Hermione aveva gli occhi in fiamme. Le bruciavano. Provò a sfregarseli. Che fastidio! Era tutto il giorno che andava avanti così, tanto che aveva avuto difficoltà a concentrarsi a lezione. Da quando aveva una simile difficoltà? Si chiedeva se fosse una conseguenza della pozione che aveva preparato per il compito di Pozioni. O forse era solo lo stress da esami. Si buttò l’acqua in viso, sperando di alleviare il dolore.

Un fruscio. Il cuore le balzò nel petto.

-Qualche problema, Granger?- Non dovette neppure voltarsi. Sapeva a chi apparteneva quella voce roca. Poteva vederne il ghigno senza guardarlo.

-Vattene, questo è il bagno delle ragazze- rispose con tono secco, cercando di nascondere il nervosismo.

Una risata. Quella sua risata che la faceva impazzire. In più sensi.

-Ti ho detto di andartene- si aggrappò al lavandino, la ceramica gelida che aderiva ai suoi palmi.

Draco si avvicinò, quel fruscio che lo caratterizzava. Un fruscio che la faceva tremare.

-Fammi vedere- le disse con un tono quasi gentile, ma non privo di sarcasmo.

Hermione aggrottò la fronte. Avrebbe voluto rifiutarlo. Non ci riuscì. Le labbra non protestarono quando Draco le prese le spalle, la spinse indietro, la guardò negli occhi.

-Sono rossi- ci soffiò dentro.

Hermione tremò. Era quello l’effetto che le faceva Malfoy. E si odiava per questo. Non avrebbe dovuto provare qualcosa di simile per il suo peggior nemico.

-Aspetta… - sussurrò qualcosa e gli occhi smisero di bruciarle.

-Cosa… cos'hai fatto?- non era abituata a rimanere senza parole.

Draco sorrise. -Ti lascerò con il dubbio, Granger- e se ne andò, lasciandola appoggiata al lavandino, il cuore in gola e quel suo maledetto fruscio che le rimbombava nelle orecchie come un'oscura melodia.

Hermione rimase immobile. Il cuore le sfarfallava. Si guardò allo specchio. Gli occhi erano tornati normali, ma c'era qualcosa di diverso nel suo sguardo. Qualcosa di confuso e curioso. Si chiese cosa avesse fatto Draco per guarirla. E perché lo avesse fatto. E perché si sentisse così strana ogni volta che lo vedeva.

Si scosse e si asciugò il viso con un asciugamano. Doveva dimenticare quello che era successo. Doveva tornare alla sua vita normale, ai suoi studi, ai suoi amici. Doveva ignorare Malfoy e i suoi giochi.

Ma sapeva che non sarebbe stato facile. Sapeva che quella non era l'ultima volta che lo avrebbe incontrato. E quel suo fruscio le rimbombava nelle orecchie. Come un monito.