La luce della luna filtra dalla finestra semiaperta e si posa sul pavimento della stanza.
A fatica, Dario solleva il gomito e fissa la figura sottile di Lisetta, stesa accanto a lui. E' stata una serata gradevole.
Quella ragazza, oltre il suo viso verginale, cela un ardore inconsueto.
Sorride, ironico, poi le sfiora una guancia. Seppur per  poco tempo, ha creduto di essersi innamorato di lei.
E' rimasto turbato dalle sue ingenue parole d'amore.
− Che stupido… Ho rischiato di cadere vittima del mio stesso gioco… − mormora. Lui ha sempre adorato le donne vivaci.
Lisetta, con la sua castità verginale, si è rivelata una conquista intrigante.
Ma non può fermarsi lì.
Si distende e si addormenta. L'Argentina, presto, lo attende.
Sua nonna vuole mandarlo in quel paese lontano, per redimerlo dal suo edonismo.
− Non si può cambiare un melo in un pero, nonna… − mormora. Nulla cambierà, ne è ben cosciente.
L'America Latina gli offrirà nuovi, stuzzicanti piaceri.