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Autore: Ilaya_    23/10/2023    1 recensioni
❝Ora l'ho capito, sai, Lu Guang? Questo non è più un gioco, e non lo è nemmeno mai stato.❞
[➸ ispirato al nono episodio della prima stagione di Link Click]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cheng Xiaoshi, Lu Guang
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«Primo: hai solo dodici ore.
Secondo: devi seguire le mie istruzioni alla lettera e non cambiare niente.
Terzo: passato o futuro che sia, non interferire.»

Me l'hai ripetuto fino alla nausea, Lu Guang.

Questi tre moniti, tanto ferrei quanto tentatori, sono ormai impressi a fuoco nella mia mente, indelebili come gli scarabocchi indecifrabili che incidevo sul banco scolastico quand'ero annoiato al posto di seguire le spiegazioni soporifere dell'insegnante di turno.

Eppure, se è andata a finire in questo modo, forse non mi hai ripetuto queste parole a sufficienza. Avresti dovuto farlo fino allo stremo, sino al momento in cui ne sarei stato così saturo, di stare a sentire sempre lo stesso avvertimento immutabile, da supplicarti per una tregua, con le orecchie doloranti, sporcate da rivoli di sangue, e le tempie pulsanti dalle infinite raccomandazioni diventate ormai una fastidiosa manfrina ridondante.

Scusami, la mia mente sta delirando. Non posso in alcun modo accusare te per quel che è una mia responsabilità. Tu hai fatto tutto il possibile — tutto ciò che era in tuo potere per impedire che una cosa simile accadesse —, sono stato io ad aver ignorato consapevolmente le tue indicazioni e ad aver fatto di testa mia, come al solito.

Sono stato influenzato dal mio vissuto, scordandomi di trovarmi nelle vesti di un'altra persona, ma non posso usare questo pretesto come giustificazione. Mi sono comportato in modo egoista e non ho badato al peso che avrebbe potuto portare sulle proprie spalle un gesto tanto semplice e banale e a ciò che ne sarebbe potuto conseguire. È stata una mia mancanza, ne sono perfettamente conscio, e le scuse ora non bastano per rimediare alla superficialità con cui ho svolto gli incarichi fino a questo momento, non curandomi delle possibili ripercussioni che le mie azioni spensierate e impulsive avrebbero potuto avere sulla vita delle altre persone. Ho agito in modo avventato, e questo perché anche io sono umano.

I suoi gemiti strozzati, che si alternano a versi scomposti e irregolari, e talmente striduli da far sanguinare le orecchie, mi arrivano ovattati, dato il mio nascondiglio, ma non per questo sono tollerabili. Immagino che la ragazza si stia dibattendo con tutte le riserve d'energia che le sono rimaste, ma suppongo servirà a ben poco.

La disperazione di Emma è tangibile, il terrore palpabile, e impregna l'aria tutt'intorno — anche quella che sto respirando, come se tutto il suo dolore stesse entrando nel mio corpo a poco a poco, ogni volta che inspiro. È agghiacciante ciò che sta accadendo di là — a pochi centimetri da me che sono nascosto nel bagagliaio di questa stretta autovettura in cui mi sembra di soffocare —, nonostante l'atrocità non stia accadendo dinanzi ai miei occhi, ma arriva ugualmente al mio udito.
E io sono qui, impotente, dato che, come mi ripeti in continuazione, Lu Guang, non posso intervenire, perché tutto ciò è già successo; e facendo parte del passato, non potrei far altro che peggiorare il presente e rendere ancor più imprevedibile il futuro.

Solo ora comprendo a fondo i tuoi moniti che io ho sempre sorvolato con leggerezza. Tutto ciò che ho sempre fatto è stato solo lamentarmi della tua rigidità e dell'inflessibilità che dimostri ogni giorno anche nella vita quotidiana, scaricando su di te tutto il peso delle responsabilità che fingevo di non vedere, ma che stavano sotto al mio naso.
Sapevi che quel che è avvenuto è stata colpa mia, e malgrado ciò hai preferito tenermi all'oscuro della questione. E in questo hai sbagliato: assumermi le mie responsabilità, oltre che un dovere, è anche un mio diritto, ma non posso farlo se non ne vengo a conoscenza. Ma a volte rischio di scordarmi che anche tu sei umano, che ognuno di noi ragiona in modo differente e che la posizione in cui ti sei ritrovato a causa mia dev'essere stata ingrata e difficile da gestire. E questo perché io ho interferito con un passato che aveva già il suo corso, e l'ho modificato, ancora una volta, con un piccolo gesto che credevo fosse insignificante.

E ora sei qui, Lu Guang, dinanzi a me, che, dopo avermi afferrato con forza per il bavero della giacca, mi sbraiti contro per la mia ennesima iniziativa incauta, ovvero l'essere entrato da solo in quello scatto. Non ricordo di averti mai visto così arrabbiato, e la cosa mi spaventa, ma so che hai ragione ad agitarti in questo modo — bastasse questo per riavvolgere il tempo e rimediare a quell'errore fatale.
Qiao Ling ci sta osservando allarmata, percepisco i suoi occhi sconcertati puntati su di noi. Non capisce cosa stia succedendo, e la confusione che deve star provando si manifesta sul suo viso e nella sua voce. Nel mentre tu mi ripeti sempre la solita solfa sulle conseguenze delle mie azioni, ma stavolta comprendo più che mai le tue parole.

Ora l'ho capito, sai, Lu Guang? Questo non è più un gioco, e non lo è nemmeno mai stato.

   
 
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