Fumetti/Cartoni americani > He-Man e i dominatori dell'universo
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Autore: Marlena_Libby    14/11/2023    2 recensioni
In preda alla rabbia, Randor e Adam si dicono delle cose che non pensano
Genere: Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Basta, mi rifiuto di credere che tu sia mio figlio!
Randor urlò così forte che lo sentirono in tutto il castello.
Era così arrabbiato che non si era reso conto della cattiveria che aveva detto.
Adam strinse i pugni e disse: - Se è così che la pensate padre, vi libero subito dalla mia fastidiosa presenza. Con permesso.
E uscì dalla sala del trono a testa bassa.

Più tardi Randor stava cercando Adam per scusarsi.
Il principe in quel momento stava aiutando Duncan ad aggiustare alcuni velivoli guasti.
Randor passò di lì, lo vide e fece per chiamarlo, ma quello che sentì lo gelò.
- Sei stato bravo, Adam!
- Grazie, Duncan! Sei sempre così gentile con me! Vorrei che fossi tu mio padre!
Per Randor fu come ricevere un pugno in pieno petto, ma ricordandosi di quello che aveva detto al figlio nella sala del trono, si allontanò per riflettere.
Certo, Adam non era il figlio che si aspettava, ma era stato troppo duro con lui.
Avrebbe dovuto farlo sempre sentire amato, ma era così preoccupato che Adam rimanesse un codardo anche una volta salito al trono, che aveva messo l'orgoglio prima di lui.

Più tardi Randor stava guardando il tramonto.
L'aveva già fatto tante volte, ma quella sera il dolore che provava era così forte che lo fece sentire più piccolo e insignificante di una formica davanti al sole.
A un tratto sentì una voce alle sue spalle: - Padre?
Si voltò e guardò Adam con occhi pieni di tristezza.
- Sai Adam, una volta c'era un giovane molto forte e arrogante. Non era cattivo, ma amava mettersi sempre nei guai.
- Un tipo coraggioso!
- No, aveva solo le idee molto confuse.
- E cos'è successo a quell'uomo, padre?
- Conobbe una donna stupenda che lo rimise sulla retta via ed ebbero un figlio dolcissimo e pieno di qualità.
- Chi è questo ragazzo? Lo conosco?
Randor sorrise con affetto e disse: - Sei tu quel ragazzo, figliolo.
Adam rimase perplesso, poi ripensò a quello che aveva detto quel pomeriggio e capì che suo padre l'aveva sentito.
- Oh padre, mi dispiace così tanto!
- No Adam, sono io che devo chiederti scusa! So di essere troppo duro a volte, ma ti prego di ricordare una cosa: sei il miglior figlio che un padre possa desiderare e, qualunque cosa io possa dire o fare, sarò sempre molto orgoglioso di te per la tua bontà!
Adam pianse commosso e i due si abbracciarono.
   
 
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