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Autore: crazy lion    27/11/2023    1 recensioni
Il mio più grande desiderio è quello di diventare mamma. Non so se e quando
questo accadrà, ma nell'attesa, tra speranze, sogni e paure, ho deciso di
dedicare dei versi a quelli che mi auguro saranno i miei figli, perché se
li avrò loro ci sono già e io sono qui, pronta ad aspettarli con le braccia
aperte e il cuore pieno d'amore.
Grazie a JustBigin45 per aver ricontrollato il componimento e spezzato alcuni versi.
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AI BAMBINI CHE SOGNO DI AVERE UN GIORNO
 
Ciao, amori della mamma.
Se fra alcuni anni incontrerò
un ragazzo che mi amerà,
che mi accetterà,
nonostante la mia disabilità
e i pregi e i difetti che ho
e io ricambierò, staremo insieme,
ci sposeremo e poi, spero presto,
una famiglia avremo.
 
Non pensavo di scrivere
questo componimento, finché,
qualche giorno fa, ho ancora
sognato uno di voi.
 
So che, in qualche modo che non conosco,
ma lo percepisco lo stesso,
siete consapevoli del fatto che, da quando
vado al liceo, sogno di tenere
in braccio bambini miei, maschi o femmine,
gemelli o no, in ospedale, o in casa,

o anche di trovarne uno abbandonato
o, ancora, di adottarlo.
 
Nei sogni tutto è possibile,
ma quando mi sveglio e non vi trovo
il dolore che provo è indicibile.
Corro a cercarvi per casa, sembro fuori di testa, una pazza,
però voi non ci siete
e, se prima, mentre sognavo,
avevo il cuore traboccante d'amore,
in quel momento, quando realizzo
che non siete reali, o almeno
non ancora, ci sto così male
che mi sento svuotata
di qualsiasi forza fisica e mentale
e ho il cuore, la testa e l’anima in tempesta.
 
Mi viene da piangere
e le lacrime non riesco a fermare.
Non le asciugo neanche, non ci provo.
Non mi sforzo, tanto non servirebbe.
Sono lacrime di puro dolore
e di cocente disperazione,
perché non so se vi potrò mai
tenere fra le mie braccia.
A volte, sveglia tutta la notte
finisco per restare,
perché a voi continuo a pensare.
 
Fin da piccola sogno di essere mamma,
per questo nelle mie storie
ne parlo così spesso,
poiché mi aiuta a sfogare
l'istinto materno che ho dentro,
a sperare, oh, a sperare così tanto,
di tenere davvero in braccio
il mio primo bambino, un giorno o l'altro.
 
Quando ho parlato di questi sogni con mia madre,
una cosa che, credevo, non sarei mai riuscita a fare,
lei mi ha risposto:
“Non sono reali, non andarli a cercare.
Mettiti tranquilla e stai a letto.
Vedrai che ti sentirai meglio.”
 
E io ci ho provato, davvero.
Eccome, se ho tentato.
Ma tutto questo più forte di me è
e sarà sempre e per sempre.
 
Mi sveglio con un pianto disperato nella testa.
E allora come faccio, come posso stare ad ascoltare
e rimanere calma, ferma e tranquilla
quando un bambino strilla?
 
Sembra chiamarmi e io,
che non sono lucida, lo ammetto,
inizio a cercarlo, e solo una volta in cucina,
di solito, mi rendo conto che nulla di tutto ciò è vero.
 
Mio papà una volta mi ha detto:
“Ci sono tanti modi per essere genitori.”
E quando ho chiesto quali,
mi ha risposto che potrei fare
volontariato, o in un gruppo parrocchiale
o in qualche altro modo.
 
E mi piacerebbe, non dico di no,
ma non sarebbe mai, mai
come avere un bambino tutto mio.
Sarebbero sempre i bambini degli altri, quelli.
 
E, forse, se non riuscissi a separare
il mio amore per i bimbi dal desiderio di maternità,
questa possibile attività, ecco,
potrebbe ritorcersi contro di me
e farmi più male che bene.
Non lo so, non è il momento di prendere decisioni adesso.
O, almeno, non in proposito a tutto questo.
In futuro ci rifletterò.
 
Nelle mie storie, non in tutte, ovvio,
parlo di bimbi e anche di cuccioli, a volte,
da amare, ai quali fare da mamma,
come con le mie prossime fanfiction accadrà,
ma mi chiedo ogni volta:
“Sarà mai abbastanza per farti sentire appagata?
Affinché tu possa sentirti felice?”
E la risposta è una sola: “No!
Un grido che vorrei buttar fuori,
ma che invece resta muto,
così come il mio dolore acuto.
 
No, perché essere genitore in una storia
è solo un'accidenti di finzione.
Meravigliosa, tanto che a volte sembra vera,
ma non lo è, è solo finzione.
Continuo a ripetermi questa parola,
che fa male come se mi accoltellassi alla gola,
però poi cerco di dirmi che,
almeno attraverso le pagine dei miei scritti,
posso permettermi di volare, di vivere, di sognare,
di essere quella che vorrei,
di diventare la persona che desidererei,
di amare creature mie e non.
Di essere una ragazza, o una donna,
umana oppure magica,
e soprattutto una mamma,
adottiva o no, non ha importanza.
 
E, se non dovessi sposarmi,
nonostante la mia cecità,
lotterò per uscire dall’ansia,
dalla depressione e dagli attacchi di panico.
Non so ancora come,
né quanto tempo ci vorrà,
ma almeno ci proverò.
 
Continuerò a provare a diventare
sempre più autonoma, anche e soprattutto per me stessa,
troverò un lavoro, e, soldi permettendo,
farò la fecondazione artificiale.
 
Non so quando, non so come, ma voi
siete là fuori, e, vi assicuro,
già nel più profondo del mio cuore.
Mi state solo aspettando dal Paradiso,
come io aspetto voi qui sulla terra.
Vi sento vicini, anche se siete lontani.
 
Altrimenti quei sogni non esisterebbero,
non potrei toccarvi, coccolarvi, allattarvi,
abbracciarvi, baciarvi, amarvi.
Non riuscirei a sentire il vostro calore,
le manine che stringono il mio dito,
i pianti, i gorgogli, le risate.
I suoni più belli del mondo,
musica per le mie orecchie.
La più dolce di tutte, sicuramente.
Se tutto ciò non accadesse,
non sareste così reali, tanto belli, talmente vivi!
 
Ma le lacrime di disperazione che verso
quando mi dico che non sono pronta,
che l'ansia e la depressione
mi stanno distruggendo la vita,
so che questo pianto non potrà
portarvi di certo da me.
 
Credo in Dio, nella sua benevolenza
e nelle sue infinite bontà e grandezza, ma Lui
non fa miracoli di questo genere,
non accadono cose meravigliose
e impossibili nella realtà
come succede in alcune mie storie fantasy.
 
Però, prego ogni sera
e spero che un giorno ci sarete,
altrimenti la mia sarà solo
una vita vuota e senza significato.
Anni e anni di tempo sprecato.
 
Vi prometto che sarete
i principi e le principesse della mia vita.
Niente e nessuno passerà davanti a voi.
L'amore che proverò sarà più grande
di tutto, del mondo stesso.
Non sentirò mai qualcosa
di così forte e intenso per nessuno.
 
Vi nutrirò, con voi giocherò,
ci divertiremo tantissimo insieme.
Vi cullerò, vi cambierò, vi vestirò,
tante storie e favole vi racconterò
per farvi addormentare, e
per voi inizierò a cantare.
Ho sempre sognato di farlo con un bimbo.
E desidero avervi più di ogni altra cosa.
Più di ogni altra cosa.
 
Crescerete, anche troppo in fretta,
ma vi considererò sempre i miei bambini,
come fa ogni genitore.
E l'adolescenza non sarà un periodo facile,
però, per ora non è importante.
 
Io continuerò ad amarvi
e a dimostrarvelo ogni giorno,
anche quando non ci capiremo,
o discuteremo, o litigheremo.
 
Sarete il centro della mia vita,
l'unica ragione per la quale andrò avanti,
e niente e nessuno, spero, ci separerà mai.
Ma ora non è il momento di pensarci.
 
Io vi aspetterò, voi fate lo stesso.
Un giorno ci incontreremo, spero.
Lo sa solo Dio, questo.
Ho tantissima fiducia in Lui


e mi auguro realizzerà il mio più grande desiderio,
il sogno che vorrei si trasformasse in realtà:
diventare ed essere, sempre e per sempre, la vostra mamma.
   
 
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