Novembre inoltrato.
Il pomeriggio buio, pungente, umido.
Ora si trovavano sul suo letto, distesi uno a fianco all'altro.
Lei su un fianco.
Le coperte coprivano metà dei loro corpi, l'aria fredda pizzicava i lembi di pelle scoperti.
Lui su un fianco.
La guardava mentre lui si lasciava tenere il viso tra le mani.
I polpastrelli morbidi accarezzavano la guancia ruvida, l'indice disegnava delicatamente la forma delle sue labbra.
Un sospiro.
Quanto esprime un gesto, quasi un riflesso involontario.
Buttare fuori lentamente l'aria in segno di resa.
Quale dolce sconfitta.
Un leggero slancio per baciare quelle labbra che stava assaporando con il tatto.
Come si può spiegare un momento così intenso e semplice?
Si interrogava su cosa fosse.
È intrecciato nelle dimensioni e nel tempo.
Si fonde con il Tutto