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Autore: Afaneia    13/10/2023    0 recensioni
Fanfiction partecipante all'edizione 2023 del Writober organizzata da Fanwriter.it.
#1 - Fruscio: Non sa se si abituerà mai a queste strane amache.
#2 - Montagna: «Lo sai anche tu che è l’unico modo. Puoi per favore smetterla di fare il bambino?»
#3 - Cura: Che la gente non abbia il coraggio di dirgli qualcosa non è una novità.
#4 - Ora blu: Se Link non lo conoscesse bene, direbbe che nella sua voce c’è una vibrazione molto simile alla nostalgia.
#5 - Violino: Al Borgo dei Rito li ha sentiti i Rito intonare i loro canti sacri, antichi, che raccontano storie.
#6 - Salsedine: Link nuota nella striscia lattea di luce che la luna dipana sul mare, beve acqua che sa di sale.
#7 - Consiglio: «Cerca di essere?» «Quello che sei.»
#8 - Medaglia: «Ci è andata meglio che a quegli altri, comunque.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Link
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#13 ~ Aurora polare
(lista pumpSky)
 
    Ha freddo – ha le mani gelate, il naso arrossato. Link si stringe addosso la pelliccia e si soffia sulle mani, dove il freddo ha inferto profonde spaccature. In questo momento odia tutto e tutti e particolarmente odia il maledetto Rito che non prova la minima sensazione di freddo e guida Medoh in mezzo alla tormenta come se si gettasse nel fuoco.
    «Dobbiamo tornare» grida. Ha la sensazione di sgolarsi invano contro il vento e la neve, persino all’interno di Medoh. «Possiamo fare rapporto. Non ci sono mostri in questa zona.»
    I Campioni che guidano i Colossi Sacri non sono suoi soldati: non sono suoi sottoposti e dunque non sono tenuti a obbedire ai suoi ordini. Purtroppo. Ogni tanto però gli piacerebbe che ascoltassero i suoi suggerimenti – quantomeno questo dannato Rito.
    Revali si gira appena verso di lui dai comandi di Medoh. «Tieniti impegnato e guarda fuori mentre gli adulti lavorano, eh, Link?»
    Maledetto quel Rito e la sua ostinata superbia. Link impreca silenziosamente tra sé mentre Medoh s’inclina paurosamente da un lato nell’impeto della violenta virata. È costretto ad aggrapparsi alle strutture Sheikah del Colosso per non scivolare fuori nell’aria gelata mentre Medoh vira – ed è allora che guarda fuori e vede il cielo farsi di fiamma, fiamme verdi e purpuree che lo attraversano come lunghissime ferite nella notte polare. Qualcosa in lui ha un sussulto mentre guarda fuori. Revali se ne accorge.
    «Che c’è, Link? Vuoi dirmi che in tutti i tuoi viaggi non hai mai visto l’aurora?»
    Le sue parole fuoriescono in una risata nell’aria gelata: a quanto pare l’idea che Link non si sia mai spinto così a nord nella notte che dura mesi gli appare tremendamente divertente. Link si arrabbierebbe, se solo trovasse la forza di distogliere lo sguardo dalla vampa del cielo – ma quella forza non la trova, ha gli occhi pieni di luci che danzano nella notte.
    «Fermiamoci» grida alla cieca, sperando che da qualche parte nel buio, alle sue spalle, nel ventre di Medoh, Revali lo senta.
    «Non avevi tanta fretta di tornare verso climi più assolati?»
    Proprio quando Link sta per rispondere e giustificare la propria decisione le sue orecchie sono colpite da un grande silenzio: i motori sono spenti, Medoh rallenta la sua corsa nel cielo. Sono al di sopra della tormenta, a quanto pare.
    Revali gli si accosta in silenzio: Link si volta un istante per guardarlo. Nei suoi occhi verdi baluginano le lunghe fiamme dell’aurora.
    «Ci fermiamo solo qualche minuto» lo avverte Revali senza guardarlo. «Non vogliamo che il Campione di Hyrule si congeli quel suo culo secco. Ma nemmeno che non veda la sua prima aurora polare. Giusto?»
   
 
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