Che cos'è il tempo? Un onda che assale, uno spazio che si infrange;
lungo rive di un suono di memoria, antica e fugace scorre lontano.
Libero, inarrestabile nel ripetersi costantemente sempre un pò più in là,
sempre più i profondità, mettendo a nudo le verità,
affogando le menzogne nel baratro che ne consegue ogni volta che si infrange
sulle scogliere di cuori immobili ad aspettare.
Vibra nel suono di una nota, immortale resa tale dal vento che la trasporta;
ė voglioso il tempo, di nuovo, di bello, di eterno, implacabile nei suoi obbiettivi,
senza ritegno alcuno, netto nella lama che taglia a fender il futuro,
mera inutil copia del canto che fu.
Non può dire ma parla, riduce in briciole e pulsa,
veloce nella sua immensa grandezza, cosa sei tempo?
Forse nel ripetersi non c'ė ciò che si può vedere.
Fra le dita un foglio ingiallito, ė reale ma non vitale,
si può vedere e decidere se conservare o rinunciare,
quelle dita che per poco son giudici e signori, ridestano il senno e l'intelligenza.
Un respiro, un palpito, vicino ed impetuoso, con forza irrompe nel silenzio,
ė luce ed ombra nella stessa volatile realtà.
Verso il cielo o verso la terra, nelle profondità dell'essere intero,
fugace e libero, comanda a chi obbedisce, impera nella mente,
ossessione per i molti e consolazione per i pochi.