Aveva bisogno di schiarire la mente, per quello si era deciso per quell’idea.

Giocare a scacchi non era mai stato il passatempo preferito di Oswald Cobblepot ma era consapevole che Edward ogni tanto aveva bisogno di mantenere vigile la mente, e per farlo c’era un solo sistema: dargli degli stimoli. Che fossero uno a Blackgate e l’altro ad Arkham era irrilevante, con un buon telefono si potevano fare meraviglie e lui aveva abbastanza contatti per procurarsi una scacchiera, un cellulare e soprattutto tranquillità assoluta per un pomeriggio intero, cosa non si faceva per amore.

Lui ed Edward non avevano mai affrontato quello che era accaduto tra la fine dell’assedio e i rispettivi arresti, prima o poi sarebbe accaduto ma non ancora, tre anni non erano abbastanza nella loro condizione. Per il momento voleva solo rilassarsi… con un gioco che odiava… in contatto telefonico con una persona che non vedeva da anni.

<< E questa è quella che si chiama “presa al volo” >> disse Edward prima che lui si rendesse conto che l’altro era riuscito nuovamente a metterlo con le spalle al muro. Giocare in quella maniera era rilassante ma toglieva gran parte del divertimento, almeno per lui che aveva bisogno i contatto visivo, per Edward doveva essere ancora più divertente.

<< E ora? >> domandò, aveva una o due idee ma voleva prima provare a capire cosa passava per la testa meravigliosa dell’Enigmista.

<< E ora spetta a te fare la prossima mossa Oz, sempre che tu riesca a liberarti >> lo provocò Ed, la risata che seguì era genuina e divertita, almeno l’altro si stava rilassando pensò piacevolmente sorpreso, Ed non aveva bisogno di troppi strapazzi.

<< Ci sto pensando, posso avere qualche minuto per riflettere? >> domandò. Giocare a scacchi non erta così difficile una volta capite le regole, gli scacchi erano un campo di battaglia in miniatura e in quello lui era bravo, peccato che Edward fosse più esperto e avesse più immaginazione di lui.

<< Tutto il tempo che vuoi, la soluzione è facilissima, se non fosse un insulto alla mia intelligenza penserei di averti fatto vincere >> replicò Ed, ora ci si mettevano anche gli sfottò pensò lui.

<< Davvero? >> chiese e gli parve di sentire Ed canticchiare qualcosa.

<< Dal nome di un popolo è diventato il nome del paese, è famoso per il suo turismo e per i suoi crimini ed è il paese d’origine di una famosa pittrice >> lo provocò Edward. Indovinelli, sempre indovinelli e… oh, ora era chiaro.

<< Pedone bianco in 5 c >> annunciò trionfante prima di muovere il suo pedone.

<< Que lindo, Oswald >> replicò Edward prima che lui potesse dichiarare scacco matto. Rimasero in silenzio per qualche secondo limitandosi ad ascoltare il respiro dell’altro.

<< Vuoi la rivincita? >> domandò lui.

<< Non oggi, te amo >> rispose Edward lasciandolo senza parole.

<< Ti amo anch’io >> replicò lui, prima o poi avrebbero dovuto affrontare quella questione ma non ora, ora voleva solamente godersi il momento che per quanto strano lo faceva sentire a suo agio come sempre gli capitava con Edward Nygma.