridere in modo scomposto mentre stavi diventando rosso dalla vergogna. “E quel rossetto viola... uhuhuh ti stava davvero bene.” Ormai si stava strozzando col vino, mentre mai come in quel momento lo avresti

voluto smaterializzare.
 

*****

 

Whiskey e sherry, i due super alcolici che vi concedevate nei momenti di relax o quando dovevate elaborare qualche piano strampalato. A te lo sherry non piaceva perché troppo dolce, di contro Aziraphel non amava il whiskey perché lo reputava troppo secco e prive di note interessanti. Opposto era anche il modo in cui li bevevate: lui liscio in un piccolo bicchiere, tu on the rocks con la giusta quantità (ossia poca) di ghiaccio.
Quello che non capivi era come mai l'angelo tenesse in libreria il tuo alcolico preferito, e della migliore marca! Ma con il tempo ti eri fatto un'idea, e apprezzavi la cortesia che aveva nei tuoi riguardi.
 

*****
 

Xmas, il Natale, era una festività che non ti piaceva. Con il tempo gli umani l'aveva travisata e ne avevano perso di vista il valore, mentre Aziraphel la adorava: amava le lucine, i dolci tipici natalizi e tutto quello che ci girava attorno. A Soho era il primo a mettere le luminarie e l'ultimo a toglierle, sempre con gran fatica e dispiacere.
Un anno lo avevi pressoché obbligato e stava per mettersi a piangere.
“Ma io non voglio!” Si era lamentato.
“Ma siamo a febbraio!” Avevi replicato esasperato.
 

*****
 

Young Adam. Era stata una fortuna che l'Anticristo fosse cresciuto con dei valori molto solidi senza la vostra guida. Quando vi eravate resi conto dello sbaglio madornale era stato difficile trovarlo, però eravate riusciti non solo ad arrivare in tempo, ma anche ad impedire l'Armageddon. Gli amici che aveva erano riusciti dove voi avevate fallito e la sua fantasia e potenza di parole aveva contrastato Satana in persona, e lì avevi realizzato che, forse, l'umanità non è poi così malaccio.
 

*****
 

Zzz. Non avevate davvero bisogno di dormire, ma era un piacere umano che vi concedevate entrambi, non a caso sia nella libreria che nel tuo appartamento erano presenti due bei letti. Solo che per te dormire era diventato qualcosa di fisiologico, mentre per Aziraphel rimaneva superfluo. Tuttavia una volta lo avevi visto addormentato sulla scrivania; la visione era stata così intensa che avevi ceduto all'istinto e, delicatamente, lo avevi baciato sulla fronte. Poco dopo si era svegliato e tu avevi fatto finta di nulla, imbarazzato, ma lui istintivamente si era toccato la fronte, per poi guardarti stranito.
Se ne era accorto.

Note, commenti e altro:
*: Raziel è l'angelo della conoscenza. Non è il nome di un Serafino (gerarchia a cui dovrebbe appartenere) ma abbonatemelo e amen.

Dopo quasi dieci anni sono tornata a scrivere, sembra una vita e mezza fa. Good Omen è stata un'illuminazione. Grazie a mio marito per avermela fatta scoprire, grazie a Gaiman, Tennant e Shhen per la loro maestria.
Un ringraziamento speciale va a
LB Shadow per il betaggio, sei stata magnifica :)

  
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