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Autore: lmpaoli94    21/11/2023    1 recensioni
Chiara, ragazza bionda solare e piena d’energia.
Lucia, ragazza castana molto riservata.
Sandra, ragazza mora dallo sguardo penetrante
Emanuela, ragazza rossa dai modi sfuggenti.
Quattro giovani donne di 25 anni unite da un amicizia e da un amore per un ragazzo: Gregorio.
La loro relazione viene scandita ogni giorno da passatempi piacevoli, voglia di vivere e di scoprire il mondo.
Ma quando una di loro scompare misteriosamente, la vita di alcuni di loro quattro viene gettata in un vortice di depressione e desolazione che sembra non avere nessuna via d’uscita.
La verità sembra molto lontana da essere scoperta e destini avversi si prenderanno gioco di loro in maniera alquanto irrimediabile…
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gregorio era appena uscito dal suo lavoro dopo una lunga giornata che sembrava interminabile.
Non avendo voglia di ritornare a casa per crogiolarsi sul divano e passare il suo tempo al computer o a guardare un film, raduna le sue quattro amiche del cuore per riunirsi in un bar che frequentavano molto spesso.
Il bar in questione, “La lanterna dorata”, si trova in un vicolo nascosto della loro cittadina di Castiglioncello nascosta agli occhi della gente curiosa.
Un ottimo posto per rilassarsi e parlare delle loro cose senza essere disturbati da nessuno.
< E’ un vero peccato che in questo luogo venga così poca gente > fece Sandra attorcigliandosi i suoi lunghi capelli neri.
< Almeno possiamo rimanere tranquilli tra di noi > replicò Sandra.
< Emanuela, la devi smettere di fumare. Mi stai dando fastidio. >
< Chiara ha ragione, Ema. Da quanto tempo hai iniziato? >
< Sono ormai tanti anni che fumo. Diciamo che l’ho sempre fatto in privato > rispose la rossa con tono accesso e aggressivo.
< E dovevi proprio rivelarcelo oggi? Siamo amici. Gli amici non hanno segreti in comune. >
< Falla finita, Chiara. Ormai non andiamo più alle medie. >
< Che cosa centra, scusa? >
< Finitela di litigare. State diventando ridicole. >
Gregorio era il più pacifico tra quel gruppetto focoso di donne.
Quando iniziavano sempre con il discutere di cose inutili e senza significato, era sempre il primo che cercava sempre di assopire gli animi.
< Tornando a noi, oggi è una bella giornata primaverile. Potremmo fare anche un bagno. >
< Tu sei pazza, Sandra. L’acqua è ghiaccissima. >
< Andiamo, potresti sopportare un po’ di freddo, Chiara… >
< Il freddo lo odio più di qualsiasi altra cosa. preferisco di gran lunga il caldo. >
< Scherzi? Il caldo da' noia a tutti. >
< Ma non a me, ragazze > replicò Sandra < Chi vuole venire con me a fare una passeggiata in riva al mare? >
Visto che nessuno aveva accettato l’idea quasi malsana di Sandra, alla fine fu solo Gregorio ad accompagnarla.
< Ma come? Ci lasciate qui da soli? >
< Venite anche voi, no? >
< Dobbiamo tornare a casa. Siamo molto stanche dopo le lunghe ore di lavoro. >
< Anch’io ho lavorato molto stamattina. Ma questo non vuol dire che io sia stanco. >
< E poi ci lasciate andare a fare una passeggiata da soli? Non è da voi, ragazze. >
< Approfittane allora > rispose Chiara.
< Siete strane. Tutte quante. >
< Comunque non vi preoccupate. Io e Sandra non faremo nulla di male. >
< Questo raccontatecelo dopo… Ci vediamo domani? >
< E dove? Domattina nessuna di noi può. Abbiamo le lezioni di psicologia, ricordate? >
< E’ vero. Purtroppo è ricominciata la settimana. Che palle! >
< Non vi lamentate. È il vostro futuro lavoro. >
< Sì, in fondo hai ragione Gregorio… Però adesso il nostro unico lavoro è studiare e andare alle lezioni. >
< Già, come delle brave universitarie. Sono tanto orgoglioso di voi. >
< LO sai? Parli come nostro padre. >
< In fondo io vi faccio un po’ da padre, no? >
< Preferiamo vederti come nostro amico > rispose Lucia.
< Sì, dopotutto lo preferisco anch’io. >
< Andiamo, Gregorio. Prima che il sole tramonti all’orizzonte. >
< Sì, vengo subito… Allora? Quando ci rivediamo? >
< Questa sera dopo cena? Almeno ci raccontate della vostra passeggiata. >
< Vi ho già detto che non c’è niente da dire > replicò piccato Gregorio.
< Questo lascialo decidere a noi… Ci vediamo a casa di Lucia? >
< Perché proprio a casa mia? >
< Perché hai l’appartamento più grande di tutti. >
< Ma è anche il più lontano > protestò Emanuela.
< Ci vediamo a casa mia, ok? Così guardiamo qualche film insieme. >
< Proposte per il film di stasera? >
< Vediamo lì per lì… A dopo. >
Appena Sandra rimase sola con Gregorio, quest’ultima si vergognava molto di fissarlo con i suoi occhi penetranti e timidi.
< Anche se è freddo, è davvero una bella giornata. Non trovi, Sandra? >
< Sì… bellissima… >
< C’è forse qualcosa che ti preoccupa? >
< No. Perché? >
< Hai lo sguardo assente… Vuoi dirmi qualcosa? >
< Non ti preoccupare. Va tutto bene. >
Ma Gregorio non si lasciava convincere facilmente dalle parole sfuggenti di Sandra.
< Sandra, ti conosco da più di dieci anni come le altre nostre amiche. Credi che non mi accorga quando mi dici una bugia e mi nascondi qualcosa o quando mi dici la verità? >
< Io… Mi spaventa molto il nostro futuro… tutto qui. >
< Che cosa ti spaventa precisamente? >
< Potrebbe accadere che un giorno di questi ci dividiamo e non ci rivediamo mai più… Ed io per prima non potrei mai sopportarlo. >
< Chi ti ha messo in testa questa strana idea? >
< Nessuno. Ma rimanere per tutto il resto della nostra vita a Castiglioncello è quasi impossibile. Non è una grande metropoli come Roma o Londra. Non ci sono sempre tante cose da fare. >
< Potremmo scoprire cose nuove… ma insieme. >
< Del tipo? >
< Magari quando vi laureerete potremmo fare un viaggio tutti insieme. Ve lo pagherei io. >
< Non so se ci possiamo sopportare a vicenda. >
< Perché dici questo? Hai qualche problema con le altre? >
< Ho paura che mi portino via quello che desidero da tanto tempo. >
< E cosa sarebbe? >
< Gregorio, davvero non lo sai? > domandò la ragazza con tono sensuale.
< Sandra, noi siamo solo amici. Abbiamo fatto un giuramento tanti anni fa’. Un giuramento che non può essere sciolto. L’hai dimenticato? >
< Le promesse sono fatte anche per essere infrante, sai? >
< No. Quando do la mia parola, è difficile che io torni indietro… Quindi ti prego, chiudiamo questa conversazione qui. Non vorrei che tu ci rimanessi troppo male. >
< Ormai è troppo tardi… Venire qui con te è stata una pessima idea. >
< Sandra, no… >
Inavvertitamente, le parole di Gregorio avevano fatto piangere la povera Sandra.
< Mi dispiace fissare il tuo sguardo coloro cristallo inondato dalle lacrime. >
< Gregorio… ci tengo molto a te… non sopporterei che qualcuno ti portasse via da me. >
< Nessuno mi porterà via. Stai tranquilla. >
< Né io né te potremmo rimanere per sempre senza una persona speciale nella nostra vita… Lo sai, vero? >
< Non ho bisogno di fidanzarmi. Sto bene così come sono. >
< Ora… Ma dopo? >
< Io non guardo mai al futuro. Guardo solo al presente. >
< Ed è qui che sbagli, Gregorio. Dobbiamo guardare anche dinanzi a noi. >
< Sto talmente bene nel presente e nel passato che non riesco mai a guardare avanti. >
< Perché ami rimanere nel passato? >
< Perché mi rivengono in mente tutti i bei momenti passati insieme a studiare quando eravamo a scuola, per esempio. La nostra amicizia non potrà mai dissolversi… Nemmeno se lo vogliamo. Spero che tu prima o poi lo possa capire > replicò Gregorio baciando in fronte la sua dolce amica.
< Gregorio… >
< Sai cosa mi andrebbe adesso? Un bel panino! Oggi non ho mangiato molto a pranzo e mi sta venendo una gran fame. Mi accompagni a prendere qualcosa? >
< Molto volentieri > rispose Sandra ritrovando il sorriso.
< Ecco. Così mi piace vederti! Bella e sorridente! Andiamo > disse infine il ragazzo prendendola sottobraccio e portarla con sé verso una via che non conosceva dispiaceri ma solo belle intenzioni.

   
 
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