Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: RBlaine    17/09/2009    4 recensioni
Pubblicato con un giorno di ritardo, ambientato con un giorno di ritardo (è tutto calcolato, non è che me ne ero dimenticata ù.ù) - Sto diventando vecchio, ragazzi, tutto qui. -
Genere: Commedia, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Beh, è la prima fic che scrivo sul bel sensei dai capelli bianchi. Non so da dove è uscita, non so perchè è uscita, non so quando è uscita, non so chi l'ha fatta uscire. E' un groviglio pazzo, però alla fine a me piace. Sarà perchè ci capisco solo io ù.ù
Okay, buona lettura. Ci vediamo in fondo!
* Si spengono le luci. Si alza il sipario. Ecco a voi...*

La Vecchiaia


Kakashi aprì il suo libro preferito, quello che riusciva quando ogni altra cosa falliva.
Cercò di leggere il primo rigo, pur sapendo, con certezza assoluta, che perfino lui avrebbe fallito, quella volta.
Infatti il pensiero che lo asfissiava da quella mattina non tardò a sgusciare tra le parola stampate e a distrarlo.
Un altro anno.
Era già passato un altro anno.
Ma che ti prende, Kakashi? Non hai mai avuto questa reazione il giorno dopo il tuo compleanno.
Già, per lui l'anniversario della sua nascita era un giorno uguale agli altri. Che cosa c'era di diverso, poi? Niente.
Solo un altro anno che passava.
Chiuse il libro e lo posò sul comodino.
Doveva affrontare quel problema, e subito.
Altrimenti non ne sarebbe mai uscito.
Con un sospiro lasciò che i pensieri andassero a ruota libera.
E' vero, era più vecchio di un anno. Quanti ne aveva, già? 31?
Ogni compleanno mi accorcia di un anno la vita.
Si alzò dal letto e si diresse alla finestra, appoggiandosi al davanzale.
Era quello che lo turbava? Avvicinarsi alla morte?
Era già morto una volta, e non era stato poi tanto male.
In realtà, quello che gli dispiaceva davvero era diventare vecchio.
La vecchiaia ti affiacca.
Ti indebolisce.
Le cose che forresti fare risultano più difficili.
Cominci ad essere una leggenda, e nessuno ti prende più sul serio.
Il tuo tempo è passato.
Tutto sommato, avrebbe preferito morire prima.
- Kakashi sensei! -
Lui sospirò.
- Ah, pace finita. -
Quella voce era già di per se inconfondibile. Figurarsi per lui, che era suo maestro da anni.
Si sporse oltre il davanzale per guardare giù, in strada. Naruto lo salutava con la mano, Sakura con un sorriso e Sasuke con un cenno, come sempre. Anche se erano cresciuti, non erano cambiati.
- Kakashi sensei, vieni giù! Abbiamo una sorpresa per te! -
- Veramente starei legg... -
- Leggerai i tuoi porno-libri dopo! E visto che adesso non puoi arrivare in ritardo, non cercare scuse e scendi! -
- A quanto pare non ho scelta. -
- No, non ce l'hai! - Naruto gli dedicò il suo sorriso più smagliante.
- Eh, va beh. Daccordo, arrivo. -
Si ritirò dalla finestra e si mise il giubbotto verde. Anche se faceva parte della divisa da chunin, aveva sempre continuato ad indossarlo, da quando era morto Obito. Non sapeva bene perchè.
Prese anche un paio di kunai per sicurezza. Con quei tre di mezzo, poteva succedere di tutto.
Pensò di usare le scale, ma la finestra era decisamente più veloce.
Prima di uscire prese il libro e lo infilò nel tascapane. Nel caso non avesse avuto niete da fare.
Ma con Naruto nei paraggi, lo dubitava seriamente.

- Volevamo farci perdonare per non essere venuti alla festa organizzata da Gai sensei, ieri, ma eravamo in missione. In realtà, l'idea di farti una sopresa è stata di Naruto, Kakashi-sensei. Perciò il posto non poteva essere altro che questo - spiegò Sakura, sospesa tra il divertito e l'irritato.
Erano seduti dietro il bancone dell'Ichiraku, in attesa delle loro ciotole di ramen. Naruto, seduto in mezzo a Sakura e Sasuke, guardava adorante il suo cibo preferito che lentamente prendeva forma.
- Ci manca la bava, dobe. -
- Ahhh, teme, 'sta zitto! Immagino che da Orochima tu non abbia mangiato molto bene, eh? E figuriamoci dopo, pff -
Sasuke alzò un sopracciglio. - Orochima? -
Sakura scosse il capo e si voltò verso Kakashi, mentre i due ragazzi cominciavano a battibeccare.
- Tutti giorni è così. - sospirò, abbozzando un sorriso. - Ogni cinque minuti. -
- Immagino che non ti dispiaccia. -
Sakura gettò un sguardo tenero ai due ragazzi. - In effetti, no -
- Sei ancora arrabbiata? -
- Con Sasuke? - Lei si morse i labbro. Per quasi tre mesi dopo il suo ritorno non gli aveva praticamente parlato. Era dura da digerire ciò che aveva fatto a lei e Naruto.
- Diciamo che gli ho concesso il beneficio del dubbio. Anche perchè non volevo essere causa dell'espressione abbacchiata sul viso di Naruto -
- Uscite già insieme? -
- Co-Come? - bofonchiò Sakura, arrossendo.
- Sakura, ormai vi conosco bene. E che piaci a Naruto non è un mistero per nessuno, credo -
- Io... non lo so. - Per fortuna quei due dietro facevano un casino del diavolo. - Il ritorno di Sasuke ha complicato tutto. - aggiunse, abbassando il tono.
- Ti piace ancora? - domandò Kakashi, sorpreso. Pensava che l'infatuazione per Sasuke le fosse passata. Si era sbagliato? Jiraya non ne sarebbe stato affatto contento, se lo avesse saputo. Capire i pensieri delle donne non era mai stato un grosso problema, per loro.
- Non... non credo. E' tutto così confuso. E anche Naruto... Anche lui non sa cosa provare. -
Kakashi si voltò verso i due ragazzi. Un tempo aveva sospettato che ci fosse qualcosa di più fra loro della semplice amicizia, ma Naruto sembrava così innamorato di Sakura che aveva accantonato l'idea.
Si era sbagliato anche su questo? Aveva proprio fatto fiasco.
E a quel tempo era ancora giovane...
Lo sono anche ora. Trentun' anni non sono molti.
Davvero? Fra nove anni ne avrai quaranta. Fra diciannove cinquanta. Anche diciannove anni non sono molti, in confronto a trentuno.
Questo è delirante. E oggi non ho bevuto sakè.
- Kakashi-sensei, lo vuoi il regalo o no? -
Si riscosse. Naruto gli stava agitando un pacchetto davanti al naso.
- Grazie - Lo prese prima che il ragazzo potesse sbatterglielo in faccia.
Se lo posò sulle ginocchia e lo osservò.
Anche altre tre persone, in un' altra occasione, gli avevano fatto dei regali.
Quanti anni erano passati...
Tolse la carta e si ritrovò a guardare una foto, delimitata una cornice di legno chiaro.
L'immagine aveva catturato tre ragazzi, uno accanto all'altro. Quello a sinistra, impassibile, era vestito con una casacca bianca e un paio di pantaloni neri. Quello a destra, che esibiva un sorriso abbagliante, aveva una tuta nera e arancione. La ragazza, in mezzo ai due ragazzi e spostata leggermente in avanti, faceva l'occhiolino alla fotocamera.
Era firmata da un "Ti vogliamo bene, Kakashi-sensei. Sakura,Naruto&Sasuke" scritto con il pennarello rosso.
Kakashi la fissò per alcuni instanti, poi alzò lo sguardo sui ragazzi.
Tutti e tre lo guardavano con aspettativa. Perfino Sasuke sembrava vagamente interessato.
Dopo qualche istante di silenzio, Naruto sbuffò - Allora, ti piace? - domandò, impaziente.
Kakashi, finalmente, sorrise. Che ragazzi incredibili. - Credo che se fossi Gai scoppierei a piangere. -
Mentre Sakura buttava fuori l'aria, sollevata, e Naruto si esibiva in un urlo di vittoria, Sasuke lo fissò negli occhi e gli fece la domanda che Kakashi aspettava da quando l'avevano chiamato.
- Che cos'hai, sensei? -
L'aveva detto con tono secco.
Kakashi sospirò. Sapeva che non avrebbe potuto ingannarli a lungo, ma sperava che ci mettessero di più.
Tentò comunque. - Nulla. -
Sasuke lo fissò in silenzio. Naruto spostò lo sguardo confuso su di lui, mentre Sakura osservava attentamente il sensei.
- Cosa stai dicendo, teme? -
- Usuratonkachi, se non te ne accorgi non è colpa mia. -
- Accorgemi di cosa?! -
Sasuke indicò con un cenno del capo Kakashi.
Naruto si voltò verso di lui. Lo fissò così intensamente che a Kakashi venne da ridere.
- Ha ragione il teme - mormorò Naruto, senza staccare gli occhi da lui. - Cos'è quell'ombra in fondo ai tuoi occhi, Kakashi-sensei? -
In quel momento arrivarono i piatti di ramen. Kakashi sperò che il profumo del cibo avrebbe distratto Naruto, ma questi non era più un bambino. Ignorò completamente il ramen, aspettando una sua risposta.
Kakashi si sottrasse allo sguardo dei suoi allievi.
Afferrò le bacchette, immergendole nella ciotola. Che cosa poteva dire? Che aveva paura di diventare vecchio?
No, non era paura. Era più un costante fastidio che assillava la sua mente.
Che tristezza, farsi abbattere da una cosa del genere.
- Sto diventando vecchio, ragazzi. Tutto qua. - Prese un filo di pesce tra le bacchette e lo mangiò.
- Che cosa? - La voce di Naruto era sbalordita. - Vecchio? A trentun'anni? Sensei, che cosa hai bevuto ieri sera? -
- Ho detto che lo sto diventando, non che lo sono già -
- Quando uno fa questi discorsi, vuol dire che crede già di esserlo. -
Kakashi masticò lentamente il boccone. Sul serio? Lui credeva di essere già vecchio? Forse si.
- Mi sento un po' stanco, in effetti. Non è così che si sentono i vecchi? -
- Non credo. - Sakura scosse la testa. - Credo che i vecchi, coloro che sono davvero vecchi nel corpo, nell'animo siano giovani. L'energia che covano all'interno è la nostra stessa energia, però è più difficile tirarla fuori. Basta guardare la vecchia Choi, quella donna aveva una forza portentosa. Non è su di lei che Suna ha fatto affidamento? - Alzò gli occhi verso Kakashi. - In pratica, sensei, - disse sorridendo - tu ti senti vecchio, ma sei ancora giovane. -
Kakashi finì il suo ramen, rassegnato. Ma guarda te che personaggi gli erano capitati. Tutti che riuscivano a scavare nel suo animo, tutti che riuscivano a colpirlo nel profondo con i loro discorsi strampalati.
Va beh, pazienza. Si satebbe lasciato colpire.
- Non puoi conoscere i futuro, quindi è inutile preoccuparsi. - disse Sasuke, con il capo chinato è un sorriso ironico sul volto. - Fra l'altro, un tipo come te, non so nemmeno se ci arriva, alla vecchiaia. -
- Sasuke! - lo sgridò Sakura, inorridita.
Kakashi fece spallucce. - Non sarebbe così male -
- Okay, adesso basta con questi discorsi - disse Sakura, decisa. - Sensei, tu non sei vecchio, non ti stai infiacchendo, e non ti suiciderai per evitare la vecchiaia. Sasuke, se gli metti altre idee del genere in testa ti strozzo con le mie mani -
- Non voglio suicidarmi, Sakura, non preoccuparti. - disse Kakashi, con un sorriso.
- Mai. -
Kakashi sospirò. - Calmati, Sakura, sul serio -
- D'accordo. Ma da ora in poi starò attenta alle tue mosse in battaglia. Non si sa mai. -
Kakashi si passò uno sguardo sul viso. Ma guarda cos'aveva combinato.
- Sakura, piantala, sei assurda. -
- TU 'STA ZITTO, TEME! -
- Ehh? Teme? Da quand'è che lo chiami teme? -
- A forza di sentire te, dobe, tutti lo farebbero -
- Sei solo invidioso perchè non ha ancora cominciato a chiamarmi usuratonkachi. -
- E' sottointeso. -
- Basta! -
- Sakura-chan, perchè finisce sempre che i pugni me li becco io? -
Kakashi li guardò rassegnato. Non erano cambiati affatto.
Ripensò a ciò che aveva detto Sasuke. "Non so nemmeno se ci arriva, alla vecchiaia."
Lo pensava davvero, che non serebbe stato male.
Ma suicidarsi, che esagerazione. Non sarebbe stato lui a forzare le cose. Come andava, andava. Punto e basta.
- E poi, Kakashi sensei - disse Naruto, massaggiandosi la testa. - Anch'io sto diventando vecchio. Anche Sakura. Anche Sasuke. Tutti cominciamo a morire quando veniamo al mondo. Ma deprimersi per una cosa del genere... Non me lo sarei mai aspettato da te, Kakashi sensei -
- Io si. Lui è un tipo nostalgico. Mi chiedevo quando avrebbe cominciato a fare questo tipo di ragionamento. -
- Che bugiardo. -
- Adesso chi è l'invidioso? -
- HO DETTO BASTA! -
 - Ahi, Sakura-chan! -
- Ahi, Sakura! Ma che fai? -
- Eh? Hai colpito anche il teme? Non ci credo! -
- Finiscila, dobe. -
- NE VOLETE UN ALTRO? -
- No, no, Sakura-chan. La smettiamo. -
Lui è un tipo nostalgico... Accipicchia, Sasuke ci azzeccava proprio bene.
Kakashi si alzò. - Avevo promesso a Gai che ci saremmo incontrati per una delle sue sfide. La salterei volentieri, ma temo che non mi lascerebbe più in pace. Perciò... - Fece per tirare fuori il portafoglio, ma Sakura lo fermò. - Era un regalo, Kakashi sensei. Non ti preoccupare. -
- Oh, beh, in questo caso... Grazie. - Prese la foto e uscì dal bar, con Naruto che sventolava la mano in segno di saluto.
- E non si deprima più, Kakashi sensei! - gli urlò dietro, mentre si allontanava. - Non risolverà niente! -
Kakashi sorrise. Quel ragazzino aveva ragione. Basta pensare alla vecchiaia. Fra l'altro, andando incontro a Gai, certi pensieri era meglio accantonarli.
Certo che erano proprio l'opposto. L'impeto della giovinezza contro gli acciacchi della vecchiaia.
Che mondo assurdo.
Estrasse il libro dal tascapane.
Quel libro sarebbe riuscito sicuramente a distrarlo, anche se prima aveva fallito. Non sbagliava mai due volte.
S'immerse nella lettura e si fece guidare dall'istinto per trovare la strada, come sempre.
Lentamente, il mondo attorno a lui si offuscò, mentre quello dei protagonisti prendeva il sopravvento.
Era bello sapere che, anche dopo trentun'anni, certe cose non cambiavano.


The Mendekouze (per voi xD)
Beh, niente da dire. Fa schifo e lo so - anche se a me continua a piacere - Ne sono consapevole.
Però, per esserne ancora più consapevole... vorrei sentirlo da voi.
Quello che sto cercando di dire è... Me lo lasciate un commentino? ç.ç
Grazie ^^
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: RBlaine