Desiderium

I.

Le spade s'incrociano con un tintinnio familiare, il sottofondo del vostro allenamento.

Anche l'inclinazione e la pressione del suo fendente ti sono note. Le conosci, le hai memorizzate, le sapresti descrivere, eppure ti colgono ancora di sorpresa.

La tua arma s'incunea nell'erba, lasciando le tue dita vuote e la bocca di lei a sorriderti altezzosa.

Come sempre. Come al vostro primo duello di bambini: lei già esperta, tu perfino goffo.

Sei diventato più bravo, le tieni testa, ma non è mai abbastanza per la sua ammirazione.

Tu non sei abbastanza.

Solo lo strumento, mai lo scopo.

Una distrazione, non il fine.

Solo il suo servo fedele, mai la sua Regina.

II.

È una donna.

L'hai sempre vista.

È una dea.

L'hai sempre venerata.

È bellissima.

L'hai sempre saputo.

Ma stanotte lo sa anche lei.

Lo capisci da come scende le scale, da come cammina, da come si guarda intorno.

L'abito lungo non è la sua divisa, non è la sua pelle, ma lo veste come se lo fosse.

Il suo destino.

Ineluttabile, suo per l'eternità.

Un giuramento fatto con una spada di ventaglio, un gioiello di brillanti tra i capelli e una collana di zaffiri appuntata sul petto.

Non è mai stata così magnifica.

Uno stiletto ti si conficca nel cuore mentre realizzi che non è per te che l'ha fatto.

III.

Tua.

Finalmente tua.

Ne bevi i sospiri, ne assapori i gemiti.

Mangi il tuo nome che esce dalle sue labbra.

Raschieresti via la vostra pelle se questo potesse avvicinarvi di più, ma ti limiti a riempirla mentre lei affonda le dita nella tua carne.

La conosci da sempre e non l'hai mai conosciuta così.

Nessuno l'ha mai conosciuta così.

Nessun altro lo farà.

È un momento rubato, il vostro.

È un momento rubato, il tuo.

Una notte soltanto, lo sai.

Domani sarà nuovamente la Francia a reclamarla, a marchiarla, a divorarla.

E allora la stringi a te con furore.

Per stanotte i morsi sul suo corpo sono soltanto i tuoi.

Angolino di Menade Danzante.
Salve!
Anche questo mese ci siamo. Stavolta è stata dura non tanto per i tempi – non che io non stia pubblicando all'ultimo del mese, sia chiaro –, ma proprio per la tematica. Ne sono rimaste poche, una più ardua dell'altra. Alla fine ho optato per “Childhood friends” e più amici d'infanzia di Oscar e André mi sono venuti in mente solo Red e Toby e piuttosto che riaffrontare il trauma di quel film eccomi qui, con questa piccola introspezione di un personaggio che non ho mai trattato e che non è che goda della mia più grande ammirazione. Però ho voluto provarci, ho voluto sporcare la casella del mese di ottobre e alla fine sono anche abbastanza soddisfatta del risultato.
Ringrazio sempre BellaLuna per la ToBeWritingChallenge 2023 che mi permette di esplorare temi e fandom mai affrontati prima.
Ringrazio anche chiunque abbia letto fin qui!
Un bacione e alla prossima!

Menade Danzante