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Autore: Tynuccia    15/11/2023    1 recensioni
[Gundam SEED Destiny] L’albino alzo gli occhi al cielo di fronte a quella ovvietà. “Sì, Zala, leggo i giornali”, soffiò.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Athrun Zala, Dearka Elthman, Yzak Joule
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gelosia
 
 
 
Ritto e fiero con le braccia conserte sul petto, il Comandante Joule si limitò ad un cenno del capo a mo' di saluto in direzione dei suoi due migliori amici, sebbene uno di loro non lo vedesse da un sacco di tempo. "Ho scomodato sua signoria", mormorò, tornando a supervisionare il suo team, quando Athrun si fermò vicino a lui. "La situazione, però, me l'ha imposto".
 
Sebbene fosse una battuta sarcastica che gocciolava fiele, l'Ammiraglio non se la prese particolarmente, ma anzi riconobbe una consistente benevolenza nelle parole del rivale, che in altre occasioni avrebbe sbraitato per ore. "Ti trovo bene", rispose quindi, guadagnandosi un'occhiata accondiscendente. 
 
Dearka rise e scosse la testa. "Eh, una meraviglia. Non dorme da giorni, nonostante Shiho lo stia imbottendo di tisane e camomilla".
 
"Fatti i cazzi tuoi", fu l'elegante commento dell'albino. "La visita di un diplomatico terrestre, di sangue reale tra l'altro, non può essere organizzata con leggerezza". Squadrò il soldato di Orb, le labbra tese. "Tu dovresti saperne qualcosa".
 
Athrun si ritrovò ad annuire, dolorosamente cosciente di quanto lavoro ci fosse dietro una sequela di chiacchiere, pranzi e riunioni. "Perché non ti fai aiutare da Kira?", tentò. 
 
Yzak sbuffò e si contenne dall'afferrarlo per il colletto della giacca. "Svegliati! Quel babbeo del tuo migliore amico farebbe più danni che altro!", esclamò, ripensando a quanto più semplice fosse la sua vita in ZAFT prima che il pilota del Freedom facesse il suo ingresso. "E poi fungerà da guardia del corpo di Lacus, meglio se la logistica la gestiamo noi".
 
Con un raro fare conciliante, Dearka annuì per dare man forte al suo migliore amico. "Fidati, in questo caso ha ragione lui. Sarà pure un asso con i Mobile Suit, ma a livello burocratico è un disastro ambulante".
 
Suo malgrado, Athrun sorrise. Cagalli aveva avuto le medesime rimostranze, nel breve periodo in cui Kira aveva prestato servizio a Orb, del resto. "Se avete bisogno di una mano", offrì invece. "Staremo su Aprilius ancora qualche giorno".
 
Sorprendentemente, Yzak sembrò acconsentire a quella proposta. "Volentieri. Sono proprio curioso di vedere se a furia di fare la First Lady hai perso lo smalto".
 
Athrun sospirò, spazientito, e decise di soprassedere, specie se avesse avuto occasione di dimostrare, per l'ennesima volta, di poter gettare in ombra il rivale di sempre. E poi, trascinato dall'infantile entusiasmo del terzo membro del loro gruppo, sapeva che si sarebbe prospettato un pomeriggio interessante. "Come si chiama, l'illustre ospite?".
 
Yzak aggrottò la fronte e sventolò una mano per aria con fare scocciato. “Un nome inutilmente stronzo... comunque è il re delle Hawaii”. 
 
L’Ammiraglio annuì, scambiandosi una rapida occhiata con Dearka, che sembrò ringalluzzito. Sapeva che il loro sodalizio era ridicolo, ma quando si erano sentiti via messaggio gli era sembrata una buona idea. “E per caso hai visto una sua foto?”.
 
L’albino alzo gli occhi al cielo di fronte a quella ovvietà. “Sì, Zala, leggo i giornali”, soffiò. “Anzi”, aggiunse, ed esibì un ghigno pieno di ilarità. “Consiglierei lui ed Elthman come prima e dopo per qualche pubblicità di chirurgia plastica”. 
 
“Mi auguro di essere il dopo, bastardo che non sei altro!”, sbottò Dearka, pestando un piede a terra, senza comunque sovrastare la risata sguaiata del migliore amico, evidentemente divertito dal suo stesso humor. "Beh? Non ti dà fastidio che sia proprio la Hahnenfuss a capo della sua sicurezza?".
 
Quella domanda fece sollevare un sopracciglio al Comandante Joule, che però lo guardò con una certa tranquillità. "Certo che no, il Maggiore era la scelta più indicata", rispose, osservando la sua compagna sul palco dell'auditorium, intenta ad istruire gli altri soldati.
 
"Io e Zala abbiamo passato un pomeriggio drammatico per colpa di quel Mega Fusto, quando è stato in visita su Orb", lo informò Dearka, velenoso. "Ha fatto capitolare perfino Cagalli".
 
"Non è andata così male", intervenne Athrun, difendendo l'onore della sua innamorata, che dai discorsi di quello scriteriato dava l'impressione di aver fatto chissà che cosa. 
 
Yzak inalberò un'espressione scettica e scosse lentamente i fini capelli argentei. "Da che pulpito. Tu, Elthman più che pensare all'apparato riproduttore femminile non fai, mentre tu, Zala, hai uno stuolo di donne ovunque ti giri, manco ce l'avessi d'oro", li rimproverò. "Se per una volta sono state le vostre fidanzate al centro dell'attenzione non dovreste proprio lamentarvi".
 
"Guarda, Joule, che puoi dirlo se sei invidioso", ritorse Dearka, passandogli un braccio attorno alle spalle e strattonandolo, per sommo orrore del suo bersaglio. "Visto che l'unica signorina che ti abbia mai degnato di uno sguardo è Shiho".
 
Paonazzo, l'albino si liberò dalla stretta del suo sottoposto. "S-Sappi che anche io ho altre ammiratrici!", ci tenne a fargli notare, atteggiandosi. 
 
"Tua madre non vale, ciccio", rise Dearka, e anche Athrun dovette dissimulare con uno studiato colpetto di tosse. "Comunque abbiamo l'occasione di vedere se questa tua arroganza è giustificata o meno".
 
Gli altri due si voltarono verso il palco, dove l'ospite aveva appena messo piede, seguito da altri due componenti del suo entourage, altrettanto prestanti. Osservarono come Shiho sobbalzò, per poi afferrare i lembi di una gonna invisibile e piegare appena le gambe. "Ha fatto... una riverenza?", si interrogò Athrun, aggrottando la fronte. 
 
"Che la Hahnenfuss sia stramba è un dato di fatto", disse Dearka, ghignando divertito. "Altrimenti non starebbe con questo qua".
 
"Beh, non indossa una divisa, mica poteva fare il saluto militare", fece notare l'albino, intensamente scocciato per tutte le storie che stavano facendo quei due disgraziati. "Possiamo metterci al lavoro, o pensate di voler sprecare l'intero pomeriggio a guardare quello scimmione?".
 
Il Capitano Elthman incrociò le braccia sul petto,contrito per l'atteggiamento poco collaborativo del suo superiore. "Dicono che sia molto dotato", inventò, giusto per scatenare una minima reazione in lui, ma l'unico che sembrò toccato dalla cosa fu Athrun, che cominciò a tossire.
 
Yzak si strinse nelle spalle. "L'importante è saperlo usare",commentò con tono neutrale, talmente deciso a non dare soddisfazione a quel fanfarone che evitò di sclerare come suo solito di fronte ad una rivelazione tanto stupida. 
 
"Eppure Shiho mi sembra estremamente solerte nel mostrargli la planimetria", notò Athrun, non riuscendo a fermarsi e giudicando la vicinanza con Dearka una pessima influenza. 
 
"Cristo, Zala! Sta solo facendo il suo lavoro, esattamente come avranno fatto il Delegato Athha e la Haww", esclamò l'albino. Avrebbe aggiunto qualche altra cosa, ma un trillo acuto si propagò nell'auditorium, ed il sovrano in visita ad Aprilius si risolse a rispondere al cellulare. 
 
Nonostante fosse dotato di maniere impeccabili ed un tono di voce conciliante, il biondo dovette ricevere una notizia poco rassicurante, perché il suo bel viso si corrucciò e, nella sua lingua natale, cominciò a sbraitare a pieni polmoni. 
 
Athrun e Dearka si scambiarono uno sguardo quasi sconsolato, avendo fallito miseramente nel loro intento puerile, ma il Comandante Joule si aggrappò con veemenza alla poltroncina davanti a lui, paonazzo. "Maggiore venga immediatamente qua!", urlò, all'indirizzo della giovane, che obbedì prontamente, avvicinandosi a loro. Appena fu a portata di braccio, Yzak le calò le mani sulle spalle, pesantemente, e la scrutò accigliato. "Cara, vedi di non farti venire i bollori", ordinò, mortalmente serio. "Anche se sta perdendo la brocca, ricordati che tu sei già impegnata".
 
Shiho, confusa, cercò con gli occhi gli altri due, che però dovettero dissimulare le loro risate, giudicando il Comandante Joule ancora più strambo della sua compagna se l'unico modo per farlo ingelosire era ritrovarsi di fronte ad un bell'uomo arrabbiato
  
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