Solo una madre
Guardi la testolina rossa di tua figlia, la piccola bocca che accenna un sorriso, le lunghe ciglia chiuse in un sonno profondo. Dorme beata tra le tue braccia, sognando forse di unicorni fatati e arcobaleni meravigliosi.
La guardi, e pensi di non aver mai visto niente di più bello in vita tua. È un miracolo a cui tu stessa stenti a credere, tu che hai sempre combattuto per i diritti dei più deboli trascurando, a volte, gli affetti.
La guardi e sorridi, perché è identica a suo padre. Tranne che per i capelli. Quelli no, sono uguali ai tuoi, indomabili nonostante i maldestri tentativi di acconciarli.
Ron, scherzando, dice che sono intricati come i pensieri che, immagina, in futuro le affolleranno la mente. Lo ripete sempre quando accarezza i ricci ramati e ci gioca avvolgendoli attorno alle dita perché, miseriaccia, buon sangue non mente, e se Rose deve aver ripreso qualcosa da me, è meglio che non sia l’intelligenza.
Spinta da una forza superiore poggi delicatamente le labbra sulla piccola fronte chiara; inspiri a fondo, e senti quel profumo di buono che, ancora oggi, continua a stupirti.
Per tutti sei il Ministro della Magia Hermione Granger.
Ora, solo una madre.
N.d.a. : Questa storia partecipa alla “Mini challenge” indetta da Futeki sul Forum “Ferisce la penna”.
Non ho molto da aggiungere se non che è una flash (molto mini, in realtà) nella quale ho voluto raccontare un’Hermione diversa e più intima. Questa volta la coppia che fa da sfondo alla storia è la Romione.
Buona lettura a tutt*