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Autore: crazy lion    23/10/2023    0 recensioni
Quando Alcmena e Anfitrione trovano Ercole, ne hanno compassione e se ne innamorano all'istante. Decidono di adottarlo e crescerlo, perché hanno cercato di avere un bambino per anni e pregato gli Dei, ma ciò non è mai successo. E ora, invece, hanno ricevuto il dono più grande, quello che avevano atteso così a lungo. L'amore che provano gli uni per l'altro e viceversa è profondissimo, immenso e non ha confini, la sua magia li unisce. Ma di certo non si aspettano che il piccolo abbia questa forza incredibile. Come reagiranno? In questa poesia ho voluto raccontare come i due genitori adottivi si sono sentiti quando hanno trovato Ercole e cosa Alcmena e Anfitrione hanno provato anche dopo.
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Disney.
Ringrazio Emmastory che mi ha aiutata a tradurla in italiano, perché l'avevo scritta in inglese. Potete trovare l'originale su archiveofourown. Il mio nickname è crazy_lion.
Genere: Fantasy, Fluff, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alcmena, Anfitrione, Ercole
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA MAGIA DELL’AMORE
 
Nell’Antica Grecia una storia si dipana,
Di Ercole, un bambino dalla forza sconosciuta alla mente umana.
Quando Alcmena e suo marito Anfitrione lo trovarono,
aveva addosso un pannolino appena, piangeva disperato.
 
La donna gli si inginocchiò davanti
e mormorò al bimbo di non piangere.
Subito dopo lo prese in braccio senza esitare, né pensare nemmeno per un mero secondo.
Il bambino smise di piangere e guardò in alto
verso di lei con occhi azzurri e grandi.
Poteva avere sette, otto mesi, a pensarci.
 
Li amò all’istante
e loro incantati
Anfitrione disse alla moglie che doveva essere lì come tanti altri bimbi abbandonati.
Lei si ritrovò d’accordo, simpatizzando con il bimbo fra le braccia, sicura,
di essere, e suo marito con lei, benedetti dagli Dei, le loro preghiere avevano ricevuto risposta pura.
 
Quando trovarono Ercole, i loro cuori allietati,
amarono quel bambino più della loro stessa vita, dai sentimenti guidati.
La gioia più grande dei loro anni mortali.
Il padre lesse il nome sul medaglione che il piccolo portava:
Ercole. Era la prima volta che lo ascoltava.
 
Ma poi, due serpenti li attaccarono.
Uno blu, l’altro rosso, entrambi con gli occhi neri, del colore di una notte spaventosa.
Fra meraviglia e shock, i due adultiassistettero alla sua incredibile forza e al suo ardore.
Ercole, ancora in braccio ad Alcmena,
li afferrò per il collo e saltò per terra,
atterrando seduto e tenendo i serpenti uno in una mano e l’altro nell’altra.
Li strozzò, poi li sbatté in terra,
li annodò tra di loro e infine,
dopo averli fatti roteare sopra la sua testa per quattro volte,
li gettò lontano in alto, il tutto ridendo e divertendosi.
Alcmena e Anfitrione, abbracciati per la paura,
rimasero sbigottiti, con gli occhi sbarrati e la bocca aperta.
 
Passò qualche momento di silenzio
e, dopo essersi in parte ripresi,
i genitori adottivi lo ripresero fra le braccia e lo strinsero a loro.
Lo tenne sempre lei, mentre il piccolo
riempiva l’aria della sua gioiosa risata infantile.
 
Non fu solo la forza a catturare i cuori dei suoi genitori,
l’amore sbocciò presto, creando un legame indistruttibile
non appena accolsero Ercole, il loro prezioso bambino, che era così bello.
 
Ora a casa con loro, contento e al sicuro,
nulla gli avrebbe fatto del male, grazie all’amore più puro.
Le menti dei genitori piene di dubbi, perché era stato lasciato?
E il loro amore continuava a crescere, mai contaminato.
 
L’avevano adottato con gioia, abbracciando la sua potenza,
determinati a proteggerlo, di giorno o a notte tarda.
Oh, che avventura cambiargli il pannolino,
mentre si rigirava e ogni tanto faceva qualche versino.
Gli diedero latte di mucca, perché piangeva e aveva fame, e poi
vicino al letto in una culla, ora sazio e tranquillo.
 
Con la luna a carezzare la loro umile dimora,
stringevano il loro bambino, con un amore che cresceva di ora in ora.
A loro insaputa, vite stravolte, modificate,
una famiglia unita, la loro esistenza per sempre cambiate.
L’uno negli altri trovarono completezza,
un trio legato dall’amore, i loro cuori dalla dolcezza.
 
La sua forza un dono, una meraviglia da ammirare,
non tale da definirlo, renderlo diverso o brutto,
Era speciale, unico, un fascio di luce nelle tenebre,
un’anima amatissima, una fra tante delizie sempiterne.
 
Sdraiati a letto, le anime intrecciate,
sorrisi e risate a lacrime di gioia combinate.
Poiché Ercole, da loro amato, l’amore a loro aveva riportato,
una benedizione profonda, una vita per sempre monda.
 
Nella quiete della notte lo guardavano dormire,
come guardiani d’amore con promesse da mantenere.
Nell’arazzo della vita, avevano trovato la via,
una famiglia unita, qualunque cosa accada o sia.
Poiché per Ercole, il loro figlio, la loro gioia, il loro orgoglio,
l’amore che provavano non conosceva limite al mondo.
   
 
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