Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: giulianrose    16/09/2009    3 recensioni
Il suo migliore amico, rannicchiato sotto le coperte, piangeva silenziosamente. Harry non realizzò subito il motivo di tanta tristezza in un momento così gioioso. Iniziò quindi, a rovistare tra i suoi pensieri, cercando qualcosa di negativo in un giorno così speciale.
All’improvviso, i volti dei tanti amici che avevano sacrificato la vita per aiutarlo, gli attraversarono la mente come un fulmine a ciel sereno.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo.

Il sonno di Harry, quella notte, fu stranamente tranquillo.
Nessun sogno, nessun incubo, nessun pensiero gli affollava la mente.
La sua testa era libera. Finalmente libera.
Aprì gli occhi e, sentendo alcuni singhiozzi sommessi, capì cosa lo aveva svegliato.
Il suo sguardo si posò su Ron e accigliato notò di vederlo chiaramente. Si toccò il viso e si accorse che gli occhiali erano rimasti al loro posto anche durante la notte. Si doveva essere addormentato senza toglierseli; alla fine aveva avuto un valido motivo.
Il suo migliore amico, rannicchiato sotto le coperte, piangeva silenziosamente. Harry non realizzò subito il motivo di tanta tristezza in un momento così gioioso. Iniziò quindi, a rovistare tra i suoi pensieri, cercando qualcosa di negativo in un giorno così speciale.
All’improvviso, i volti dei tanti amici che avevano sacrificato la vita per aiutarlo, gli attraversarono la mente come un fulmine a ciel sereno.
Sentì il mondo cadergli addosso e un enorme senso di colpa invaderlo.
Li rivide tutti, uno alla volta: Cedric, Sirius, Edvige, Malocchio, Dobby, Lupin, Tonks, Piton, Silente, i suoi genitori... Fred.
Il dolore cancellò ogni traccia di buonumore e si sentì soffocare. Era colpa sua, tutta colpa sua.
«R-ron io…io… mi dispiace…tantissimo.» e lo guardò fisso negli occhi, aspettandosi di tutto, ma Ron come sempre rispose in un modo diverso.
«Stupido, tu non centri! Non è colpa tua, smettila!»
Harry stava per ribattere ma l’amico lo anticipò alzando il dito indice.
«Forse dobbiamo , vestirci.» e riprese sospirando «Sai, credo che sia ora.»
Si scrollò di dosso le coperte e iniziò a vestirsi, senza guardarlo in faccia.
Aveva ragione, era quasi ora. Dopo poco si sarebbero celebrati i funerali, perciò iniziò anche lui a vestirsi sentendosi sempre più male.
Era strano vedere così poca gente ad Hogwarts, erano poco più di una ventina esclusi gli insegnanti.
Harry se ne aspettava molta di più, ma capì subito perché erano in pochi. Dopo che il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi era stato finalmente sconfitto, la gente voleva festeggiare, non assistere ad un funerale.
La sera prima il corpo docente aveva deciso di permettere alle famiglie di seppellire i loro cari lì ad Hogwarts, ma nessuno aveva accettato. Solo tre corpi venivano seppelliti lì quel giorno.
Arrivati nella Sala Grande, Harry e Ron andarono a sedersi nel tavolo dove Hermione e Ginny avevano già preso posto.
I tavoli erano disposti sempre in quattro file, ma tutti gli addobbi colorati delle varie Casate erano stati tolti per dare la possibilità di sedersi dove si desiderava.
«Ciao Ron, ciao Harry.» li salutò Hermione, mentre Ginny, con gli occhi rossi e gonfissimi, fece un leggero cenno con la mano. Quella colazione fu una delle più silenziose ad Hogwarts.
Finito di mangiare i quattro amici si avviarono al lago vicino alla tomba di Silente, dove si sarebbero svolti i funerali.
Vicino al lago erano state sistemate delle sedie in fila ordinate e al centro di esse si apriva un corridoio fatto di un tappeto rosso corallo. In fondo ad esso si trovava una tavolata di marmo, e tutte le sedie erano rivolte ad essa. Ad Harry quella scena ricordava molto il funerale di Silente.
Già gran parte delle sedie erano occupate. Riconobbe tutta la famiglia Weasley, zia Muriel, Albeforth, Augusta Paciock, Andromeda Tonks, con un bambino di poco più di due mesi dai capelli verde muschio in braccio (il piccolo Ted Lupin), Kingsley, Mundungs, Lee Jordan, Seamus e Dean, Angelina, Perkins e tutti i professori. Hagrid e Madame Maxime erano vicino alla foresta proibita con Grop e in ultima fila, vicino a quattro sedie vuote, Luna e Neville fecero cenno ai quattro di raggiungerli.
Appena si sedettero, iniziò una musica lenta e triste, che Harry trovò comunque molto bella.
Poi apparve un vecchietto vestito di nero con una barba bianca filettosa e iniziò a cantare dicendo parole tipo gran cuore, coraggio e grandezza d’animo , le uniche che Harry, immerso nel suo dolore, riuscì a sentire.
Poco dopo, sopra il tavolo di marmo, comparirono i tre corpi avvolti in un telo di seta nera.
Il mago vestito di nero prese la bacchetta e con un semplice gesto fece apparire tre casse di frassino e ci fece scivolare i corpi.
Altra musica e tante altre parole, poi del fumo bianco salì a spirale nell’aria e accanto alla tomba di Silente, tre tombe in marmo apparvero.
Le prime due erano uguali, ed Harry capì subito a chi appartenessero.
Si sporse per riuscire a leggere le scritte sopra di esse.

Qui giace Ninfadora Tonks
una grande donna, moglie e madre.
Qui giace Remus John Lupin
LUNASTORTA

E l’ultima fu quella su cui lo sguardo di Harry si soffermò di più.

Qui giace Fred Weasley

Quello che lo colpì di più fu una frase, scritta elegantemente, appena sotto quella più grande.

Ho sentito dire che gli uomini hanno soltanto un’ala: quindì possono volare solo rimanendo abbracciati.
Fred, sarai per sempre la mia ala.
G.


 

Harry guardò istintivamente George . Sembrava pietrificato e guardava la bara del fratello come se da un momento all’altro lui sarebbe tornato ridendo e dicendo che era tutto una scherzo.
Ma Fred non sarebbe tornato, Harry lo sapeva bene.
Ginny gli prese la mano sussurrandogli all’orecchio «E’ tutto finito».
Harry rispose facendo un debole movimento di testa.
«Ora sarà tutto più facile, no?»
«Lo spero davvero.» rispose lui posando lo sguardo verso il cielo, che era immerso nei fuochi d’artificio.



Salve a tutti, spero vi sia piaciuto, lo so che è solo il prologo,ma ci ho messo tutta me stessa.
Ho pensato di scrivere questa ff perchè nessuno ha mai pensato di raccontare cosa è successo tra i 19anni U.U
Perciò eccomi qui a raccontare,cosa secondo il mio modesto parere è successo *cici*, ovviamente devo ringraziare la mia Simmy che mi ha dato ehm.. una mano a correggere un paio di cose :D Grazie nargilla. 
Ora devo proprio andare ùù A presto gente, fiorellini.
giulianrose.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: giulianrose