Fumetti/Cartoni americani > Cip & Ciop Agenti Speciali
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Autore: Marlena_Libby    31/12/2023    2 recensioni
Gattolardo inganna una tribù di indigeni per rubare loro uno smeraldo
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli Agenti Speciali erano precipitati in una foresta del Sud America e avevano scoperto che i Pirloti, una tribù di uccelli indigeni che abitava lì, non vedevano di buon occhio gli stranieri.
Mentre Scheggia cercava di rimettere in funzione l'elicottero, Ciop e Zipper assistettero ad una scena sconvolgente.
I Pirloti si riunirono a venerare uno smeraldo grande quanto un uovo di struzzo, ma colui che si spacciava per Gran Sacerdote era... Gattolardo!
I due andarono a riferire tutto ali altri.
- Gattolardo Gran Sacerdote?! - disse Scheggia incredula. - Ma è assurdo!
- Gattolardo deve aver saputo dello smeraldo e, per impadronirsene, ha incantato i Pirloti con qualche storiella! - disse Cip.
- Farabutto! - esclamò Monty con disprezzo. - Non possiamo permettergli di farla franca!
- Lo fermeremo! - disse Cip. - Agenti Speciali all’attacco!

Nel frattempo Gattolardo stava dicendo agli indigeni di essere stato chiamato a riportare lo smeraldo nei cieli.
Infatti, mentre parlava, Mole e Sgrinfia stavano portando la gemma sul suo elicottero.
- Non temete per la vostra pietra! - disse Gattolardo - Quando avrò fatto ritorno nel regno degli dèi, essa rifulgerà di gloria eterna e il suo spirito vi proteggerà per sempre!
- Evviva! Lode al Gran Sacerdote!
Gattolardo sorrise soddisfatto.
Quei poveri allocchi non immaginavano che razza di farabutto fosse in realtà.
Gli Agenti Speciali assistettero alla scena nascosti nei cespugli.
- Dobbiamo sbrigarci, altrimenti quelle canaglie prenderanno il volo! - disse Cip.
- Dimentichi gli abitanti - disse Monty. - Da come applaudono, è ovvio che Gattolardo li ha raggirati per bene. Non possiamo affrontarlo direttamente!
- Allora avviciniamoci all'elicottero e impediamogli di decollare, così guadagneremo tempo! - disse Cip.
I cinque si avvicinarono di soppiatto all'elicottero, ma dalla borsa aperta di Mole arrivava l'odore di un panino al formaggio.
- For… For… Formaggiooo! - disse Monty.
- Oh no! - esclamarono gli altri.
Monty si gettò sullo spuntino, mandando in fumo il piano.
- Ehi, ma che ci fanno gli Agenti Speciali qui? - esclamò Sgrinfia.
- Cosa?! - disse Gattolardo. - Catturate quei profanatori, vogliono ostacolare la volontà degli dèi!
I Pirloti impugnarono le lance e si avventarono sugli Agenti Speciali, costringendoli a fuggire
Però Zipper riuscì a infilarsi nell'elicottero e a staccare il filo elettrico dell'avviamento.
Cip e gli altri arrivarono al fiume.
- Fermi, aspettate! - provò a dire Cip ai Pirloti. - Lasciateci spiegare, non siamo profanatori!
Ma un indigeno gli scagliò contro una lancia, lui si abbassò per evitarla, scivolò e cadde nel fiume.
- CIP, NOOO!!! - urlò Ciop disperato.
Scheggia e Monty volevano tuffarsi per salvarlo, ma uno dei Pirloti sbarrò loro la strada e scagliò la lancia nel punto in cui era caduto Cip.
Poi la tirò fuori mostrando a tutti il cappello infilzato.
Gli Agenti Speciali sgranarono gli occhi.
No, Cip non poteva essere...
Purtroppo non ebbero neanche il tempo di piangere, perché i Pirloti li legarono e li riportarono dal Gran Sacerdote.
Zipper assistette alla scena dal suo nascodiglio.

Gli Agenti Speciali erano prigionieri in una gabbia di legno.
- Oh, Cip! - disse Scheggia piangendo sulla spalla di Monty. 
- Fatti coraggio, Scheggia cara! - disse Monty.
- Era il mio migliore amico e non ho potuto fare niente! - disse Ciop stringendo il cappello di Cip con gli occhi pieni di lacrime.
- Non prendertela piccolo, è stata colpa mia se ci hanno scoperti! - disse Monty.
- Bene, bene, bene! - disse Gattolardo avvicinandosi. - Tre Agenti Speciali dietro le sbarre e uno defunto! Com'è crudele il destino a volte!
- Non la passerai liscia, farabutto! - disse Ciop stringendo le sbarre con rabbia.
- Mi dispiace deludervi, ma lo smeraldo è sull'elicottero e conto di lasciare questa giungla in meno di cinque minuti.
- Capo, l'elicottero non funziona - disse Sgrinfia.
- Cosa?!
- Mi dispiace, non riusciamo a metterlo in moto!
- Razza di incapaci, non sapete fare niente!
- Le cose non vanno proprio come ti aspettavi, eh Gattolardo? - disse Ciop.
- Scommetto che voi ne sapete qualcosa, ma non importa, vorrà dire che assisterò alla vostra cottura!
E i tre videro che i Pirloti avevano messo un enorme pentolone di acqua sul fuoco.

Anche Zipper pensava che Cip fosse finito in fondo al fiume o nello stomaco di qualche pesce, ma poi vide un giunco verticale muoversi fino a riva e venne fuori una faccia familiare.
- Accidenti, non ce la facevo più a tenere il fiato!
Era Cip!
Zipper corse ad abbracciarlo.
- Grazie, Zipper! - sorrise Cip. - Dove sono gli altri?
Zipper spiegò con gesti e ronzii cos'era successo.
- Oh no, dobbiamo andare a salvarli!

I Pirloti avevano legato i prigionieri sul pentolone.
Cip e Zipper videro tutto da dietro i cespugli.
- Cosa possiamo fare? Se solo ci fosse un modo per...
Lo sguardo di Cip cadde sull’elicottero di Gattolardo e sullo smeraldo lì dentro.
- Ma certo! Dato che per Gattolardo quella pietra è così importante e che gli indigeni sono ai suoi ordini, il modo migliore per attirare la loro attenzione è fare sì che la pietra prenda il volo!
Zipper gli spiegò che l'elicottero era fuori uso.
- Tranquillo, non abbiamo bisogno dell'elicottero, ma di un'altra cosa!

Ciop e gli altri credevano che per loro fosse finita.
Gattolardo si stava godendo la scena sulla sedia da Gran Sacerdote.
- Addio, miei fastidiosi nemici!
- È stato bello conoscervi! - disse Monty.
- Forse non è detta l'ultima parola - disse Scheggia.
- Hai qualche idea? - chiese Ciop.
- Purtroppo no!
Gattolardo diede ordine di procedere e, sotto lo sguardo inorridito dei tre amici, il capo dei Pirloti si accinse a tagliare la corda che li teneva sospesi sul pentolone.
All'improvviso arrivò un essere misterioso con un'orribile maschera sul volto.
- Sono Wokki-Tokki, un messaggero degli dèi! Loro sono infuriati con quell'impostore, che ha cercato di rubarvi lo smeraldo! - disse indicando Gattolardo.
- Non dategli retta! Io sono il Gran Sacerdote, mi dovete obbedienza e rispetto!
- Risparmia il fiato, canaglia! - ribatté Wokki-Tokki - Hai sbagliato a prenderti gioco degli dèi e ora dovrai pagarne le conseguenze!
- Tiratemi giù quel buffone, è un ordine!
- Nessuno ti obbedirà più! Lo smeraldo che questo farabutto voleva rubare non è più su questa terra, gli dèi lo hanno chiamato a loro!
- Ma che sciocchezze stai dicendo… Aaahhh!!!
Quando Gattolardo si accorse che lo smeraldo non era più sull'elicottero, per poco non gli venne un infarto.
- Il mio smeraldo! Cosa ne hai fatto?!
I Pirloti adesso guardavano minacciosamente Gattolardo, Sgrinfia e Mole.
- No… Non osate toccarmi! Se solo ci provate, io...
Gattolardo scivolò dalla piattaforma d'onore e il suo fondoschiena atterrò nel pentolone.
Schizzò fuori dall'acqua bollente urlando e si diede alla fuga seguito da Sgrinfia e Mole.
Alcuni Pirloti fecero per inseguirli, ma Wokki-Tokki fece notare che avevano già ricevuto la punizione per la loro avidità
- Nobile Wokki-Tokki, comanda e noi obbediremo! - disse il capo inginocchiandosi.
- Liberate i prigionieri e gli dèi riporteranno qui lo smeraldo!
I Pirloti liberarono Ciop, Monty e Scheggia, si scusarono con loro e andarono via.
- Dobbiamo raggiungere il nostro elicottero e in fretta! - disse lo stregone togliendosi la maschera.
- CIP! - esclamarono gli altri increduli!
- Sei vivo! - esclamò Ciop piangendo di gioia.
- Accidenti piccolo, ti credevamo spacciato! - disse Monty. - Come hai fatto a...
- Vi spiegherò tutto dopo, ora dobbiamo andare da Zipper!

Mentre correvano all'elicottero, Cip spiegò che la lancia dell'indigeno aveva spezzato una canna vuota, che lui aveva usato per respirare sott'acqua.
Poi con l'aiuto di Zipper aveva nascosto lo smeraldo con un mucchio di frasche e, con una maschera da stregone trovata in una delle capanne, aveva fatto capire ai Pirloti le vere intenzioni di Gattolardo.
- Sei stato in gamba! - disse Scheggia con ammirazione.
Cip arrossì.
Raggiunsero Zipper che, dopo aver portato a termine il suo incarico, li stava aspettando vicino all'elicottero.
- Possiamo metterlo in moto, vero? - chiese Cip a Scheggia.
- Certo, avevo già riparato il danno
- Benissimo, non dobbiamo fare altro che restituire lo smeraldo di legittimi proprietari e andarcene!
Grazie al lavoro di squadra, lo smeraldo venne sollevato in aria dal punto in cui era stato nascosto per essere ricollocato nella sua sede originale.
I Pirloti applaudirono e salutarono gli Agenti Speciali.
   
 
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