Stanco,
ferito e affamato, il
bambino si costrinse ad avanzare ancora attraverso le dune infinite del
deserto. Erano passati ormai due giorni, da quando il suo villaggio era
stato
attaccato dai banditi. Mizael era fuggito, da solo, per scampare al
massacro,
ma si era perso, era troppo piccolo, e nessuno gli aveva insegnato come
orientarsi guardando le stelle. Aveva provato, invano, a cercare almeno
la luna,
la notte precedente, ma non l’aveva vista. Forse era morto, e
la sua anima si
era persa lungo la via per l’oltretomba. Avrebbe dovuto
tornare indietro, lo
sapeva, ma temeva di perdersi ancora di più.
Un
sottile spicchio chiaro si
dipinse nel nero della notte, rischiarando il brullo ambiente attorno
al
piccolo. Ma la luna non era l’unica a brillare,
c’era anche un’altra sfera
luminosa, una piccola stella splendente come il sole, che sembrava
cadere
dritta verso di lui. Mizael chiuse gli occhi, stanco, spaventato, e
attese. Il
calore delle squame dure, sotto la punta delle dita, lo riscosse.
Stava
volando. In alto, sempre
più in alto, in groppa a quella strana creatura dal corpo di
serpente,
allontanandosi dal deserto, superando steppe e piccoli laghi, e poi
colline, e
montagne dall’aspetto magico. Mizael si guardò
attorno, cercando lo spicchio di
luna, che era ancora troppo lontano perché potesse
afferrarlo. Forse, in futuro,
ci sarebbe riuscito, chissà. L’unica certezza che
aveva è che la sua vita stava
drasticamente cambiando. Una vita nuova, splendente dopo
l’oscurità. Un po’
come la luna.
Angolo
autrice: eccoci di nuovo
nel passato, questa volta con Mizael, uno degli imperatori migliori di
ZeXaL! Ho
in mente anche una storia su Alito, purtroppo la leggenda di Girag non
l’ho
seguita, è un personaggio di cui non mi è mai
importato molto… a prestissimo!
Hime