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Autore: Hime Elsa    19/10/2023    0 recensioni
Meredith Rose è una ragazza irlandese di origini italiane di 24 anni che lavora in una focacceria gestita dai suoi genitori, occupandosi della preparazione delle focacce. Adora cucinarle ed ha chiamato il negozio "Rose e Focacce" proprio perché adora le focacce ed allo stesso tempo anche le rose, tant'è che la focacceria si distingue per essere abbellita di rose, scelta inusuale essendo un locale rustico.
Da sempre oggetto di bullismo da parte dei suoi coetanei a causa di un handicap di cui non le permette di parlare come gli altri, a causa di ciò non riesce ad instaurare un rapporto sociale con le persone, può solo contare l'appoggio e l'aiuto dei suoi genitori. Le cose iniziano a cambiare quando un certo Micheal viene assunto come fattorino del negozio e tramite questo ragazzo, conoscerà alcuni suoi amici e nuove persone, tra cui Anthony Pitton, un ragazzo dal carattere un po' tenebroso e dal passato tumultuoso. Come lei, anche Anthony si fida ben poco delle persone...
- IL RATING POTREBBE CAMBIARE DIVENTANDO UNA STORIA EROTICA!
- La storia verrà accompagnata da degli artwork disegnati dalla sottoscritta. (solo su wattpad)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Tutto mi sarei aspettato tranne che prendere un caffè in un bar con uno sconosciuto che mi chiedeva aiuto.

Nonostante un inizio abbastanza traumatico, finalmente incominciavo a capire mentre lui spiegava man mano la situazione al bar. Ed era la seconda volta che facevo una scorpacciata in un locale; molto gentilmente il ragazzo asiatico mi aveva offerta un caffè ed un croissant, questo per farsi perdonare per ciò che era successo prima.

In realtà non era il caso e glielo dissi anche ma lui insistette e accettai di buon grado.

Il misterioso ragazzo si chiamava Hitoya Brown ed a detta sua, era stato un compagno di liceo di Meredith.

Mi confidò di essersi preso una bella cotta per lei e da lì capii subito dove volesse andare a parare.

«C’è un problema: lei è innamorata di un altro» gli dissi io con fare pacato, mi dispiaceva fargli rimanere male ma dovevo comunque dirgli la verità.

«Lo so, purtroppo» rispose lui sconfitto.

«Eh? Allora se lo sai, io cosa posso fare? Non bastano mica le parole di un’altra persona a farle cambiare idea»

«Eppure lei aveva una cotta per me al liceo!»

«Davvero?»

«Già ma io non lo sapevo perché era così taciturna e chiusa che solitamente le scambiavo giusto un saluto, per paura di intimorirla»

Considerando che aveva subito del bullismo pesante a scuola, non mi stupivo di ciò.

«Mi aveva preparato pure dei biscotti in occasione di San Valentino ma li aveva messi di nascosto nello zaino mentre io ero in palestra ad allenarmi. Lo seppi solo perché un mio compagno di classe passò di lì e mi riferì tutto... altrimenti chi caspita l’avrebbe saputo, d’altronde non c’era neanche un biglietto!»

«Perdonami, ma sono comunque passati anni dai momenti del liceo, è naturale che col tempo i sentimenti possano cambiare. Ormai ha una cotta per un altro, io non posso farci nulla... devi fartene una ragione»

«Ma tu le vuoi bene, no? Sei suo amico!»

«Dove vorresti andare a parare?»

«Beh, io accetto di essere rifiutato ma mi rifiuto di vedere Meredith accanto ad un tizio pericoloso»

Sgranai gli occhi dallo sgomento.

Un momento; conosceva Anthony?! Lui sapeva qualcosa?

«Hey, frena il motore! Come fai a conoscere Anthony?»

«Dì la verità; neanche a te piace quel tipo, vero?»

«Rispondi prima alla mia domanda!» risposi stizzito.

«No, non lo conosco. L’ho solo visto due volte. Ma in compenso conosco molto bene la sua ex. Siamo amici»

«E-E-Ex? Lui aveva una precedente relazione?»

«Già»

«E perdonami, presumo che la sua ex ti abbia detto tante cose... potrei saperle?»

«A patto che mi aiuti»

Se Anthony era davvero una persona pericolosa, allora avrei fatto di tutto pur di salvare la mia amica. Che Meredith si mettesse con Hitoya, poco mi interessava, non credo che lei sarebbe caduta ai suoi piedi ma perlomeno avrei evitato la tragedia del secolo.

«D’accordo, spara!»

«Beh, devi sapere che sono un atleta di basket e fino a poco tempo fa ho giocato nella New York Knicks. Un giorno, mentre ero a Manhattan a fare due passi, mi fermai in un negozio, una catena di abbigliamento molto noto negli USA, vende un po' di tutto, anche articoli sportivi e perciò decisi di farci un salto»

Si fermò per un secondo.

«Comprai un paio di felpe che mi servivano ed alla cassa sbrigò una ragazza davvero bella salvo poi scoprire che era la figlia del proprietario del negozio, colui che ha aperto questa catena. Lei mi riconobbe essendo una tifosa della squadra in cui giocavo e prima di pagare, le firmai un autografo fino a quando mi soffermai una sagoma di un modello che sponsorizzava un brand di lusso all'interno del suo negozio; era Anthony. Lei lo guardava con odio (posso giurare che avesse sibilato "figlio di puttana") ed io non potei fare a meno di chiedere cosa c’era che non andasse. Beh, lei all'inizio fu giustamente restia a raccontarmi ciò che era successo tra lui e lei. Poi passarono settimane, se non mesi, io divenni un cliente abituale del negozio ed allo stesso tempo suo amico fino a quando decise di confidarsi con me; mi disse che lui l'aveva fatta passare un inferno»

«Oddio, un inferno... ma cosa le aveva fatto?»

«Era tossico e sembra che abbia avuto problemi con la giustizia»

«Oh cazzo» urlai io scioccato, e non era da me dire parole scurrili.

«Per inciso, cosa ha combinato?»

«Vendeva e spacciava droga in Cile»

«Cile? Di grazia, perché si trovava in Cile?»

«Beh, perché lui è cileno»

«Un momento, ma lui non è americano?!»

«Ma quale americano ahahah Dopo le malefatte in Cile, è volato in USA per farsi una nuova vita, anche se l’atteggiamento è rimasto più o meno lo stesso, visto la relazione tragica con Sally...»

«Sally eh, è questo il nome della sua ex. Ma quindi Anthony Pitton è solo un pseudonimo?»

«Presumo di sì, avrà cambiato d’identità... magari per lanciarsi nel mondo della moda indisturbato, senza che nessuno potesse scoprire la sua vera identità e la sua vecchia condotta in Cile»

«Ma è terribile, accidenti... lui... lui non è il ragazzo adatto per Meredith, no-no! Devo dirlo subito a Meredith, sono sicura che lo lascerà e lo manderà a quel paese!»

«Appunto, per questo mi devi aiutare! Sperando che a te dia retta, non vorrei che sia troppo testarda per assecondarti»

«La fai così stupida?» risposi io arrabbiato.

«In ogni caso, dammi una prova di ciò che dici, per favore. Sono tremendamente preoccupato per lei ma ti conosco da neanche cinque minuti buoni e non me la sento di fare qualcosa di avventato»

«Una foto di loro due ti basta?»

Mi mostrò una foto sul cellulare con Anthony che abbracciava Sally, lì per lì sembrava felice e spensierato, per nulla pericoloso. Anche se, come diceva il detto, mai giudicare un libro dalla copertina.

«Se ti sto chiedendo aiuto è perché so che tu non lo sopporti per nulla e ti capisco bene»

«Incominci a spaventarmi così; come fai a sapere che non lo sopporto se io e te ci stiamo conoscendo soltanto adesso?!»

«Perché qualche giorno fa ero vicino al takeaway (praticamente sul marciapiede di fronte) ed avevo visto quei due uscire dal locale per dirsi qualcosa. Per non farmi beccare, mi sono abbassato dietro ad una macchina ed ho origliato; praticamente neanche la madre di Meredith non sopporta Anthony e lui aveva notato il suo atteggiamento dei suoi confronti... fino a quando sei arrivato con la bicicletta ed hai incominciato a battibeccare con lui. Da lì avevo capito che neanche tu non lo sopportavi più di tanto»

«A Sherlock Holmes gli fai un baffo, fattelo dire... ma quindi neanche la signora Lisa apprezza Anthony, perciò...»

«...abbiamo lei dalla sua parte. Puoi metterla in mezzo, così si convincerà ancora di più sulla sua pessima opinione nei confronti di Meredith e quest’ultima non potrà più fare nulla una volta che la madre le vieterà di frequentarlo. Sarà dura ma dovrà accettarlo, per il suo bene»

«Capisco...»

«Bene, io devo andare. Sicuramente ci rivedremo visto che sono qui per una pausa. Ti prego di farmi sapere a riguardo delle novità»

Lasciò il bar e se ne andò, facendomi rimanere da solo.

Cercai un attimo di calmarmi mentalmente e ragionare con lucidità perché tutto ciò che avevo sentito era assurdo, se non addirittura peggio.

Per quanto Anthony mi stesse sulle scatole, non potevo fare affidamento alle parole di quel tipo perché non lo conoscevo per nulla. La storia della ex poteva anche essere frutto della sua invenzione, fatto da lui o da Sally stessa. Senza contare che era un problema suo e quindi rimaneva il fatto che era molto anomalo da parte sua chiedermi aiuto quando manco mi conosceva. E poi Meredith mi aveva detto che non aveva avuto nessuna cotta per un ragazzo, perciò confermava la mia ipotesi del fatto che lui stesse un po' mentendo.

Se voleva conquistare Meredith, doveva farlo da solo e se sapeva tutte queste cose, glielo poteva dire, anche alla madre se era necessario.

Perciò di questa cosa non avrei detto a nessuno, almeno per adesso.

Restava il fatto però che Anthony rimanesse comunque una persona misteriosa e soprattutto sospettosa, forse era il caso di fare delle ricerche su di lui ma il problema era da dove incominciare.
 


Aggiorno il lato dello scrittore giusto per chiedervi scusa: il capitolo 16 non era nient'altro che il copia-incolla del precedente, e me sono accorta solo qualche settimana fa... SHAME ON MEEEEE! Spero che abbiate risolto leggendolo direttamente su Wattpad visto che solitamente aggiorno prima su Wattpad e poi su EFP ç__ç 
Aggiungo anche che sto leggermente modificando alcuni precedenti capitoli; uno di questi era il 6 e poi il 10 in quanto su quest'ultimo, mi ero dimenticata che in Irlanda, il sistema delle misure/taglie non è lo stesso che si usa in Italia e perciò la modifica era più che necessaria (ricordate la scena quando Meredith si compra il vestito delle fragoline della sua taglia, no?)
Stay tuned!

   
 
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