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Autore: crazy lion    24/10/2023    0 recensioni
Muovere i primi passi è una gioia per i genitori, che affiancano i loro
bambini in questa piccola grande conquista. Così è stato anche per Sally e
il suo dolcissimo Percy.
Camminare all'inizio è tanto emozionante quanto impegnativo: ci vogliono
sforzo, pazienza, costanza, supporto e tanto amore. Insomma, i primi passi del
bambino sono una metafora della vita, che presenta vittorie e sconfitte,
traguardi e cadute. Tuttavia, se ci lasciamo aiutare da chi ci tende la mano, non
solo possiamo rialzarci, ma anche andare, pian piano, molto lontano.
Disclaimer: i personaggi di Sally e Percy non mi appartengono, ma sono proprietà di Rick Riordan.
Genere: Fluff, Poesia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Percy Jackson, Sally Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I TUOI PRIMI PASSI
 
Siamo seduti sul divano, tu e io.
Percy, hai già un anno, piccolo mio.
E da quando hai cominciato a gattonare
ti ho sempre considerato
un grandissimo esploratore.
 
Ora i nostri sguardi si incontrano,
verdi i tuoi occhi, come quelli del papà,
sarebbe felice di vederti, se fosse qua.
Blu i miei, siamo come
la terra tu, il mare io.
 
Ti muovi sulle mie gambe,
ti giri e ti rigiri senza sosta
mentre continui a ridere
ma per questo non c’è
una ragione precisa.
 
Tuttavia, a me non importa.
Lo faccio anch’io, perché,
semplicemente, sei troppo divertente.
Sei sempre stato un bambino
allegro, spensierato e sorridente.
 
Il tuo sorriso illumina
ogni giorno la mia vita;
e smetti di sorridere solo quando hai fame
o vuoi essere cambiato.
 
A questo proposito, noto
che il pannolino, sotto la tua tutina,
fruscia piano piano, con lentezza,
mentre ti appoggi di nuovo contro il mio ventre
e infili la testa sotto il mio mento, con delicatezza.
Ho sempre adorato questo rumore.
 
Ma il mio cuore batte forte
per un altro motivo milioni di volte più importante:
è talmente pieno d’amore
che, a volte, fatico a esprimerlo a parole.
E dunque lo faccio giocando con te
 
Trabocco come una fontana
di affetto infinito per te,
e mi viene da piangere nel pensare che
sono fortunata ad averti
e a essere la tua mamma.
 
Vuoi scendere e io te lo lascio fare.
Sto attenta affinché tu
non ti faccia male, anche se
ho imparato che i bambini devono sperimentare
e che questo può spesso capitare.
 
Gattoni in giro per la stanza
senza pronunciare nessun vocalizzo,
poi ti inginocchi vicino a me.
 
Ti aggrappi alla stoffa del divano,
con un’espressione concentrata,
seria, troppo per un bambino di un anno.
Ma non riesci a tirarti su,
così ti do una mano.
“Mmm. Mmm. Mmm” continui a mormorare.
 
Abbiamo già cominciato a camminare
tenendoci per manina,
vero, tesorino mio?
E tu sei sempre stato bravissimo.
 
Sei migliorato ogni giorno tantissimo.
Da un mese a questa parte, ogni giorno
si è rivelato un progresso.
 
Ma c’è qualcosa di diverso, in te, stamattina.
È come se fossi ancora più forte
e coraggioso, e determinato.
Non so perché, ma è questa
la sensazione che sto provando.
 
Quando lasci la mia mano, ho paura che tu cada.
Mi sono appena alzata in piedi per aiutarti,
ma mi spingi via quando
cerco di afferrarti di nuovo.
 
“Percy, che cosa vuoi fare?”
“Mamma” mi rispondi.
E non è la prima volta che mi chiami così
 
Lo fai da qualche giorno,
è successo mentre ti davo da mangiare.
“Sì, amore mio, sono io!”
 
Ti abbraccio e ti riempio di baci
perché questa parola, rivolta a me,
sì, esatto, a me, mi dà una gioia immensa
proprio come se fosse la prima volta.
 
E tu, piccolo esploratore, inizia a fare i primi passi.
Traballanti e incerti, ma con la curiosità viva.
Esplorerai il mondo, con il mio amore e la mia guida.
 
Almeno finché potrò farlo,
prima di lasciarti andare, perché
so che c’è un destino che ti attende.
 
Qualcosa che potrebbe metterti in serio pericolo.
E io non potrò fare niente per evitarlo.
a parte sacrificarmi, e sono pronta a farlo.
 
In questo momento, però, la vita è un viaggio meraviglioso.
perché, con te, ogni giorno è una festa.
E tu, mio piccolo esploratore, sei la mia grande sorpresa.
 
Le parole non sono sufficienti a descriverti la felicità,
che mi danno la tua presenza, la tua risata e il tuo sorriso divino,
Ecco, ti stringo forte, e ti bacio sulla guancia.
“Bravo, Percy, ce l’hai fatta.
Vuoi camminare ancora da solo?”
 
Non serviva che io
ponessi questa domanda
perché ti allontani subito.
 
Ti fai forza con i vocalizzi, stacolta.
“Ehhh, ehhh, ehhh, ehhh, ehhh, ehhh, ehhh, ehhhh, ehhh ehhh, eh!”
Lo ripeti ancora e ancora
per incoraggiarti da solo,.
 
Avanzi con calma e cautela, inciampi,
nei tuoi stessi piedi,
cadi sul sederino e ti rialzi.
 
Non piangi quasi mai,
ma quando lo fai, be’,
mi precipito da te.
 
Ti abbraccio, ti calmo
e ti faccio coraggio.
“Riprova. Tirati su, Percy, forza!”
 
E tu ce l’hai, questa forza.
Perseveri, non ti arrendi mai.
Ma ti stanchi presto di camminare.
 
“Va bene così, per oggi basta.
Sei stato bravissimo, ora vieni dalla mamma.”
Ti prendo in braccio e tu fai un grande sbadiglio.
 
Questa camminata e gli sforzi che hai fatto
Devono averti stancato davvero tantissimo.
Ti dico che tra poco pranzeremo
E poi a fare un riposino andremo.
 
Ce lo siamo meritato.
E mentre ti tengo in braccio,
ti porto in cucina e ti metto nel seggiolone,
mi ripeto che siamo uniti
tu e io, in questi momenti di gioia infinita.
   
 
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