Entro nella mia stanza sbattendomi la porta dietro, con uno sbuffo seccato.

Cosa diavolo è venuto in mente al dottor Daimonji? 
Una ragazzina, ecco cosa è... cosa potrà mai fare in battaglia, se non mettersi nei guai? Ci mancava solo di dover fare le balie!

Mi infilo nella doccia, sperando che l'acqua calda mi rilassi, ma lo ottengo solo per metà... le pareti del bagno sono bianche e quelle della doccia sono in vetro trasparente, ma non faccio che vedere dappertutto un oceano di verde.
Di verde smeraldo.

Sbuffo ancora, mentre mi infilo l'accappatoio... ma, forse, ho trovato una scappatoia per rispedire quella ragazzina in Italia.
Mi siedo al computer, già acceso, per frugare nelle note personali di... come si chiama? Briz? Che razza di nome... ah già, è il diminutivo di Fabrizia. Beh, vediamo se trovo qualche pezza d'appoggio per escluderla dall'equipaggio, prima che ci metta nei casini fino al collo.

Ecco la sua scheda!
La apro per cercare i suoi dati e gli eventuali appunti presenti, ma la prima cosa che vedo è la sua foto.
Vorrei passare oltre, ma di nuovo quel verde smeraldo mi inchioda... mio malgrado, mi inchioda.

I suoi occhi.
Due smeraldi intrisi di malinconia.
Faccio per passare oltre, ma non ci riesco... non riesco a smettere di domandarmi cosa possa aver massacrato quella ragazza fino al punto da sprofondarla in una simile tristezza.

AL DIAVOLO... ma cosa accidenti vado a pensare?
A maggior ragione, se è così triste ed abbattuta cosa potrà mai combinare di buono? Di certo non tirerà fuori razionalità e spirito combattivo, non ce la farà mai, non ce la può fare!

Richiudo seccamente il portatile, cercando di non pensare alla tristezza che IO mi porto dietro da quando sono morti i miei genitori.
Forse anche lei... NO, BASTA!
Pete Richardson, piantala!

Sì, ok, è una gran bella ragazza, ma qui occorre usare il cervello, non tutt'altro organo, anche se...
Chissà, magari se riesco a portarmela a letto la smetterò con queste assurde elucubrazioni, ipotizzo mentre fisso appunto il letto, ma non faccio in tempo a completare il pensiero che un'ondata di vergogna mi travolge.
Diamine, non sarò un monaco ma di certo non sono un bastardo che usa le donne!

L'ennesimo sbuffo che però, stavolta, assomiglia tanto ad un sospiro.
Di rassegnazione o di impotenza? Non saprei... e poi, rassegnazione o impotenza di fronte a cosa?
Che pericolo potrà mai rappresentare quella ragazza?

Mentre mi infilo nel letto, dopo essermi tolto l'accappatoio, associo la parola pericolo con la parola paura.
Quella ragazza mi fa paura... ma perché?

Ancora un'ondata di verde smeraldo mi riempie la mente, mentre chiudo gli occhi per dormire.
Sento la mia bocca proferire non so che cosa, mentre il sonno mi vince.
Non ricorderò mai cosa ho mormorato, ma qualcosa mi dice che se lo ricorderà il mio cuore.

Buonanotte, amore mio...