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Autore: DANYDHALIA    30/12/2023    0 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Dawn  Bellwether, con o senza privilegi, era sempre stata educata con l’idea che un giorno sarebbe stata una guida. I suoi genitori Esmeth e Thundras, l’avevano concepita al college per poi trasferirsi in una comunità di figli dei fiori mista, ma prevalentemente.. predatoria  in minoranza ed erbivori in maggioranza, con l’obiettivo di tramutare gli ideali della loro giovinezza in realtà. D’altronde quando si è molto giovani e con una coscienza sociale precoce, amplificata dal timore di corrompersi crescendo, anziché canalizzare le proprie energie su un amore specifico, privato ed intimo come quello familiare e di conseguenza filiale…le canalizzi in un amore generale ed universale…che i piccoli sono troppo indifesi e bisognosi di cure per capire subito. Finché si è neonati canti dolci, sull’amore e aria aperta o libertà, protofemminista e contro guerra e violenza sono belli… ma dai quattro ai sei anni in su, quando inizi a capire da solo come funziona il mondo, che ti circonda, nelle piccole cose, o il tuo ambiente di crescita…vuoi  lo stesso di più per te medesimo.
Esplorare altri mondi fuori dal tuo universo diventa un diritto prima di un bisogno.  

Oppure desiderare piccole, grandi regole che ti curino, non limitino: piuttosto dell' assenza dell'autorvolezza, che non è vera libertà ma un’anarchia dettata più dalla pigrizia che dalla sete di libertà con la pretesa d' essere uguaglianza… era un registro che certi agnellini si erano già stancati di ascoltare, leggere o imparare quando l’ombra del sospetto li attanaglia. 
L’unica figura, agli occhi della piccola Dawn che le dimostrasse una responsabilità, del tutto positiva, era sua nonna Gemma Bellwether: non che non volesse bene ai propri genitori, ma da un po’ di tempo ella non poteva che chiedersi se l’amassero davvero. Era più importante Dawn o il loro ideali? Lei o la loro identità di rivoluzionari in quanto tali? 
Grazie ad un’educazione di tipo casalingo e personalizzato, la pecorellina era cresciuta senza il timore dello studio o per la scuola (o che gli adulti le rispondessero male a forza di troppi perché).  Ancora non vi andava…ma quando raggiunse l’età giusta per cominciare le elementari, sei anni, chiese ai familiari spontaneamente di esse era iscritta alla scuola elementare più vicina con gran gioia dei genitori e sorpresa della piccola (si aspettava in verità un po’ di resistenza): le avevano sempre detto che la scuola fosse uno strumento repressivo per le giovani menti, voluto dal governo, ma visto che vi sarebbero stati altri cuccioli da conoscere Dawn voleva frequentarla.
 
Non devi mai temere di porti delle sfide, fior di cotone mio” “ E' un tuo diritto vedere nuove realtà, avere nuovi amici, gli incontri migliori per la vita che abbia mai avuto assieme a tua madre sono stati a scuola”. “Solo le pecore retrograde sono troppo gregaria… Tu puoi essere tutto ciò che ti poni, Bellweather d’altronde, vuol dire buon capo, è il cognome che ci siamo scelti e che vogliamo continuare a portare“ “Se a un certo punto ti senti sola e vuoi tornare in determinati schemi fatti che non siano troppo rigidi e diventa la guida di un gruppo di persone buone quanto te, intelligenti e coraggiose: a quel punto saprai di aver trovato degli amici” dicevano insieme.
“Sì mamma e papà, e nonna, lo farò“… Era sempre stata una bambina obbediente, perché essi le davano un buon motivo per obbedire, ma Dawn aveva un segreto che non nessuno sapeva: non riusciva a sentirsi sempre buona e ad essere sempre buona; ci sono bambini troppo coscienziosi e precoci, per l’appunto, che temono di non essere all’altezza dell’affetto o dei complimenti che ricevono ( comportamenti dettati più dalla colpa delle aspettative troppo alte che riconosciamo come tali una volta pre adolescenti o da adolescenti) … non essere abbastanza buoni per loro.
Per questo la pecorella di notte o nei momenti in cui nessuno se ne accorgeva, scriveva tutti i suoi pensieri negativi e cose brutte in un diario quaderno, o in una parte della sua mente fuori di lei… Credeva che lasciare andare via questi pensieri, anche solo scritti per se stessa o rivolti a se stessa, la avrebbero purificata e che in tal modo la Dawn Buona avrebbe vinto.  Lei era venuta questa idea leggendo un libro illustrato di favole, con una classica strega cattiva, quando sentiva da lontano i genitori le rare volte che litigavano, temendo che p.a. parlare delle proprie paure e timori come “ho fatto un brutto sogno“, “ho paura di qualcosa“ o “mi fa arrabbiare tutto questo, lui/lei” peggiorassero la situazione perché non sapeva come prendere i propri mamma e papà, quando le cose andavano male, e visto che il compito della strega cattiva e punire i bambini cattivi, quella strega che tanto la terrorizzava era diventata rassicurante. “Lo so come sei donna, la tua famiglia non ti vuole davvero bene, ti vuole bene solo quando sei buona, io ti accetto completamente sia cattiva che buona, a me puoi dire tutto”.
Quando poi la mamma e gli altri ovini le fecero una piccola analisi sulle fiabe e le favole, i loro significati nascosti e cosa fossero davvero le donne ritenute streghe nella realtà o la struttura della società età dalla preistoria fino al medioevo in poi… Quella strega della sua fantasia fu completamente riabilitata nella sua mente e di li a poco dimenticata..Lasciandosi tuttavia, dietro di sé, quella sensazione di autoconservar azione nel non mostrare a tutti la propria interezza individuale per essere benvoluta comunque.
 
Il giorno dei saluti per il primo giorno di scuola, prima di andare, fu bellissimo per Don: ogni membro della comune aveva dato qualcosa, chi una borsa tracolla di tela con dei ricami fatti a zoccolo, diari e quaderni con libri in fibra di carta naturali fatti a zoccolo o zampa, pastelli e penne ereditati a loro volta negli anni scolastici passati dei proprietari precedenti, ma perfettamente tempi grati e funzionanti, ed un porta pranzo di legno dipinto con un pasto vegano biologico all’interno, poi la fecero sedere dietro il sellino della biciletta del padre e lui inizio a pedalare. 
 
Uscirono dal confine della Contea dei Cervi di Borghetto, dove risiedeva la Comune, e imboccarono la stradina sterrata principale che avrebbe portato a Zootropolis. 
Una volta arrivati, Thundras Bellwether lasciò la figlia al cancello e disse “Mi raccomando Donny, mostra sempre la parte migliore di te e non avere paura di niente; capiranno presto che è un tesoro averti“  “Sì papà“  e si abbracciarono.
 
Qualsiasi bambino vuol dare sempre il meglio di sé e far felici mamma e papà, altri con più libertà o desiderio di libertà immotivate spontanee , vogliono soltanto fare il cavolo che vogliono, senza rotture di maroni. Dawn era un agnellina che voleva entrambe: sia che chi di dovere fosse fiera di lei sia fare ciò che desiderava senza rispondere a nessuno, certi desideri si confondono nei bambini, specialmente se no non sai scinderli perché troppo piccoli per gestirli da soli“ (peggio ancora se non vuoi dirli a nessuno).
 
Avrebbe voluto stare calma, gentile, disponibile e preparata bene il suo primo giorno di scuola, la pecorella non pensava ad altro, ma quando fu all’ingresso del cancello dell’edificio, un gruppo di femminucce e maschietti, sia prede che predatori, gli si parò dinnanzi e dissero la più scontata, quindi più irritante  frase, da stereotipati bulletti di scuola che potessero trovare.. dettata da emulazione, ignoranza e cattiva immaturità. 
-Cianuvola quattro occhi di lana!
-Dove vai hai? A cercare il tuo pastore,il tuo cane? 
- oh il tuo greggie? 
-Sempre ammesso che vogliano uno Sgarbio come te?
 
Non solo erano prepotenti, ma pure sgrammaticati, cosa che fece infuriare Dawn sempre di più, ma ancora non fece trapelare nulla nel proprio sguardo, né rabbia né fastidio solo impassibilità  e fermezza.
 
-Cosa hai nella borsetta, le cose di tua nonna, o di tuo padre… Sembri vecchia anche tu! Facci vedere!!
 
E non appena si avvicinarono lei li scansò rapida con un diretto “No!”  ed un’ occhiataccia tremenda.
 
-Che vuoi…!? Picchiarci? Non ce ne frega nulla se sei femmina sai!
 
-Davvero!? Allora peggio per voi!! 
 
Suo padre le aveva detto di mostrare la parte migliore di lei, e sul momento una pecorina che non reagisce alle provocazioni rispetto ad una che subisce passivamente contro dei cuccioli forti quanto lei, fosse migliore. Proveniva da una famiglia pacifista, ma se avessero avuto qualcosa da ridire, sia maestri che genitori o altri alunni, ci avrebbe pensato dopo. I bulletti non se lo aspettavano, cominciò così una breve rissa, non così grave, ma urlarono tutti così forte da richiamare l’attenzione del corpo docenti, vennero divisi e la pecorella dovette aspettare fuori dall’ufficio del preside o della preside, non lo sapeva ancora, mentre rimproverava il gruppetto.
 
Accanto a lei, si era seduta una gattina di abissina, vestita come se indossassi un’uniforme scolastica di un’altra scuola (giacchetta, gonna a conte in tartan scozzese azzurro e blu e camicetta abbottonata fino al collo), e il che era strano dal momento che in quella scuola elementare non vi era l’obbligo di indossare nessuna uniforme. Fu la micina cominciare la conversazione:
 
-Perché sei dal preside?
 
-Sono reduce da una rissa: una rissa fantastica!-  rispose lei per fare la fica davanti a quella che sembrava una delle nuove arrivate.
 
-Ed hai vinto?-
 
-Beh,.. non proprio-
 
-E perché ti sei picchiata, cioè fatta picchiare, picchiato?-  Chiese la gattina timorosa non sapendo che avesse cominciato per primo e chi per ultimo, e vergognandosi a chiedere i dettagli non volendo far passare la nuova arrivata per un attaccabrighe manesca senza motivo.
 
- Mi hanno chiamata quattro occhi e secchiona, in modo idiota, e dopo aver analizzato tre scenari diversi, ho pensato fosse la cosa migliore-
 
- Mmm..Sì, hai fatto bene, sai che sembri forte, ed anche carina.mi chiamo Alice e tu?-
 
-Dawn, Dawn Bellwether-
 
-Allora scusa, dovevo dire anche il mio cognome: Alice, Alice Mewny-
 
-Mewny? Mewny della catena  immobiliare ed imprese edili!?-
 
- Si, come lo sai? Nessun cucciolo che abbia visto sa cosa sia o voglia dire! Sei la prima dirlo: devi essere molto intelligente- asserì la gattina entusiasta.
 
-Sì, lo sono- si crogiolò la pecorella nel complimento. 
 
Dopo una breve ramanzina dal preside e dopo che la micetta ebbe portato il suo modulo d' iscrizione già firmato dei genitori, stranamente non presenti, entrambe entrarono in classe. Alice però, prima di scegliere dove sedersi, si avvicinò alla maestra con quella che sembrava una giustificazione, per il ritardo speso ad adespettare con Dawn. “ Ho avuto un problema“ disse lei sottovoce in modo che gli altri cuccioli non la sentissero (come se davvero a dei piccoli di seconda elementare potesse importare se uno dei loro compagni arrivasse in ritardo). Dopo andò a sedersi nella bancata in avanti assieme a Dawn dove era già seduto il piccolo Russell… Alice si presentò a lui per la prima volta (era l’inizio della loro amicizia, così come per la pecorella) si strinsero la zampa per presentarsi, ma la micetta ci mise  troppa forza per l’entusiasmo.
 
-Oh scusami: la tua zampa è così piccola- fece ce l’hai scusandosi con una osservazione abbastanza ovvia con un tono umile.
 
-Ma fa più attenzione tu!!-Rispose lui fregandosene delle scuse imponendosi da subito.per fortuna la stizza gli passa in fretta ed è e tutti passarono una felice giornata scolastica, e così iniziò tutto.
 
Le origini del caos di Dawn Bellwether.
 
Ai giorni nostri, Carcere femminile di massima sicurezza misto di specie di Holy Rocks:
 
-Bellwether, preparati: hai una visita!!
 
- E chi sarebbe!!
 
-Una certa Mewny  chiede di te!!
 
E a quella notizia vomitò nella cella.
 
Angolo dell’autrice: Salve a tutti e buon 2024 in anticipo.mi scuso con tutti voi per l’enorme ritardo di un anno e mezzo consolo questo capitolo, il 2023, anno del coniglio che ci porta fortuna, è stato più produttivo di quel che pensassi per le idee e i capitoli ma poco nell’ordine per metterli e scriverli e pubblicarli. Perciò vi chiedo perdono se questo capitolo non sarà un granché, altrettanto lungo come i precedenti e con più azione fisica e psicologica come vi avevo promesso.Ma sarà un ponte di collegamento per futuri fatti avvincenti, che ha poco a poco porteranno alla fine prima che il nostro carissimo fan Dohme furry si stufi di Zootopia e delle sue meraviglie. come abbiamo visto dai capitoli precedenti, nel mondo dello spionaggio dei servizi segreti e del controspionaggio vittime e carnefici finiscono con l’assomigliarsi, e in qui questi capitoli volevo concentrarmi sul personaggio della nostra terribile pecorella cospira Thrice e ciò che la portata a diventare il villa Ina della storia del film, a scegliere e continuare questa strada e cosa ci riserverà per il futuro il suo interagire con la nostra protagonista e i suoi più che effettivi nemici.
Aspetto volentieri le vostre recensioni, domande opinioni ed osservazioni: non siate avari nell’esprimervi, dite chiaramente ciò che volete anche se credete di non avere nulla da dire sarò ben lieta di rispondervi a presto.P.S. QUESTO CAPITOLO ANDRA' INCONTRO AD EVENTUALI MODIFICHE PER L'AGGIUNTA DI FLASHBACK IN PIU' AI FINI DELLA TRAMA.
By DD.
 
 
  
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