Se c’era un posto dove Rei andava spesso, quello era la montagna. Anche non troppo in alto, ma comunque bastava che fosse silenzioso. Gli dava molta calma, e spesso lo distraeva dallo stress, specialmente legato alla sua identità. Se essere un detective e un poliziotto gli era facile, essere infiltrato in un’organizzazione criminale gli sembrava impossibile, soprattutto dopo la morte di Hiro.
Il ragazzo era l’unico contatto suo con la normalità all’epoca, ma dopo quanto era successo era ormai solo. Senza nessuno che ora conoscesse veramente, doveva sorbirsi una banda di criminali che era composta da tutti i tipi di persone possibili.
Non sapeva quanto sarebbe durato, ma ora doveva continuare.
Aveva fatto una promessa a Hiro, quando era morto, di smantellare, anche da solo, tutta l’organizzazione.