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Autore: lolloshima    31/10/2023    1 recensioni
Questa storia partecipa alla challenge #writober2023 indetta dal gruppo #fanwriter.it
Giorno 31 - prompt Sky: LUNA PIENA
Al mondo esiste una sola cosa che può lasciare Kuroo Tetsurou senza parole. Ha il colore pallido della luna piena, che con la sua luce rischiara la notte più buia e porta sollievo a qualsiasi tormento.
Genere: Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Tsukishima, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Writober2023 - Giorno 31 - Prompt: LUNA PIENA

* * *

Per Kuroo era difficile anche deglutire.

Non riusciva a parlare, e neppure a respirare.

Non sapeva bene dove fosse, e se glielo avessero chiesto, avrebbe avuto qualche difficoltà anche a ricordare il proprio nome.

Non era sicuro di avere la bocca chiusa, in quel momento, anzi probabilmente non lo era, visto che aveva la netta sensazione che un rivolo di saliva gli stesse scivolando da un lato del labbro inferiore.

Davanti ai suoi occhi, a pochi centimetri dal suo viso, si ergevano maestose due semisfere perfette, due rotondità adipose sode, appaiate e separate da un avvallamento dolce ma allo stesso tempo misterioso, perché custode del più prezioso dei tesori.

Il colore pallido le faceva somigliare alla superficie della luna, una luna piena - anzi due! - capace con la sua luce di rischiarare la notte più buia e di portare sollievo a qualsiasi tormento.

E Kuroo ci si voleva tuffare, in quell’atmosfera lunare, in quell’oasi di pace, e crogiolarcisi fino a perdere completamente il senso della realtà.

“E allora ti muovi? Cosa stai aspettando?”

Il rimprovero di Kei aveva fatto sobbalzare le due collinette e Kuroo ne era rimasto troppo incantato per rispondergli.

Tsukki era disteso sul letto a pancia in giù, i pantaloni abbassati sul didietro quel tanto che bastava a mettere all’aria due magnifici glutei, il bacino leggermente sollevato, per farli sporgere il più possibile.

Kuroo era accucciato dietro di lui, gli occhi spalancati su quello spettacolo, incapace di distogliere lo sguardo da quella visione meravigliosa.

Non sentendo risposta, Kei aveva girato la testa all’indietro nella sua direzione, e aveva involontariamente contratto i muscoli laterali delle natiche, creando un altro delizioso movimento nella superficie candida di quelle chiappe celestiali.

“Non posso stare così tutta la sera, vedi di darti una mossa!”

Ma come poteva muoversi? Kuroo non aveva intenzione di fare altro che ammirare ciò che aveva davanti, riempirsi gli occhi di quella visione.

Quelle natiche sporgenti, lisce e invitanti gli ricordavano una pesca matura: l’epidermide lievemente increspata da una leggera pelle d’oca e, sotto, una polpa succosa e profumata.

Non potè resistere e istintivamente avvicinò il naso alla pelle candida. Sapeva di sapone al muschio bianco, la fragranza che usava Tsukki, ma anche di qualcosa di più ancestrale, il profumo del suo corpo, che lo attirava come una calamita. Riconobbe la chimica che si era sprigionata tra di loro fin dal primo incontro.

“Hei, ma che cazzo fai?”

Kuroo tirò fuori la lingua e passò velocemente la punta su una natica.

“Sei impazzito? Non mi sono messo in questa posizione ridicola per farmi assaggiare!”

Kuroo conosceva già il sapore di Kei, ma era straordinario assistere allo spettacolo della reazione della pelle delle sue natiche a quel contatto freddo e inaspettato: il sollevarsi dei bulbi piliferi e il rizzarsi dei minuscoli peletti biondi. Il culo di Tsukki era qualcosa di sublime!

“Senti, idiota, sembra che tu non abbia mai visto un deretano!”

Ne aveva visti, di deretani, delle più svariate forme e dimensioni. Quello di Kei, poi, lo conosceva a memoria. Ma non ricordava di essersi mai preso il giusto tempo per osservarlo così bene, da vicino, senza fretta.

“Ti vuoi muovere? Già non mi va di farlo, almeno leviamoci il pensiero!”

Non c’era nessuna fretta. Kuroo avvicinò ancora le labbra alle semisfere e con gusto affondò i denti nella carne pallida. Era morbida e calda come se l’aspettava. Chiuse gli occhi e inspirò forte con il naso, riempiendosi dell’aroma del suo ragazzo.

Lo scatto di Kei, che si tirò a sedere sul letto, lo risvegliò dallo stato di estasi in cui si era perso, facendolo ritornare in sé.

“Adesso basta, Kuroo! Hai detto che volevi darmi una mano, ma lo sapevo che non era una buona idea. Farò in altro modo, mi arrangio.”

“Ma Kei, il dottore ha detto...”

“Il medico mi solo ha prescritto l’antibiotico...”

“...e io sono andato a prenderlo in farmacia” rispose Kuroo con l’espressione stupita. “Non puoi accusarmi di nulla, io sto solo facendo quello che ha detto il dottore” concluse allungando un sorriso storto.

Kuroo ringraziò mentalmente l’ordine cosmico che aveva fatto decidere a Kei di allenarsi al parco la mattina presto, la perturbazione che aveva provocato un acquazzone improvviso, il virus influenzale che aveva attaccato il suo organismo, il medico che aveva prescritto il medicinale.

“Eppure sono convinto che il dottore abbia parlato di pastiglie. Tetsurou, sei proprio sicuro che…”

Sì, Kuroo doveva ringraziare anche il farmacista, che quella mattina aveva finito la versione in compresse del medicinale.

“Fidati Kei, ti assicuro che sono molto più efficaci le iniezione! E adesso stai un po’ fermo, e lascia che ti faccia questa benedetta puntura!”

 

* * *

ANGOLO AUTRICE

Non potevo lasciare che finisse il Writober2023 senza raccogliere il suggerimento della vulcanica @silvanamarchingiglio e omaggiare come si conviene anche il lato B di Tsukki, dopo aver reso il giusto onore a quello di Kuroo (qui https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4064589&i=1).

Spero vi siano piaciute. Di sicuro a me sono piaciuti i loro fondoschiena ;-P

 

   
 
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