» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”
» Prompt: consiglio, lista PumpNight
» N° parole: 540

Consiglio amoroso 

“Sei la persona più intelligente che conosca!”
Iniziò così la conversazione, con una adulazione da parte di Harry, che fece arrossire la sua amica Hermione, quasi gongolante. “E sei anche una ragazza. Ho bisogno di un consiglio… e non posso chiedere a Ron.”
Si erano dati appuntamento in biblioteca, luogo che Ron raramente frequentava. Gli occhi di Hermione si fecero più grandi, attenti e curiosi mentre si sporgeva verso il suo amico seduto dall’altra parte dell’ampia scrivania in mogano. “Cosa c’entra che sono una ragazza? Aspetta… hai qualche problema con il genere femminile?”
Harry chinò la testa di lato, stringendo la bocca: “In un certo senso. Mi… mi piace una. Una ragazza. Più giovane, ma solo di un anno.”
Hermione si fece pensierosa, ripensando a tutte le matricole che aveva conosciuto al campus. Avevano fatto amicizia con alcune ragazze più giovani, ma non ricordava che Harry avesse mostrato un interesse particolare per qualcuna di loro, a parte Luna… ma non certo perché gli piaceva in quel senso. Sospirò: “Quindi che cosa volevi chiedermi? Non mi dirai che non sai più parlare ad una ragazza perché ti ricordo che IO sono una ragazza!”
Lui scosse la testa: “Non è questo… o meglio, non solo. Il problema è che questa ragazza ha un fratello e io-”
Venne bruscamente interrotto da Hermione: “Se non mi dici l’identità di questa matricola che ti interessa, non posso aiutarti in maniera efficace, in mancanza di informazioni.”
Harry temeva che lo avrebbe detto, così si fece ancora più vicino all’orecchio della sua amica: “Devi promettermi che resterà un segreto. E non ti deve sfuggire di bocca, specie con Ron.”
Lei allora sbottò: “Lo sai che so mantenere un segreto. E poi perché tutta questa segretezza con Ron, è il tuo migliore amico e non credo che sarebbe un problema se…”
Non finì la frase, non ne ebbe bisogno. La sua bocca formò una ampia O ed Harry capì che non aveva più bisogno di rivelarle l’identità della ragazza che gli piaceva. Hermione aveva unito i puntini.
Così si limitò ad esortarla: “Allora… pensi che la situazione sia tanto grave? L’ultimo ragazzo che ci ha provato con Ginny non andava molto a genio a Ron. Ricordo che passava ore e ore ad elaborare piani per spezzargli ogni arto e soprattutto per renderlo un eunuco. Sinceramente non voglio finire così, specie per mano del mio migliore amico. Tu sai cosa fare, vero Hermione?”
Lei scostò una ciocca dei capelli mossi dal viso e, con aria di superiorità, rispose calma: “Naturalmente. Mi sorprendi, Harry… davvero credi che Ron non ti darebbe la sua benedizione? Certo, all’inizio ci rimarrà male e non capirà come sia potuto succedere. Ma dandogli tempo e vedendo due persone così importanti per lui essere felici insieme… lo accetterà. Oppure gli spaccherò la faccia io per fargli entrare un po’ di buon senso. Il vero problema è un altro: Ginny ricambia i tuoi sentimenti?”
Harry sobbalzò, sentendo una risata argentina che conosceva fin troppo bene e che ormai assaliva i suoi sogni.
Vide Ginny, indossava l'uniforme e la gonna scozzese rossa e blu faceva risaltare il colore dei suoi occhi e quello dei suoi capelli: era bellissima e stava ridacchiando per una battuta di un ragazzo alto moro. Harry sentì la mano stringersi a pungo. Scostò il viso dalla scena per evitare di agire in maniera impulsiva.
“C’è solo un modo per scoprirlo, no?”