08/12/2023
1 recensioniA Marti, perché in un mondo di Lucius, ti meriti Xenophilius Lovegood. Buon compleanno!
Alta infedeltà
«Come fai a vivere con te stesso, Lucius? Non sai neanche assicurarti la lealtà di tua moglie» parole sussurrate da una bocca di serpente, da un mostro che insedia casa tua e che tu ascolti più di quanto fai con la tua stessa moglie, il tuo stesso figlio. Ti porge una lettera scritta il 29 aprile, firmata Xenophilius Lovegood. È forte lo schiaffo che ti tira con una semplice insinuazione – è l’umiliazione, che ti colpisce, non il dolore, non l’amore.
You know there's many different ways that you can kill the one you love
The slowest way is never loving them enough
The slowest way is never loving them enough
Mi sono innamorata di lui perché è tutto quello che tu non sei: è la realtà con cui sono dovuta scendere a patti, guardandomi allo specchio.
Mi sono innamorata di lui perché aveva le mani sempre sporche di terra, nessun anello di famiglia incastonato tra le dita, nessun gingillo incastrato tra i lunghi capelli biondi – solo Gorgosprizzi.
Mi sono innamorata di lui perché faceva ridere mio figlio, quando era ancora piccolo e domandava un sacco di perché. («Mamma, perché non posso dire a papà che ogni mercoledì giochiamo con zio Xeno e Luna?». «Perché a volte è bello avere delle cose tutte per noi, amore mio, non trovi?».)
Mi sono innamorata di lui perché mi regalava poesie ricche di stramberie, e non collane maledette. Mi sono innamorata di lui perché era in grado di, di – di commettere errori solo per proteggere sua figlia, di sorridere durante una giornata di pioggia, di toccarmi con una delicatezza che non ti è mai appartenuta.
Mi sono innamorata perché mi ha riportata in vita, mentre tu sei riuscito a uccidermi senza neanche lanciarmi un Avada Kedavra.
Mi sono innamorata di lui perché aveva le mani sempre sporche di terra, nessun anello di famiglia incastonato tra le dita, nessun gingillo incastrato tra i lunghi capelli biondi – solo Gorgosprizzi.
Mi sono innamorata di lui perché faceva ridere mio figlio, quando era ancora piccolo e domandava un sacco di perché. («Mamma, perché non posso dire a papà che ogni mercoledì giochiamo con zio Xeno e Luna?». «Perché a volte è bello avere delle cose tutte per noi, amore mio, non trovi?».)
Mi sono innamorata di lui perché mi regalava poesie ricche di stramberie, e non collane maledette. Mi sono innamorata di lui perché era in grado di, di – di commettere errori solo per proteggere sua figlia, di sorridere durante una giornata di pioggia, di toccarmi con una delicatezza che non ti è mai appartenuta.
Mi sono innamorata perché mi ha riportata in vita, mentre tu sei riuscito a uccidermi senza neanche lanciarmi un Avada Kedavra.
Do you really want to know where I was April 29th?
Do I really have to tell you how he brought me back to life?
Do I really have to tell you how he brought me back to life?
«Mio signore…» parole sussurrate da una bocca secca, priva di emozioni. Supplichi per la tua vita perché è tutto ciò che è rimasto: non una moglie da poter abbracciare, non un figlio di cui poterti fidare. È forte lo schiaffo che mi tiri con una semplice supplica – è l’apatia che mi colpisce, non il dolore, non l’amore.
Nota dell'autrice:
Questa storia è stata scritta in onore del compleanno di LadyPalma. La coppia è nata dalla sua mente e se volete leggere delle storie a riguardo sbirciate sul suo profilo.
Questa è anche la quarta song-fic per la challenge che ho in piedi proprio con LadyPalma, di scrivere una song-fic basata su una canzone di Taylor Swift al mese prima del fatidico concerto a luglio. Purtroppo, ho saltato il mese di novembre, quindi ci saranno due storie a dicembre.