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Autore: Lina Lee    07/12/2023    1 recensioni
[Green Creek - T.J. Klune]
[Post Wolfsong; più precisamente nell'anno e mezzo in cui Gordo cerca di non pensare a Mark]
Storia partecipante al Calendario dell'avvento 2023 indetto da Sia e Cora sul forum Ferisce la penna.
L'ennesima volta in cui Gordo tratta male Mark, quest'ultimo fa buon viso a cattivo gioco, e il blu la fa da padrone.
[Mark/Gordo]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prompt giorno 7 Dicembre: Blu


Si era spostato nel portico della casa dei Bennett per fumare in santa pace, aspirando una notevole quantità di fumo, godendosi la nicotina nei polmoni senza che qualcuno gli ricordasse quanto potesse fargli male, e l'aria fredda sul viso, gli occhi socchiusi. Mancava meno di un mese a Natale e lui, Gordo Livingstone, si ritrovava di nuovo a passare le domeniche in quella casa, coi licantropi, ma, si ripeteva, per sua scelta (ci credeva davvero?).
Da quando lui, Joe, Carter e Kelly erano tornati a Green Creek, e dopo la morte di Richard Collins, molte cose erano cambiate: Ox, il suo Ox, era diventato un licantropo (Alpha, compagno di un altro Alpha), i suoi ragazzi erano ormai felicemente integrati nel branco, nonostante per anni lui avesse fatto di tutto per non far sapere loro nulla dei licantropi, Elisabeth sembrava essersi ripresa dalla morte di Thomas e aver ripreso a dipingere... Eppure il blu permeava tutti loro, angosciante sottofondo delle loro vite, promemoria indelebile del fatto che le loro battaglie non fossero ancora terminate.
Mentre rifletteva su tutto ciò, sentì il rumore della zanzariera che veniva aperta alle sue spalle; non aveva bisogno di voltarsi per sapere con certezza chi lo avesse appena raggiunto nel portico.
«Elisabeth mi ha appena detto che ci sarai anche tu per Natale».
La voce di Mark Bennett arrivò dalla sua destra, dove l'uomo si era fermato, poco distante da lui, il viso rivolto verso il bosco, verso il loro territorio
Prova tu a dire di no a Elisabeth! pensò Gordo, e nell'udire la risatina dell'altro comprese come avesse percepito appieno quel pensiero. Lo stregone avrebbe voluto dirgli di smetterla di farsi i cazzi altrui, ma si limitò a sbuffare, gli occhi ormai aperti rivolti davanti a sé.
«Elisabeth sa essere piuttosto insistente e convincente, lo sai bene quanto me.
«Inoltre devo controllare che Ox stia bene e non si metta nei guai, e poi ora che i ragazzi fanno parte del branco voglio essere sicuro che non accada loro nulla di grave».
Lo aveva detto con una certa sicurezza nella voce, perché voleva credere che fosse solo per questi motivi che avesse deciso di passare il giorno di Natale coi Bennett, e non per altri motivi, il principale dei quali il quel momento stava sul portico, poco distante da lui.
Mark si limitò ad annuire a quelle parole, se anche avesse fiutato parte della menzogna non lo diede a vedere in nessun modo.
«In ogni caso volevo approfittare di questo momento per ringraziarti».
Quindi accennare al giorno di Natale era una scusa per attaccare bottone... pensò Gordo, che si limitò a una semplice domanda.
«Per cosa?»
La risposta di Mark fu pronta e sicura.
«Per aver protetto i miei nipoti per tre anni. Non avevo avuto ancora modo di parlarne con te, ma mi sembrava doveroso ringraziarti».
Gordo si irrigidì a quella risposta, voltandosi verso il suo interlocutore e trovando i suoi inconfondibili occhi color del ghiaccio a fissarlo, quegli occhi che conosceva fin troppo bene, quegli occhi che in passato lo avevano fatto impazzire (solo in passato?).
«Non l'ho di certo fatto perché me lo avete chiesto tu o Elisabeth!» rispose brusco lo stregone, allontanando velocemente i ricordi che quegli occhi gli avevano riportato alla mente. Non voleva essere così diretto, né così duro, ma doveva esserlo per proteggersi e non soffrire più come in passato.
Di contro, i lineamenti del viso di Mark si indurirono, e per un'istante l'arancio si sostituì al ghiaccio, ma fu appunto solo un'istante.
«Joe mi ha chiesto di aiutarlo a vendicare la morte di suo padre. È un Alpha e io l'ho seguito, perché so bene come ci si sente quando si desidera la vendetta, ma ti assicuro che non ho fatto nulla di straordinario. Quando hanno avuto bisogno della mia magia, ho lasciato quest'ultima libera di aiutarli, e quando hanno avuto bisogno di un appiglio ho teso loro una mano, sperando che fosse abbastanza».
Non aveva nemmeno finito di rispondere che quel blu che li stava accompagnando si fece più intenso, come se volesse soffocarli da un momento all'altro e, ne era sicuro, anche Mark lo percepiva in maniera così opprimente.
Gordo cercò di mantenere la calma e di non farsi sopraffare, e mentre spegneva la sigaretta in una lattina di birra vuota, con la coda dell'occhio vide Mark annuire silenziosamente, i lineamenti del viso non più irrigiditi, solo amareggiati, ma lui non aggiunse altro. Era di nuovo coi Bennett, li stava aiutando con la sua magia ma non doveva e non poteva mai dimenticare il passato e la sofferenza che proprio i Bennett gli avevano inflitto.
Di contro Mark avrebbe voluto fargli notare come quello che aveva appena detto non fosse vero, come lui avesse fatto molto di più, lo percepiva da Carter, da Kelly e da Joe. Ma non lo fece, perché in quel momento non sarebbe servito a nulla, non sarebbe riuscito a far cambiare idea a Gordo.
«Ho capito, ma ci tenevo comunque a ringraziarti» concluse Mark, e mentre Gordo faceva spallucce a quelle parole, il licantropo gli poggiò una mano sulla spalla, stringendo appena la presa in un gesto che voleva esprimere non solo conforto, ma anche calma, fiducia, sicurezza.
Gordo.Branco.Fratello.Compagno.
Gordo si irrigidì di nuovo a quel contatto e si morse un labbro, mentre l'altro rientrava dentro casa; quel gesto gli aveva fatto desiderare di essere abbracciato da Mark, di essere persino toccato da lui, e questo non andava bene, non doveva essere così.
Licantropi del cazzo!
Gordo cercò di regolarizzare il battito del suo cuore prima di rientrare in casa (anche se temeva che i licantropi avessero percepito i suoi sentimenti nei minuti precedenti) chiedendosi se per loro, per tutti loro, ci sarebbe mai stato in questa vita un momento in cui quel blu così persistente avrebbe finalmente lasciato spazio al verde.
  
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