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Autore: niny95    04/10/2023    9 recensioni
[Questa storia partecipa alla challenge “Pieno di ricordi” indetta sul gruppo Facebook L’Angolo di Madama Rosmerta]
Un giorno Emma trova Hope che guarda un album di ricordi, insieme mamma e figlia decidono di guardarlo insieme a Killian.
Dal testo:
«L’ho visto l’altra volta mentre sistemavi l’armadio … ero curiosa quindi l’ho preso. Posso, mammina?» concluse tutto d’un fiato, facendole gli occhi dolci.
«Certo, tesoro!» esclamò Emma «Anzi, perché non lo guardiamo tutti insieme? Altrimenti tuo padre si sente trascurato e chi lo sente poi?! Mi ha mandato lui a cercarti!»
La bambina ridacchiò complice «Non possiamo proprio!» e detto questo si alzò velocemente da terra, tenendo ben stretto l’album e insieme mamma e figlia si incamminarono verso il salotto.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Hope Jones, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Kidfic, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fotografie e immagini di un infinito film 
 
Siamo la vita scritta sopra i muri
Confusi ed insicuri
Fotografie e immagini di un infinito film
 
 
Era una bella giornata di sole, una delle poche prima dell’inizio imminente della scuola e i coniugi Jones si stavano rilassando sul divano mentre il ventilatore produceva una leggera brezza. 
«Dove sarà finita la piccola peste?» chiese Killian inarcando un sopracciglio e mettendo in mostra i denti bianchissimi.  
Emma fece spallucce «Probabilmente si sarà addormentata: in fondo, oggi avete giocato ai pirati per ore. Vado a controllare» rispose alzandosi dal divano. 
«Sei solo gelosa perché preferisce giocare con me, ammettilo Swan!» ghignò il pirata. 
Emma scosse la testa ridacchiando «Siamo un po’ pieni di noi, eh Capitano?» stuzzicò il marito prima di lasciare la stanza. 
Cercò la bambina per una manciata di minuti e finalmente la trovò in camera da letto: era seduta a gambe incrociate sul pavimento e sulle gambette teneva aperto un album di foto che sembrava essere più grande di lei. 
Emma sorrise a quell’immagine «Oh, eccoti! Ti ho chiamata, non mi hai sentito?» 
La bambina scosse la testa energicamente, poi, notando lo sguardo della madre, spiegò: «L’ho visto l’altra volta mentre sistemavi l’armadio … ero curiosa quindi l’ho preso. Posso, mammina?» concluse tutto d’un fiato, facendole gli occhi dolci.  
«Certo, tesoro!» esclamò Emma «Anzi, perché non lo guardiamo tutti insieme? Altrimenti tuo padre si sente trascurato e chi lo sente poi?! Mi ha mandato lui a cercarti!» 
La bambina ridacchiò complice «Non possiamo proprio!» e detto questo si alzò velocemente da terra, tenendo ben stretto l’album e insieme mamma e figlia si incamminarono verso il salotto. 
«Eccoci qui!» esclamò Hope pochi istanti dopo, prendendo immediatamente posto accanto al padre «Ti siamo mancate?» chiese furbescamente. 
Killian ridacchiò vedendo l'espressione della bambina «Assolutamente! Non posso stare senza di voi neanche un secondo!»  
 «Che adulatore!» esclamò Emma, prendendo posto sul divano a sua volta. 
«Quante menzogne! Sono mortalmente serio!» rispose il pirata, il tono di voce fintamente indignato. 
Emma liquidò la questione con un gesto della mano, ma un accenno di sorriso persisteva «Qualcuno qui, voleva vedere l'album insieme a noi» disse. 
«Mi sembra un'ottima idea!» esclamò il pirata sorridendo. 
Hope a quel punto sollevò l'elegante copertina e sfogliò fino ad arrivare alla prima foto: una neonata dagli occhioni verdi, avvolta in una soffice coperta bianca sulla quale era ricamato in viola il nome Emma
«Non sapevo avessi fatto un album di foto, Emma» disse Killian seriamente. 
Emma fece spallucce «Ci ho pensato quando ho fatto quello di Hope. Non ho molte foto della mia infanzia ma ci tenevo a conservarle come si deve, e poi non ci sono solo quelle … vedrete!» disse. 
La fotografia dopo ritraeva una Emma di sette anni, con le braccia dietro la schiena e lo sguardo truce. Ricordava bene il perché di quello sguardo: a quel punto aveva già girato diverse case affidatarie e veniva spesso presa in giro, le dicevano che non l'avrebbero mai adottata … non che avessero chissà quanto torto, in realtà. Emma scosse la testa, scacciando quel pensiero, ora sembrava un avvenimento appartenente ad un’altra vita, di una persona completamente diversa. Sorrise leggermente, scompigliando i capelli di Hope che si limitò a guardarla curiosamente: sua figlia non poteva immaginare che quel gesto, più che a lei, era rivolto alla bambina che Emma era stata. 
Quella dopo ritraeva una Emma tredicenne, era l’unica foto insieme a Lily: le due ragazzine erano abbracciate e sembrava che niente avrebbe mai potuto scalfire la loro amicizia, ma i fatti avevano dimostrato che così non era. Le due ragazze si erano perse di vista con rancore e non si erano riviste che da grandi e anche allora non era stato semplice riallacciare i rapporti «Lei la conosco!» aveva esclamato Hope indicando la foto e fermando il flusso di pensieri di Emma «È zia Lily! Mammina, sai che mi ha promesso che mi farà fare un giro in forma di drago?» a quella domanda marito e moglie si scambiarono uno sguardo allarmato prima di esclamare all’unisono «Che cosa?!» mentre Hope ridacchiava furbescamente.  
Okay, forse è giunto il momento che io e Lily facciamo una chiacchierata su cosa è giusto o no promettere a mia figlia pensò Emma, volgendo lo sguardo alla foto successiva.  
La foto dopo ritraeva una Emma quindicenne: in mano teneva un’enorme cono gelato stracolmo di panna, lo sguardo sorridente rivolto verso Ingrid.  
A quei tempi era convinta che loro due insieme avrebbero potuto essere una famiglia … tuttavia non ebbe il tempo di soffermarsi più di tanto perché Hope aveva voltato pagina.  
La foto successiva la ritraeva accanto a Neal. Emma, nonostante tutto, sorrise. Era grata all’uomo: se non l’avesse abbandonata, probabilmente non avrebbe dato Henry in adozione potendo così ritrovare la sua famiglia, quindi — e forse se ne rendeva conto solamente adesso — nonostante tutto il dolore, doveva ringraziare Neal più e più volte. Tuttavia un grugnito infastidito la fece voltare verso il marito «Che c’è?» chiese. 
«Niente» rispose lui, stando bene attento a non incontrare il suo sguardo. 
Emma sospirò «Non costringermi a usare il mio superpotere!» esclamò. 
Killian grugnì infastidito «E va bene!» sbottò «Non mi piace che sorridi al ricordo di un altro uomo. Contenta?!» 
Emma inarcò un sopracciglio «Cos… — ma davvero?» lo sbuffo di una risata sfuggì al suo controllo «Hope, tesoro, tuo padre è geloso!» 
A quel punto anche Hope ridacchiò «Sei proprio uno sciocchino!» 
«Non è assolutamente vero!» obbiettò Killian «Hope, amore, gira pure pagina, non badare alle assurdità che dice tua madre!» 
La bambina ridacchiò, ma assecondò il padre e voltò pagina. La fotografia successiva era una delle prime fatte a Storybrooke: ritraeva Emma e Henry seduti insieme ad un tavolino del Granny’s, i due avevano una cioccolata calda davanti e Henry teneva ben stretto il suo libro di favole. 
Emma sorrise brevemente: ricordava bene la confusione che aveva provato quando il bambino che aveva dato in adozione aveva bussato alla sua porta dopo dieci anni. Era stata convintissima che, una volta accompagnato Henry a casa, sarebbe uscita dalla sua vita come da programma, tuttavia non sapeva come le sue certezze sarebbero state messe sottosopra in breve, anzi brevissimo tempo. 
Accarezzò lievemente la foto «Com’era piccolo!» esclamò con tenerezza. 
Hope guardò con curiosità la madre, poi fece spallucce «Già, ma adesso sono io la piccola!» disse non provando neppure a nascondere la lieve punta di gelosia. 
Emma ridacchiò «Ma certo che sì! Vedo che la gelosia è di famiglia, eh?» disse scompigliando i capelli della bambina. 
Killian, a quel commento, le lanciò un’occhiata in tralice «Non so a cosa stai alludendo, Swan. Ma ti sbagli di grosso!» esclamò. 
Emma però non lo stette a sentire, facendo segno alla bambina di voltare pagina. 
La pagina dopo la ritraeva invece insieme a Mary Margaret: era del periodo in cui erano coinquiline e non sapevano ancora di essere parenti, figurarsi madre e figlia! Sorrise con affetto: ricordava bene i momenti in cui si erano confidate consigli e paure. Purtroppo il rapporto che avevano costruito si era sciupato quando Emma aveva scoperto la verità, si era sentita tradita, e Mary Margaret aveva dovuto riconquistare la sua fiducia un tassello dietro l’altro. 
«La nonna era così giovane!» esclamò Hope con meraviglia. 
Emma sorrise d’accordo «Sì, però non dirglielo! Le faresti avere un attacco!» 
La bambina la guardò confusa «Perché?» chiese. 
Killian ghignò «Perché, tesoro, a nessuno piace sentirsi dire di essere invecchiato. Neanche a Biancaneve!» si intromise. 
Hope ridacchiò alle buffonate del padre, voltando un’altra pagina: stavolta la fotografia raffigurava Emma e Regina fianco a fianco, Henry abbracciava entrambe.  
Quel momento era ben impresso nella mente della Salvatrice: avevano appena salvato Henry dalle grinfie di Peter Pan. Il loro rapporto era ben lungi dall’essere amichevole, ma stavano sforzandosi per non ammazzarsi troppo. Sorrise: se ripensava all’inizio, le veniva difficile credere a quello che erano riuscite a costruire in tutti quegli anni.  
«Com’è bella zia Regina! Ma lo è anche adesso!» esclamò Hope sfiorando la foto.  
«Oh, siamo un po’ ruffiane?» commentò Emma ridacchiando: era risaputo che la piccola avesse un grandissimo debole per Regina.  
Hope per tutta risposta si limitò a ridacchiare.  
La foto dopo invece la ritraeva insieme a Killian, era stata scattata poco dopo il loro viaggio nel passato: condividevano un tavolo al Granny’s, i loro sguardi si cercavano quasi impercettibilmente e un lieve sorriso decorava le loro labbra. 
«In effetti mi chiedevo come mai non ci fossi ancora io!» esclamò Killian gonfiando il petto. 
«Non potevo proprio escluderti, eh?» lo stuzzicò Emma. 
«Assolutamente no! Vero, tesoro?» rispose il pirata reclamando l’attenzione della figlioletta, ma la bambina rimase qualche minuto in silenzio studiando attentamente la fotografia «Anche tu, Pa’, eri più giovane!» esclamò poi. 
Killian sbiancò di qualche tonalità «Che cosa?!» esclamò poi incredulo «Ma se non sono cambiato di una virgola! Swan, mi sa che è arrivato il momento di prenotare una visita oculistica a nostra figlia!» 
Emma non poté proprio evitare che uno sbuffò divertito uscisse fuori «Vogliamo negare l’evidenza, eh? Rilassati, nostra figlia ci vede benissimo!» il pirata biascicò qualcos’altro, ma Emma non lo stette a sentire indicando alla bambina di voltare pagina. 
Stavolta la foto ritraeva Killian e Emma il giorno del loro matrimonio, circondati dalla loro famiglia e dagli amici. 
«Questa è la mia preferita. L’inizio di tutto!» commentò Emma dolcemente. 
«Sono d’accordo! Nonostante la minaccia della Fata Nera è stato un giorno bellissimo, non lo dimenticherò mai» rispose Killian sorridendo dolcemente. 
«Eri davvero bella, mammina!» commentò Hope meravigliata. 
Killian annuì, d’accordo «Lo era davvero: non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso!» 
Hope sorrise in direzione dei propri genitori, voltando un’altra pagina: la foto in questione raffigurava Emma e Killian, le teste chine e i sorrisi innamorati mentre tenevano tra le braccia Hope avvolta nella sua copertina rosa. 
«Sono io!» esclamò entusiasta. 
«Il nostro ricordo più bello!» sorrise Emma mentre Killian annuì d’accordo. 
Hope voltò un’altra pagina solo per trovarla vuota, un’espressione delusa si dipinse nel suo visino «È finito?» chiese. 
Emma scosse la testa «Assolutamente no!» promise Emma «Abbiamo ancora tantissimi ricordi da vivere e da condividere in quest’album!» 
«Non potrei essere più d’accordo!» rispose Killian. 
Hope annuì e chiuse l’album di scatto sorridendo, sgusciò giù dal divano e corse verso la sua stanza. 
Emma si scambiò uno sguardo col marito ridacchiando. 
Circa dieci minuti dopo, Hope tornò; teneva tra le mani un tubetto di colla e una foto: l’avevano scattata il giorno della Festa della Mietitura, Hope era sulle spalle di Killian mentre Emma le era accanto, teneva la testa sulle spalle del marito e tutti e tre sorridevano amabilmente «Attacchiamola!» esclamò porgendo alla madre la fotografia e il tubetto della colla. 
Emma assecondò la richiesta della figlia, aprendo l’album e cercando la prima pagina vuota «Contenta?» chiese dopo aver incollato la foto. 
Hope annuì, prendendo l’album dalle mani della madre e stringendoselo contro soddisfatta.  
 
Note: Rieccomi a distanza di poco su questo fandom che è un po' casa mia.
La challange richiedeva di scrivere qualcosa legato ai ricordi sul genere beccato, sentimentale nel mio caso. Quindi ho pensato a questa cosina con Hope che trova un album di foto, forse un po' troppo fluff(?)
In ogni caso ringrazio 
 veronica85 per avermi costretta ehm convinta a partecipare e per aver sistemato gli errori.
Titolo e strofa all'inizio sono tratti dalla canzone "Siamo Noi" di Laura Pausini, ovviamente :)
E niente, spero che questa cosina vi piaccia e noi ci vediamo il 21 col primo capitolo della Next (e se non avete ancora letto il prologo vi invito caldamente a farlo, perchè ...  davvero volete perdervi una long con Hope protagonista? XD) <3
Un bacio,
Niny <3 

 
   
 
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