Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Giulix_10    30/10/2023    0 recensioni
Bridgette, Geoff, Courtney, Duncan, Heather e Alejandro sono sei adolescenti che hanno deciso di stare per un mese e due settimane ad un soggiorno. I sei dovranno stare in un unico appartamento insieme, offerto dall'azienda che ha organizzato il soggiorno. Nessuno di loro conosce l'altro, come faranno a non crollare sotto il peso dei loro stessi demoni e a condividere qualunque cosa con gli altri?
DAL CAPITOLO VII:
" - Hai mai la sensazioni che il mondo stia lottando contro di te? Che ti voglia distruggere? - chiesi.
Alejandro rifletté qualche attimo.
- Sì, eccome. Ma sai, a volte la vita ci mette alla prova per vedere se siamo all’altezza di questo universo, testa se siamo abbastanza forti - fece una breve pausa.
- E quando nota che lo siamo, ci ricompensa, perché lei stessa sa che è difficile averla come compagna - "
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti! Sono Giulix e questa è la mia prima fanfiction. Spero che vi piacerà! 

P.S. I consigli e le opinioni sono ben accetti! 

( Questo primo capitolo non avrà la canzone abbinata)



                                         CAPITOLO I 

Courtney                                                               

Non ci potevo credere. Avevo chiesto spiegazioni ai miei un centinaio di volte da quella mattina, perché  mi avevano iscritta a quel dannato soggiorno per ben 1 mese e 2 settimane!?

“Devi socializzare, ti farà bene e riuscirai ad essere ancora più autonoma!” 

Ero piuttosto stizzita, chiunque avrebbe letto la mia espressione amareggiata solo scorgendo di poco il mio volto. Al diavolo loro e la loro mania dell’essere perfetti avvocati diligenti!

 

Dopo un viaggio in autobus di ben due ore, (ancora non sapevo come i miei genitori avessero fatto ad incastrarmi facendomi credere che mi stessi dirigendo ad un centro commerciale famoso), arrivai davanti al palazzo che avrebbe ospitato me ed altri ragazzi. Da quel che sapevo ci avrebbero divisi in gruppi e ci avrebbero fatto abitare in un appartamento insieme. Avremmo dovuto pensare a tutto noi, cibo, pulizia, qualunque cosa.  

Un mucchio di circa venti persone erano ammassate davanti l’ingresso del palazzo, davanti al quale vi era una donna di circa trent’anni, con un’alta coda di cavallo bruna. 

Osservai uno ad uno i volti degli altri ragazzi: almeno non ero l’unica ad essere lì in controvoglia. 

Buongiorno! Come saprete, passerete qui le prossime sei settimane, condividendo questa parte dell’estate con i vostri coetanei - annunciò con un gran vocione la donna. 

Ora verrete divisi in tre gruppi, quando sentirete il vostro nome, entrate dentro il palazzo, dove vi sarà un adulto che vi accompagnerà nell’appartamento - 

La donna continuò a raccomandarsi e a blaterare cose del tipo :  “Non potete uscire da questo villaggio per nessun motivo al  mondo” e cose simili. 

 

Il primo gruppo sarà composto da: Bridgette, Geoff, Duncan, Heather, Alejandro e Courtney - 

Aveva appena pronunciato il mio nome. Io e gli altri cinque ragazzi entrammo nella struttura, dove un tipo il quale non conosceva minimamente il significato di “pazienza”, ci portò al nostro appartamento. 

Ognuno di voi avrà una copia delle chiavi del vostro appartamento, chi le perde è fottuto - ci disse semplicemente. 
Eravamo tutti abbastanza annoiati o comunque non di buon umore, a parte il ragazzo con i capelli biondi e gli occhi cerulei, lui sembrava più eccitato rispetto a noi. 
Un ragazzo mulatto inserì la chiave appena consegnata da quell’uomo nella serratura, che emise un click appena si aprì. Varcammo incerti la  porta d’ingresso: vi era un salottino con un divano di canapa di una sfumatura azzurra, una televisione media, una piccola cucina ed un tavolo che invece era piuttosto spazioso. 
Ho visto di peggio, dovreste vedere come si vive in

 riformatorio - 

Era stato il ragazzo con il ciuffo dipinto di verde a parlare: aveva due diamanti al posto degli occhi ed un piercing al naso, uno sul sopracciglio e un paio sulle orecchie. Diciamo che non sorprese nessuno di noi sapere che era stato in riformatorio. 

Ci addentrammo nella casa: vi erano tre camere, ognuna con due letti e due comodini di legno. Io e quella che doveva chiamarsi Bridgette, una ragazza dai capelli dorati, ci affrettammo a scegliere la stessa stanza, non volevo di certo stare con uno dei ragazzi! 

Appoggiai la mia valigia lilla ai piedi del letto e Bridgette fece lo stesso con il suo borsone turchese. 

Non se ne parla! Non dormirò mai insieme a uno di loro! - protestò stizzita la ragazza con i lineamenti asiatici, Heather, se non sbaglio. 

Di che ti lamenti bellezza, i letti sono separati, non matrimoniali. - le rispose il ragazzo mulatto trattenendo una risata. 

Non ti azzardare a chiamarmi “bellezza”! - Heather gli rivolse un’occhiata truce, intrisa di veleno. 

Si avviò irritata verso la seconda stanza, gettando la sua valigia nera in un angolo della camera. 

Non provare a scegliere la mia stanza! - minacciò Heather, sottolineando la parola mia

Ma guarda un po’, era quella che mi ispirava di più - rispose il ragazzo. Aveva un accento messicano.

A quel punto eravamo tutti sicuri che minimo Heather l’avrebbe iniziato a picchiare, fortunatamente si limitò a dargli uno schiaffo. Sì, ci aspettavamo tutti e cinque di peggio, compreso il ragazzo che, da quel che avevo capito, si chiamava Alejandro. 

Gli altri due, Geoff e Duncan si accomodarono nella loro camera e fin lì nessun problema. Iniziai ad incazzarmi seriamente quando il punk prese la cassa che si era portato e accese canzoni metal e rock a tutto volume. 

Esistono le cuffie, sai?! - gridai per sovrastare quella cacofonia. 

Esiste il divertimento, sai, principessa? - 

Come diavolo mi aveva chiamata?! Principessa?! Non potevo contare neanche sull’appoggio degli altri, Bridgette se n’era fatta una ragione e aveva iniziato a sistemare i suoi bagagli, Heather aveva preso dei tappi per le orecchie e Alejandro e Geoff, beh, inutile dirvi che si stavano mettendo a ballare e a cantare. 

Volete anche i tutù? No, dico, se volete ballare almeno avreste dei costumi - disse Bridgette spazientita. 

Normalmente rifiuterei, ma detto da te… - disse Geoff. 

Bridgette roteò gli occhi. 
Avrei dovuto passare sei intere settimane con un festaiolo iperattivo, un punk che mi dava già sui nervi, un messicano che ci stava pelaesemento provando con l’asiatica antipatica e una, a giudicare dalla tavola, surfista, che per il momento era l’unica che riuscissi a sopportare. 

Bene. 


Ciao ragazzi, questo capitolo non mi 

fa impazzire, comunque spero di essere

riuscita a catturare la vostra attenzione. 

Cosa succederà tra i sei protagonisti? 

Sappiate che vi aggiornerò prestissimo, grazie per aver letto!

Giulix

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Giulix_10