066. A nuota con B
Torre di Carta
Kaito non sapeva spiegarsi come mai avesse deciso di seguire Ryoga, quella sera.
Forse perché trovava affascinante l'idea del mare di notte o forse, più semplicemente, perché dentro di sé nutriva il desiderio di nuotare insieme a Ryoga almeno una volta nella vita.
Ryoga che, quando diventava una cosa sola con l'acqua salata, si trasformava in una creatura completamente diversa, perfetta e inarrivabile.
(Come uno squalo abituato all'oscurità, invincibile e sinuoso).
«Sei silenzioso» disse Ryoga avvicinandosi a lui.
Kaito lo attirò a sé, cercando i suoi occhi nel mare notturno.
«E tu parli troppo» rispose, prima di baciarlo.
Le labbra salate di Ryoga avevano il sapore di un abisso inesplorato.
Torre di Carta
Kaito non sapeva spiegarsi come mai avesse deciso di seguire Ryoga, quella sera.
Forse perché trovava affascinante l'idea del mare di notte o forse, più semplicemente, perché dentro di sé nutriva il desiderio di nuotare insieme a Ryoga almeno una volta nella vita.
Ryoga che, quando diventava una cosa sola con l'acqua salata, si trasformava in una creatura completamente diversa, perfetta e inarrivabile.
(Come uno squalo abituato all'oscurità, invincibile e sinuoso).
«Sei silenzioso» disse Ryoga avvicinandosi a lui.
Kaito lo attirò a sé, cercando i suoi occhi nel mare notturno.
«E tu parli troppo» rispose, prima di baciarlo.
Le labbra salate di Ryoga avevano il sapore di un abisso inesplorato.