Da quattro secoli si aggirava per le strade di New York un vampiro di nome Gavin.
Aveva i capelli fulvi, gli occhi verdi e un volto pallido dall'aria fiera.
Un tempo viveva in India, dove aveva conosciuto il suo unico vero amore: una bellissima fanciulla di nome Temperance, che aveva lunghi capelli neri, la pelle color ebano, le labbra morbide e gli occhi più scuri della pece.
Ma durante una battuta di caccia nella foresta lei gli era stata portata via dallo stesso mostro che lo aveva reso immortale.
Gavin aveva passato quei secoli da solo, continuando a pensare a lei.
Quella notte però non era come le altre, se lo sentiva.
Il suo istinto lo portò in un vecchio vicolo ed entrò in una bottega.
Lì c'era un vecchio che intagliava un pezzo di ebano alla luce di una candela: rappresentava una donna dai capelli lunghi seduta su un tronco.
- Sapevo che saresti tornato - disse il vecchio. - Lei ti ha aspettato per tutti questi anni. L'hai creduta morta, ma non era così.
- Lo so - rispose Gavin. - Sono venuto qui per lei.
Il vecchio tirò fuori una lettera da un cassetto e disse: - Questa lettera è sua. Mi ha pregato di dartela insieme alla statuina.
Gavin aprì la lettera e lesse l'unica frase scritta in un inglese vecchio di secoli: "Ben tornato, dolce amore".
Prese la statuina di legno e cercò un posto dove la sua mente potesse riposare.
Lì la vide, l'unica donna che avesse mai amato, con i suoi lunghi capelli neri, le labbra bellissime, gli occhi neri e luminosi e la pelle color ebano, liscia e vellutata, che profumava di immortalità mista a incensi.
Temperance, che aveva cercato di salvare da quel vampiro in quella notte lontana e aveva creduto morta.
Gli occhi verdi di Gavin ricominciarono a splendere di fronte a quel miracolo dell'immortalità.
- Ben tornato, dolce amore - disse lei. - Ti ho aspettato tanto tempo e ora possiamo continuare la nostra strada insieme.