Passiamo insieme una bella giornata al lago
 
Per l’amor del cielo, come vola il tempo! Scorre troppo veloce.
Assieme abbiamo passato solo dieci giorni, questo è l’undicesimo dell’inizio della nostra vita.
Stamattina siamo già vestiti, pronti e con un cestino da picnic: Jeongguk, la tua prima gita!
Saliamo in macchina e viaggiamo per un po’ fino fuori Los Angeles. Ti addormenti.
Intanto siamo arrivati, e appena la macchina si ferma tu sbadigli e ti svegli.
Adesso siamo al lago. Ti facciamo camminare fino all’acqua e lasciamo che la tocchi.
Ma è fredda e tu ritrai subito la mano. Ridiamo per la tenerezza.
Ora stendiamo una coperta per terra, sul prato vicino al lago, e ci sdraiamo al sole di settembre.
 
Io e papà tiriamo fuori qualche giocattolo elettronico con il quale intrattenerti.
Nel frattempo, però, cigni, oche, anatre e anatroccoli cominciano a girare lì intorno.
Se fino a poco prima eri preso dal tuo gioco ora da loro. Ne imiti i versi, con risultati scarsi.
Io e tuo padre ci proviamo, ma facciamo pena, tu sei stato molto più bravo, pur essendo piccolo.
E poi segui gli animali a distanza, mentre gattoni, ti alzi e cammini un po’.
Ma, vista la tua curiosità, potresti andare loro troppo vicino. Sono selvatici. Ti seguiamo.
E… non sia mai! Non puoi certo cadere nel lago.
 
Un solo attimo e questo pensiero ci manda nel panico. Proviamo a non mostrarlo.
Non è stata una buona idea portarti qui, forse.
Alla fine, mentre sei fra noi, seduto sulla coperta, ne discutiamo.
 
Be’, è giusto farti fare nuove esperienze, non possiamo lasciarti vivere sotto una campana di vetro!
E altre volte siamo venuti qui. C’erano dei bambini della tua età, con i genitori che stavano attenti.
La cosa riesce a tranquillizzarci e ci concentriamo di nuovo su quest’altra giornata speciale.
La vita lo è di più, da quando ci sei tu.
Ah, lo so che non te ne rendi ancora conto, come potresti? Ma è così, te lo giuro!
 
Giochiamo a rincorrerci a gattoni sulla coperta.
Io e papà ti inseguiamo sul prato, in piedi, ma ti lasciamo sempre vincere.
Ogni volta che accade sollevi le braccia in alto, le allarghi e ti agiti. Pare che tu voglia ballare.
Rifacciamo questi giochi. Ti prendiamo in braccio e, a turno, piroettiamo con te. Ridi un sacco!
Non potremmo volere altro che goderci questi momenti. Ognuno sarà un bellissimo ricordo.
A questo punto, papà Namjoon filma un video. Viene mosso. Non importa. È bello.
Ta, ta, ta, ta, ta, ta continui a ripetere.
Adoriamo che tu pronunci queste sillabe. Lo fai spesso, e significa che comincerai a parlare presto.
 
Ah, per ora non ci hai ancora chiamati ancora papà.
La cosa un po’ ci dispiace, ma ti daremo tutto il tempo necessario, anche se non ce ne vorrà molto.
 
L’acqua del lago è limpida, a parte alcune foglie, e si vede il fondo. Lanciamo alcuni sassi lì dentro.
Amiamo gli spruzzi che ci colpiscono il viso e, anche se ci fanno urlare appena, ridiamo.
Gorgogli felice, dopo che ti abbiamo cambiato in un bar vicino e che abbiamo mangiato.
Ora ci riposiamo qui sopra l’erba, e poi a casa torniamo.