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Autore: Marlena_Libby    24/12/2023    2 recensioni
Jessica entra nella centrale tutta trafelata, dicendo che Corky è scappato. Per fortuna il gruppo riesce a trovarlo, ma quando Jack scopre il motivo della sua fuga rimane senza parole...
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando Jack sentì bussare d'improvviso alla porta, non si sarebbe mai immaginato di trovare sulla soglia Jessica bagnata fradicia dalla testa ai piedi e con gli occhi pieni di terrore.
Era sconvolta.
Sembrava che si fosse appena trovata davanti nientemeno che l'intero esercito di Malefix al completo, ma la realtà era assai più grave di quanto si potesse anche solo immaginare.
- Jack, non sapevo più a chi rivolgermi, è successa una cosa terribile!
- Jessica, calmati e raccontami tutto! - disse lui cercando di confortarla.
- Avete visto Corky? - chiese lei con voce rotta dal pianto. - È venuto qui? Per l'amor del cielo Jack, dimmi che è qui... Ti supplico!
Jack sbarrò gli occhi.
Non poteva certo mentire a Jessica ma, se lei era così disperata, certo doveva trattarsi di qualcosa di molto grave. La poverina gli serrò le mani sul bavero della giacca, ma era così stravolta che Jack fece appena in tempo a sorreggerla prima che svenisse.
Come l'ebbe adagiata sul divano, in quel momento sopraggiunsero anche Eddie e Grunt domandando che cosa stesse succedendo.
Jack scosse la testa gravemente, versando dell'acqua in un bicchiere e aiutando Jessica a bere piccoli sorsi.
Non appena lei si fu sufficientemente ripresa, Jack mise a parte gli amici della scomparsa del piccolo Corky e del fatto che bisognava assolutamente trovarlo.
- Cerchiamo di riflettere: dove potrebbe andare a nascondersi un ragazzino dell'età di Corky nel cuore della notte?
- Beh, di certo non a scuola - osservò Eddie.
- Eddie, ti sembra il momento?
- Ehi, stavo solo scartando le ipotesi...
- Hai qualche idea, Jessica?
- No, e non riesco neanche più a pensare dove possa essere - singhiozzò lei debolmente. - L'ho cercato nel parco, ai giardini pubblici, e in ogni angolo del quartiere; mio fratello sta mobilitando al telefono la polizia e i vicini, e io sono corsa qui nella speranza che fosse venuto a nascondersi da voi come fa di solito ma...
- Ma questa volta non lo ha fatto - concluse Jack gravemente.
Jessica scoppiò in lacrime.
Grunt trasse fuori dallo zaino un thermos con dentro del buon tè bollente e delle tazze, così che tutti potessero berne un po', quando ad un tratto a Eddie venne un'illuminazione.
- Ehi, e se gli fosse venuto in mente di andare a nascondersi proprio in quel vecchio cantiere abbandonato sulla ventottesima?
- Eddie, quel posto è stato dichiarato inagibile anni fa!
- Appunto, se Corky non vuole farsi trovare, è il posto più logico!
Tutti sgranarono gli occhi, preoccupati.
Se Eddie aveva ragione, Corky stava correndo un terribile pericolo e non bisognava perdere neanche un secondo.
- Presto, tutti alla Fanta-Buggy! - gridò Jack.

Ignorando come al solito le proteste e i mugugni della vettura, il gruppetto si lanciò in una corsa disperata nella notte, sfidando ogni genere di intemperie.
Jessica pregava con tutto il cuore che giungessero in tempo.
Jack continuava a ripeterle di non temere, che lo avrebbero certamente trovato e che in un modo o nell'altro lo avrebbero riportato a casa sano e salvo. Ma lei continuava a scuotere il capo pensierosa, come se un altro grave pensiero le stesse pesando sul cuore assieme all'ansia e alla preoccupazione per il ragazzo. Tuttavia, prima che Jack potesse chiederle qualcosa, improvvisamente sentirono chiare invocazioni di aiuto attraverso il temporale.
- Aiuto, aiutatemi!!!
Era la voce di Corky.
Grunt virò di scatto il volante, tanto che Fanta-Buggy si lamentò per l'improvviso torcicollo, ma in men che non si dica si ritrovarono a sorvolare a bassa quota le travi sconnesse e le impalcature pericolanti del vecchio cantiere abbandonato.
Qui riuscirono a scorgere il ragazzino che, fortunosamente aggrappato ad uno dei piloni di sostegno, rischiava di cadere da un momento all'altro da un'altezza a dir poco vertiginosa.
- Grunt, passami la Spettro-Corda, presto!
Grunt gliela diede, Jack sparò il robusto cavo tra la Fanta-Buggy e il punto dove Corky era aggrappato. Dopodiché si incamminò intrepido, proprio come un equilibrista da circo, per raggiungere l'estremità del pilone senza rischiare di sfracellarsi con la vettura.
- Non preoccuparti Corky, sono qui, vengo a prenderti, tieni duro!
- Non ce la faccio, sto scivolando...
- Oh mio Dio, NO!!! - gridò Jessica.
La mano di Corky perse la presa e lui scivolò nel vuoto.
Ma un attimo Jack afferrò al volo il polso del ragazzino e lo sollevò accanto a sé al sicuro.
Corky pianse calde lacrime di gratitudine, vergognandosi profondamente.
Jack era troppo felice che fosse salvo per pensare anche solo di sgridarlo ma, osservando meglio, si accorse del foglio di carta che sporgeva quasi completamente fuori dallo zaino del ragazzo.
Più tardi, mentre Corky dormiva tranquillo nel quartier generale degli Acchiappafantasmi, Jessica non mancò di ringraziare mille e mille volte Jack e gli altri.
Tuttavia Jack aveva la fronte aggrottata e, sebbene fosse contento che la faccenda fosse finita bene, il foglio che stringeva in mano conteneva una verità a dir poco sconvolgente che senza dubbio stava alla base di tutto quello che era successo.
- Jessica, Eddie e Grunt sono andati a dormire, te la senti di parlare un po' adesso?
Lei riconobbe il foglio che Jack stringeva in mano e, quasi senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi, indovinò ciò che l'altro intendeva chiederle prima ancora che formulasse la domanda
- È il certificato di nascita di Corky. Avevo detto a mio fratello di tenerlo da parte, per quando Corky avesse raggiunto la maggiore età, ma per sbaglio è finito in mezzo ad altre carte e...
- E Corky ha scoperto la verità nel peggiore dei modi, giusto?
- Giusto - ammise Jessica gravemente.
- Certo, non dev'essere stato facile per lui accettare di colpo che quella che credeva sua zia, in realtà è sua madre!
Gli occhi di Jessica erano pieni di lacrime.
Voleva piangere ma non ci riusciva, quasi si vergognava persino di respirare, era una sensazione terribile che il peso di un simile segreto venisse a galla così all'improvviso con tutte le sue conseguenze.
- Ero... molto giovane. Non mi sentivo pronta per una cosa così importante, soprattutto quando realizzai che sarei rimasta sola a prendermi cura di mio figlio... Quando Ben seppe che ero incinta, scomparve semplicemente dalla mia vita senza dire nemmeno una parola!
- I tuoi genitori cosa dissero?
- Mio padre smise di rivolgermi la parola, mentre mia madre cercò in tutti i modi di convincermi ad abortire - la voce di Jessica era rotta dal peso opprimente di quei brutti ricordi. - Mi restò vicino soltanto mio fratello, prima e dopo di mettere al mondo Corky, e quello fu il momento in cui dovetti prendere la decisione più difficile!
- Posso immaginare...
- No Jack, tu non capisci: ero sola con un figlio, senza una casa e senza un lavoro, non avevo le possibilità neppure per mantenere me stessa e non sapevo neanche da che parte cominciare a fare la madre!
- Non intendevo giudicarti, Jessica!
- In quel momento, tra la disperazione e lo sconforto, amici e parenti continuavano a ripetere che avrei dovuto firmare le carte per dare mio figlio in adozione... Il mio bambino, capisci?!
- E tuo fratello si offrì di prendersene cura al posto tuo!
- Lui è stato meraviglioso - proseguì Jessica. - Da solo è riuscito a fare tutto quello che invece non sono stata in grado di fare io: ha dato a mio figlio una casa, una famiglia e una educazione... Mentre io, cercando di rimettere insieme i pezzi della mia vita, ho finito di conseguire gli studi e sono diventata una giornalista!
- Una carriera di tutto rispetto - osservò Jack.
- Ma a prezzo di tutto il resto! - sottolineò lei. - Se solo sapessi quanta vergogna ho provato, e quanta ne provo ancora...
- Ma non ne hai motivo, tu hai cercato sempre e comunque di fare tutto il bene possibile per tuo figlio!
- E oggi ho rischiato di perderlo! Jack, che razza di madre si comporterebbe così?!
- Una migliore di tante altre - esclamò Jack sincero.
- Sei molto buono a pensarlo, ma ho paura che Corky la pensi diversamente...
- È solo confuso: ha appena scoperto la verità, è normale che gli ci voglia del tempo per comprendere... Ma questo non significa che non possa capire chi gli voglia bene, non è certo uno stupido!
- Oh Jack, per anni ho continuato a pensare a come dire la verità a mio figlio, e ora mi vergogno persino a guardarlo negli occhi per paura del suo disprezzo!
- Non pensarlo neanche! - sbottò Jack severo. - Corky è tuo figlio, sangue del tuo sangue, e ha molti motivi per essere più che orgoglioso di sua madre!
- Ma se non sa neanche chi è il suo vero padre! Agli occhi di chiunque, ancora oggi, sono una donna che ha avuto un figlio senza neppure essere sposata! Che cosa dovrebbe pensare un ragazzino di tutto questo?
- Aspetta, stai dicendo che tu provi vergogna perché il padre di tuo figlio non ha avuto il coraggio di assumersi le sue responsabilità?
- Se Corky mi chiedesse chi è il suo vero padre, io cosa potrei rispondere?
Jack si avvicinò a Jessica e la guardò dritto negli occhi.
La cinse amorevolmente per le spalle e disse: - Potresti dirgli, per esempio, che suo padre è un uomo che gli vuole bene... E che ama sua madre sinceramente e profondamente!
Jessica sgranò gli occhi.
- C... Come, scusa?
- Oppure pensi che non ne sarei capace?
- No, non intendevo, è solo che... Oh Jack, sei sicuro di quello che stai dicendo?
- Ma certo, sto dicendo che ti amo! - disse lui convinto. - Amo la donna splendida e la persona meravigliosa che sei, e sono pronto ad assumermi qualunque responsabilità per essere un buon compagno per te e un buon padre per Corky! Per te posso essere qualunque cosa, basta che stiamo insieme!
- Questa è la cosa più dolce che qualcuno mi abbia mai detto in tutta la mia vita!
- Vuoi sposarmi, Jessica?
Il sì negli occhi.
Entrambi si baciarono con una passione mai provata prima, in un misto di lacrime di commozione e una gioia troppo grande per potersi esprimere a parole.
In quel bacio vi era tutto l'amore e l'affetto che provavano l'uno per l'altra.
Ora anche lei aveva qualcuno su cui contare, un uomo buono e leale sempre pronto a schierarsi al suo fianco, nonché un padre sincero e premuroso per suo figlio.
Un uomo che la amava!
   
 
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