Fanfic su attori > Cast Buffy
Segui la storia  |       
Autore: spikey    16/09/2009    2 recensioni
E' difficile diventare grandi sotto i riflettori, o meglio, all'ombra di essi. Soprattutto quando si tratta di ragazze come Lisa: difficile, sensibile e imprevedibile. Ma forse una delle mille figure evanescenti, solo di passaggio nella sua vita, cambierà le cose.
NB: l'attore protagonista della storia è JAMES MARSTERS, interprete di Spike nel TF"Buffy The Vampire Slayer". non è molto famoso...ma vi prego di non fissarvi sulla sua "non-notorietà"; VI PREGO non ignorate questa fanfic...vale la pena di leggerla!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic primo

Eccomi qui, alla mia prima fan fiction; anche se non tratterà dei famosissimi Robert Pattinson o Johnny Depp, dateci almeno un occhiata.

Sono una grande fan di James Marsters, interprete di Spike in “Buffy” e ho pensato a lui per la mia prima storia.

Se l’inizio vi sembrerà un po’ lento è perché volevo spiegare al meglio alcune cose, per rendere la trama più scorrevole nei capitoli successivi.

Accetto, anzi, ESIGO dei commenti, positivi o negativi non importa…voglio sapere cosa ne pensate…

E prometto che questa sarà una fanfic COMPLETA!!! Quindi niente cose lasciate a metà, che non sono mai piacevoli.

PS: i riferimenti a luoghi e persone sono PURAMENTE CASUALI, come del resto gli aspetti del carattere di James Marsters, il protagonista. Alcune cose della protagonista femminile, invece, rispecchiano molto la mia vita e la mia personalità.

Detto ciò, buona lettura.

 

I  CAPITOLO

 

“E impari che nonostante le tue difese,

nonostante il tuo volere o il tuo destino,

in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo, grande

Jonathan Livingston.

E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

 

 

La ragazza entrò di corsa in palestra, la borsa a tracolla che sbatteva contro ogni spigolo; senza salutare nessuno dei presenti si fiondò in spogliatoio, dove trovò le sue compagne già belle che pronte.

“Sei in ritardo- osservò una di loro, legandosi i capelli lisci in una coda alta – Ho un dejà-veaux!”

 

“Grazie di farmelo notare tutte le volte, Alice!” ironizzò l’ultima arrivata, mentre si spogliava e praticamente in contemporanea indossava il body in lycra.

 

Marina, una ragazza castana, minuta e pacata, intervenne in quel momento, con lo sguardo basso, intenta ad allacciarsi la cintura: “Cosa è successo ‘stavolta?”.

 

La ritardataria si tuffò nei pantaloni da ciclista, poi subito in quelli del judoji: “Mio padre…Come al solito…aveva uno dei suoi impegni- quasi col fiatone si infilò nella giacca della divisa, sciogliendo le spalle sotto il rigido tessuto –e, come se non bastasse, mi ha dato la bella notizia che avremo ospiti”.

 

Dal bagno apparve in quell’istante l’ultima del gruppo femminile, Laura: “Sbaglio o ho appena sentito la voce della nostra…Ahhhh!!!Allora eri proprio tu!” abbracciò l’amica, troppo intenta a intrecciarsi i capelli per contraccambiare il gesto.

Dopodiché, anche per lei fu il momento della cintura, di colore nero, come tutte le altre.

In fin dei conti poteva ritenersi puntuale.

 

Lisa, diciotto anni (e tre quarti, ci teneva sempre a precisare), capelli lunghi e mossi, castano chiari, grandi occhi di un verde quasi trasparente, carnagione olivastra.

Faceva judo, che lei definiva l’unico sport degno di questo nome, dall’età di sette anni.

E quelle attorno a lei erano le compagne di una vita, da cui non si era mai separata, con cui aveva condiviso lacrime, sudore e gioie immense.

Se qualcuno avesse chiesto di definire il loro rapporto, tutte avrebbero risposto alla medesima maniera: come si fa a definire il rapporto con se stessi?

Perché loro erano così, un’unica persona, scissa in tre splendide personalità agli antipodi, ragazze pressoché simili (stessi capelli castani, stessi occhi scuri, stessi fisici atletici), che una volta conosciute meglio, si rivelavano inconfondibili.

A un esame approfondito si poteva notare una netta differenza tra i capelli castano-biondo di Marina e quelli di Laura, con sfumature mogano.

Allo stesso modo gli occhi neri di Alice non avevano nulla a che vedere con le pagliuzze dorate nelle iridi marroni di Marina.

Per non parlare del corpo, muscoloso e ben definito quello di Laura, più longilineo e slanciato quello di Alice, minuto e leggero quello di Marina.

Più Lisa le guardava, più si convinceva di quanto tutte, singolarmente e nel loro insieme, le fossero indispensabili per sentirsi completa e…in pace col mondo.

Per quanto le cose della vita di una diciassettenne potessero stravolgersi, loro tre erano un punto fermo su cui Lisa avrebbe scommesso la propria vita.

 

Ormai pronte, le quattro judoka uscirono dallo spogliatoio e, dalla porta di fianco, sentirono la voce del preparatore atletico che si stava vestendo: “Allora mezze calzette- esclamò l’uomo ai ragazzi che erano con lui nella stanza –siete pronti a vedere come si fa judo sul serio!?

 

Lisa alzò gli occhi al cielo e con voce implorante sussurrò: “Vi prego, ditemi che oggi non è lunedì!”

Alice rise, facendo ondeggiare la frangia corvina, che presto le si sarebbe appiccicata alla fronte, fradicia di sudore. E comunque sarebbe sembrata sempre perfetta: “No, Lisa, mi dispiace deluderti. Oggi è lunedì e c’è pure il tuo grande amico!

 

“Arrogante e saccente come sempre?”chiese sempre lei, facendo il saluto per salire in pedana e sfoggiando un falsissimo sorriso a trentaseimila denti.

 

“Magari, cara mia! Peggiora ogni volta!- raccontò Laura –ma togliti pure quella paresi facciale di dosso, finchè non arriva. Sei ridicola!”

 

Lisa obbedì e tornò all’espressione seria e strafottente che teneva durante l’allenamento.

A dire il vero, di solito allenarsi le metteva una gran gioia e non sarebbe potuto essere altrimenti, se non fosse stato per l’entrata in scena del nuovo preparatore atletico, borioso e supponente.

Una persona che, secondo Lisa, non si conciliava con gli ideali di modestia e umiltà che stavano alla base del judo.

In più quella non era la serata migliore per istigarla, come era solito fare lui. A Lisa era bastato il diverbio col padre per arrivare al colmo.

 

“Avremo un ospite, fra qualche giorno!” le aveva semplicemente detto.

“Cosa?! E per quanto resterà qui?!” lo aveva aggredito di rimando la figlia.

“Il tempo necessario- era stata la risposta, netta, del padre –parteciperà a un nuovo programma che sarà mandato in onda quest’estate. Dato che, immagino, sarà una cosa lunga, mi sembrava scortese farlo stare in albergo. Non sarà un problema, in casa c’è spazio in abbondanza

Lisa aveva alzato gli occhi al cielo, pensando: “Come no! Quante volte l’ho già sentita!”.

Dopodiché si era precipitata ad allenamento, senza chiedere ulteriori delucidazioni sull’identità dell’ospite; non sapeva nemmeno se fosse un uomo o una donna.

 

L’ultima volta che avevano litigato su quell’argomento, i risvolti erano stati pressoché catastrofici: Lisa aveva dovuto fare da serva a un George Clooney inaspettatamente pretenzioso e per nulla cordiale. Due mesi paragonabili a un nuovo girone infernale a cui la ragazza doveva ancora trovare un nome appropriato.

“Speriamo almeno che questa volta sia una donna.- pensò Lisa ad alta voce –Così perlomeno potrò girare per casa in mutande!”

 

Pur essendo una frase campata per aria, le tre amiche capirono perfettamente a cosa si riferisse.

“Facciamo così- propose Marina –appena il tuo nuovo “coinquilino” arriva, tu ci chiami, così noi corriamo da te e ti portiamo via con la forza!”. Detto ciò, le fece un occhiolino d’intesa; Lisa non potè fare a meno di sorridere.

 

Una voce e un battito di mani annunciarono l’inizio dell’allenamento; le quattro si lanciarono un’occhiata significativa poi, sospirando quasi all’unisono, presero posto in mezzo agli altri per il saluto d’inizio.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Buffy / Vai alla pagina dell'autore: spikey