«Papà noi stiamo andando. Sicuro di non voler venire?»
Vegeta scosse appena la testa, non interrompendo neanche per un attimo la sequenza di allenamento. Non aveva ben capito dove Bulma aveva detto che lei e Trunks sarebbero andati quel pomeriggio, ma era certo di non volervi in alcun modo prendere parte.
«Ma ci sarà la giostra!» continuò il bambino imperterrito, saltellandogli attorno.
La gravità era decisamente troppo leggera, doveva ricordarsi di aumentarla di almeno una volta e mezzo, appena uscito Trunks.
«E il sidro caldo con il miele» lagnò ancora, nonostante il padre non desse segni di starlo nemmeno ad ascoltare.
«E le mele caramellate!» continuò, sbattendo i piedi e guardandolo con la stessa espressione che aveva Bulma quando provava a dirle che no, lui a quella farsa di cena di “Natale” che voleva organizzare non aveva nessuna intenzione di metterci piede. Certo, era anche vero che poi Bulma aveva altri mezzi di ricatto…
«Trunks, andiamo. Lascia stare tuo padre, sono certa che Goku e Yamcha saranno più che felici di accompagnarti sulle montagne russe»..
La voce metallica di Bulma dall’interfono era soave e leggiadra come al solito. Nessuna traccia di rimprovero o di biasimo. Perché quella dannata terrestre sapeva benissimo che non sarebbe servito a nulla.
Lui era un guerriero, il principe dei Saiyan, la sua vita era fatta di allenamento, non di certo di qualcosa chiamato mercatini di Natale. Che poi ancora non avesse ben chiaro proprio cosa fosse questa stupida tradizione terrestre del Natale era del tutto irrilevante. L’unica cosa che aveva capito e che apprezzava era che si mangiava più del solito senza che nessuno iniziasse a sbuffare.
«Stasera ti mostro una nuova presa» concesse alla nuca del figlio, che si allontanava trascinando i piedi. «Sempre che tua madre si decida a farti tornare ad un orario decente».
La voce metallica non aveva detto niente, ma Vegeta sapeva benissimo che stava ridacchiando soddisfatta.
«Non ti facevo tipo da queste cose!»
Vegeta non rispose, limitandosi a strappare metà mela con un morso. Decisamente quel posto era peggio di qualsiasi guerra avesse mai combattuto, pieno di terrestri inutilmente e inspiegabilmente allegri, di luci colorate e cianfrusaglie in vendita.
Ma i dolci erano davvero buoni, e forse avrebbe convinto Kakaroth ad allenarsi un po’ sulla pista sul ghiaccio… era davvero quello che ci voleva per rompere quella bolgia insulsa di luci e suoni.
E poi lo doveva ammettere… Bulma con il vestitino rosso bordato di pelliccia bianca e le calze bianche e rosse valeva bene un pomeriggio noioso.
Anche se quel sorrisetto soddisfatto non se lo sarebbe tolta tanto facilmente.
Probabilmente questa storia non ha molto senso, ma ero in pausa pranzo e avevo voglia di scrivere qualcosa di dolce e un po’ ironico su Bulma e Vegeta a tema Natale… quindi eccoci qui!
Questa storia partecipa “al Calendario dell'avvento 2023 indetto da Sia e Cora sul forum Ferisce la penna".
Il prompt di oggi : Mercatini di Natale.