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Autore: kirkikaru    07/01/2024    0 recensioni
Si consiglia di leggere la FF se avete finito la S2 dell'anime, in quanto è presente uno spoiler sui membri della Familia Hestia.
Bell Cranel era ormai rinomato in tutta Orario: giovane avventuriero con un livellamento estremamente veloce. Nonostante ciò, il ragazzo cercava sempre nuovi modi per cogliere l'attenzione della Principessa della Spada, per la quale provava una certa simpatia...
E quale miglior modo per farsi notare, se non convincere la tua intera Familia a partecipare ad un Talent Show formando una band?
--- NOTA DELL'AUTRICE ---
Nonostante ci sia un riferimento al fatto che a Bell piace Ais (e parte della fic è incentrata su quello, visto che succede tutto perchè lui vuole fare colpo su di lei), la storia non contiene alcun elemento esplicito sul pairing (baci, confessioni etc.), eccetto per alcuni momenti dove i due si incontrano e, occasionalmente, spendono del tempo insieme. Scusate BellAis shippers se non è quello che cercavate, ma potrebbe comunque piacervi perchè qualche mollichina vi è concessa ;)
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per le vie di Orario vi è sempre un gran movimento: bambini che giocano, persone che fanno compere al mercato, e avventurieri che si dirigono al dungeon, per allenarsi. Tra questi soggetti, così diversi fra loro, spicca un ragazzino, che riesce sempre, in qualche modo, a farsi notare. Coi suoi bianchi capelli, candidi come la neve, e i suoi grandi occhi rossi, è impossibile non accorgersi della sua presenza: stiamo parlando di Little Rookie, Rabbit Foot, o più semplicemente, Bell Cranel.

Il ragazzo era ben noto in Orario, dato il suo velocissimo incremento di livello e le sue abilità, che avevano colto l’attenzione di vari abitanti, e forse anche di qualche divinità. Era figlio della dea Hestia, e insieme ai suoi compagni, formava una gran bella Familia. Di certo, uno come Bell doveva avere un futuro da potente avventuriero, ma al momento era solo un semplice quattordicenne, che si comporta da tale…

“Non ci credo!!”

L’urlo colse di sorpresa alcuni dei passanti, ma il ragazzo era troppo distratto per accorgersene.

Stava osservando una locandina appesa all’esterno dell’Ostessa Feconda, la locanda situata nella parte ovest del Corso Principale. Su di essa vi era un annuncio, scritto in grandi lettere, riguardante un Talent Show che si sarebbe tenuto il mese successivo, proprio lì alla locanda. L’invito era rivolto a tutti, e il vincitore avrebbe vinto un pasto gratuito, nonché un’onorevole apparizione tra le varie fotografie appese alle pareti.

Un bel piatto di spaghetti caldi era sicuramente ben accetto, ma Bell aveva in mente un altro motivo per la quale partecipare, e ovviamente vi era di mezzo la Principessa della Spada: Ais Wallenstein.

Non era la prima volta che il giovane Cranel cercava di farsi notare di fronte alla ragazza, e in fin dei conti era riuscito abbastanza bene a farsi conoscere come avventuriero di livello 4. Ais aveva avuto modo di vederlo in azione, ed era rimasta abbastanza stupita; inoltre, grazie ai loro allenamenti insieme, aveva capito che Bell era davvero concentrato sul suo miglioramento, oltre ad essere molto devoto alla sua dea.

Dall’altra parte, invece, lui nutriva una profonda ammirazione nei confronti di lei, e anche una certa simpatia, che ad Hestia non andava giù. Era proprio per questo che il Talent Show era un ottimo modo per mettere in luce altre sue capacità, più o meno sviluppate.

Dopo essersi assicurato una copia del volantino, il ragazzino rientrò al Palazzo del Focolare, dimora della sua Familia. Lì, ad attenderlo nel salone principale, c’era Liliruca, intenta a sistemare alcune cianfrusaglie sulle mensole.

“Signor Bell! La stavo aspettando. Secondo lei, qui dovrei mettere questa statuetta in legno o questo pendente in oro?”

Lili sembrava molto concentrata sulle sue decorazioni, ma Bell aveva una sola cosa in mente, e bisognava sbrigarsi per far sì che tutto andasse liscio.
“Scusa Lili, non me ne intendo di queste cose… Comunque guarda qui!”

Il volantino era ora spiaccicato sul volto della pallum, la quale dovette fare un passo indietro per poter leggere bene cosa c’era scritto.

“Un… Talent Show?”

“Si! È un’occasione perfetta per mostrare cosa sappiamo fare, no?”, esclamò lui, agitando con foga il foglio. C’era un senso di entusiasmo nei suoi occhi, cosa che portò la ragazza a ridacchiare un pochino.

Lei era più grande di lui soltanto di un anno, e nonostante ciò, si riferiva a lui come “Signore”. Erano sempre stati legati da questo rapporto di rispetto reciproco, in quanto avventuriero e supporter, ma quando lo vedeva così felice, così spensierato e sollevato dagli incarichi, il suo cuore si riempiva di gioia: era a casa.

Prima che Liliruca potesse formulare una risposta, una voce familiare echeggiò dall’ingresso del Palazzo. In pochi secondi, al salone si aggiunse una terza persona, nonché la proprietaria di casa.

“Bell, sei tornato!”

Hestia si precipitò verso il giovane, stringendolo in un abbraccio.

“Uhm, mia dea, guarda… l’ho preso alla locanda…”, disse lui, in un tono quasi preoccupato. Senza l’approvazione della dea, il piano di Cranel sarebbe fallito.

La ragazza afferrò il volantino, leggendolo vagamente e cogliendo soltanto i concetti base: Talent Show, un mese, locanda.

“…Pensi che potremmo partecipare? Come Familia, intendo. Penso sia un bel modo di fare qualcosa, tutti insieme, e metterci anche alla prova!”, continuò.

Tutto quello che Hestia lasciò udire fu un prolungato suono di riflessione, che, per quel che sapeva Bell, indicava che non era ancora convintissima. Che cosa avrebbe potuto dire, per farle cambiare idea?

Ragionando, il giovane cercò nella sua mente tutte quelle cose per la quale la sua dea generalmente farebbe di tutto: gli snack di patate, competere con Loki, avere il sottoscritto sempre con sé…

“Ma certo!”, si lasciò sfuggire lui, interrompendo il momento di silenziosa riflessione.

“Uh, cioè, volevo dire, pensaci bene, mia dea. La locanda di Mia è sempre affollatissima, specialmente la sera. Tantissimi avventurieri la frequentano, e sicuramente ve ne saranno il doppio quella sera, dopo un tale annuncio! È un modo per mostrare che sappiamo fare altro, oltre che combattere, e che abbiamo grandi capacità organizzative che gli altri dovrebbero invidiarci! Pensa se qualche altra divinità ci vedesse, sarebbe colpita dalla maniera in cui hai perfettamente sistemato i tuoi figli in un’esibizione!”

Il rapido scorrere delle parole di Bell confuse le due presenti per un attimo, ma era chiaro che lui ci tenesse davvero.

“Immagina se, ad esempio, soltanto per fare un nome, Loki ci vedesse, così carini e coordina-“

“Hai ragione! Perché non ci ho pensato prima!”, esclamò lei, facendo un piccolo saltello, “è ora di mostrarle cosa siamo capaci di fare! E che nessuno prova invidia verso di lei, o verso la sua Wallen-qualcosa!”

L’accenno di un sorriso comparve sul volto di Bell, mentre Lili pareva sempre più perplessa, ed Hestia si avviava verso i corridoi.

“Avvisa gli altri di questo Talent Show al loro ritorno, più tardi vedremo che cosa fare!”, urlò lei, ormai uscita dal salone.

“Sì! Evvai!”, esultò il ragazzo, “Non pensavo fosse così semplice convincerla.”

“Quando c’è la trickster di mezzo, la nostra cara Hestia non pensa a nient’altro…”, rispose Liliruca, con un’aria un po’ seccata, “…e comunque, ora che ha raggiunto il suo obiettivo, cosa ha intenzione di fare?”

Bell, il quale stava dondolando e canticchiando, fiero delle sue doti di convinzione, si bloccò per un attimo: e ora, cosa aveva intenzione di fare?

“Uhh, beh, io…”

“Lei ha un piano per il Talent Show, vero?”

“Haha, beh vedi Lili, non è così semplice organizzarsi su due piedi, s-serve tanto tempo per pensare e... decidere! Pensare e decidere, tutti insieme!”, esitò lui, inciampando fra le parole.

L’espressione sul volto della ragazza divenne un misto di disapprovazione e divertimento, ma, in fondo, Bell era anche questo: un ragazzino maldestro e un po’ immaturo sotto certi aspetti.

“D’accordo, allora io continuo con la sistemazione dei miei soprammobili, se non le dispiace.”

I due si salutarono, e Bell uscì dalla sala, con un grande punto interrogativo sulla coscienza: cosa fare?
 

*

“Un Talent Show? Cosa siamo, bambini dell’asilo?”

“Beh, signor Welf, se permette, io credo che l’idea del signor Bell sia in realtà molto carina! Voglio dire, non capita tutti i giorni di partecipare ad un evento divertente!”

“Si, secondo me Lady Haruhime ha ragione. Dovremmo variare ogni tanto! È sempre un continuo alternarsi fra casa e spedizioni, mettiamoci in gioco!”

“Capisco cosa intende, signorina Mikoto, ma cosa potremmo esattamente fare ad un Talent Show? In cosa siamo bravi oltre che nel combattimento?”

Il ragazzino osservava l’accesa discussione tra i suoi compagni da un angolo della sala, come un piccolo coniglio impaurito. Era consapevole che la colpa era sua, ma non aveva fatto nulla di male! Proporre un’attività di gruppo divertente non è mica un crimine, no?

“Oh, insomma, finitela di fare rumore inutile! Mi avete stancata. Trovatevi qualcosa di fattibile in gruppo, perché non lascerò che gli altri dei mi attribuiscano l’etichetta di una che non sa nemmeno controllare la sua Familia!!”

L’urlo fece sobbalzare i ragazzi, i quali ammutolirono ad una velocità incredibile. In questo silenzio, si udì un lieve filo di voce, proveniente dall’unica persona che non aveva ancora espresso un parere, ma che avrebbe dovuto farlo sin dall’inizio.

“E se… e se formassimo una band?”

I volti dei presenti erano tutti così diversi, tanto che Bell avrebbe voluto scattarne una fotografia, per poterci ridere su in un momento di minore tensione.

Welf emise una sonora risata, Lili rifece quella sua faccia di disapprovazione, Mikoto rimase impassibile, ed Haruhime sorrise, perché Haruhime sorrideva sempre, non si sa perché. Sarà per supporto, o per cortesia, ma sicuramente era l’unica cosa che rassicurava leggermente il giovane.

Hestia, in tutto ciò, era seduta sulla tavola, in maniera da porsi più in alto del resto dei ragazzi, i quali sedevano sui grandi divani del salone. Al contrario delle aspettative di Bell, la dea sorrise.

“Una band, dici?”

Saltò quindi giù dal tavolo, rivolgendo lo sguardo verso l’emblema della Familia, posto sopra al camino.

“Dubito Loki sia così intelligente da uscirsene con una tale proposta, perciò... Facciamolo.”

Il silenzio venne nuovamente interrotto da una serie di suoni, tra i quali erano molto distinguibili le esultazioni di Bell e un drammatico, sonoro sbuffo di Welf, che non voleva assolutamente essere convolto in tutto questo, ma che l’avrebbe fatto comunque, per la felicità del suo amico.

Hestia battè quindi le mani, come ad indicare che la loro riunione era terminata, ed uscì dalla sala, lasciando i ragazzi alle loro chiacchiere: anche se non tutti allo stesso modo, erano comunque eccitati all’idea di una tale performance, soprattutto poiché nessuno di loro aveva esperienza con la musica.

A rovinare, però, la loro atmosfera, vi era Liliruca, sempre scettica sul da farsi:

“Beh, si, sicuramente è una bella idea, ma… avete una minima idea di come si suoni uno strumento?”

E riecco, come per magia, il silenzio nel Palazzo del Focolare.

“Suvvia Lilietta, non essere così guastafeste!”, ridacchiò Welf, dandole un buffetto sulla schiena, “Non sappiamo suonare? Bene, impareremo! Nessuno nasce sapendo già fare le cose.”

“Si, ma il Talent Show è tra un mese! Signor Welf, lei crede seriamente che riuscirete a formare una band funzionante entro quella data?”

“Beh…”

Welf si diede un’occhiata in giro: tralasciando la perplessità della ragazza, tutti gli altri sembravano convinti della loro scelta, e decisi a mettersi in gioco.

“Con un po’ di buona volontà, potremo farcela sicuramente!”

“Ben detto Welf!” esclamò Bell, entusiasta dei risultati che aveva ottenuto fino ad ora.

“Adesso però, direi di iniziare a buttar giù un paio di idee, che ne dite?”, intervenne Mikoto, “Voglio dire, sicuramente per la parte strumentale avremo bisogno di prove e lezioni, ma quanto meno dovremmo decidere un nome per la band, non credete?”

“Concordo con la Signorina Mikoto, e anche un tema! Secondo me, essere tutti coordinati renderà il nostro spettacolo più piacevole, ma soprattutto coerente!”

Il dibattito era ormai ricominciato, e vennero fuori una marea di idee, tutte abbastanza diverse: c’era chi proponeva una musica rilassante, chi proponeva un tema pastello, chi invece uno più aggressivo, e chi suggerì anche di fondere tutte le iniziali dei loro nomi, ma “BWLHM” non era nemmeno pronunciabile.

Dopo 35 diverse proposte, e due ore di conversazione, si arrivò alla conclusione che la loro band si sarebbe chiamata “Flame’s Symphony”, ovvero “La Sinfonia della Fiamma”, e che le loro sonorità si sarebbero aggirate intorno al rock, con un tema rosso e nero, suggerito da Haruhime.

Welf insistette per fare il batterista, Lili avrebbe suonato la tastiera, Bell la chitarra elettrica, Mikoto il basso, e la dolce Sanjouno avrebbe cantato, nonostante il suo totale imbarazzo di fronte ad un pubblico.

Hestia si auto-nominò manager, il cui ruolo consisteva semplicemente nel guardare i ragazzi fare le loro cose, ma ovviamente, quando sarebbe arrivato il momento dei complimenti, lei si sarebbe presa il merito in quanto tale.

Questa fu la volta buona che il consiglio si sciolse, lasciando ognuno alle proprie faccende e i propri passatempi. La prima settimana del mese era ormai terminata, e nelle prossime tre i ragazzi avrebbero dovuto darsi un gran da fare per portare a termine il loro nuovo obiettivo…

Diventare la migliore band di Orario!, pensò il ragazzino, sistemandosi sotto le sue coperte.

Immagino già la faccia di Ais quando ci vedrà suonare così bene… e io potrò vantarmi di aver dato l’idea!
 
Bell ridacchiò fra sé e sé e, con un’incredibile velocità, si addormentò subito dopo. Quel che lo aspettava era una grande fatica, ma che di certo avrebbe ripagato.

--- SPAZIO DELL' AUTRICE ---

Questa è ufficialmente la prima fanfiction (decente) che scrivo e la prima che pubblico!! Amo troppo Danmachi ed era d'obbligo che ne scrivessi una su di loro, prima o poi.
Se siete i fan della Bell x Ais (o BellAis, anche se non so che nome usa il resto del fandom) e siete qui per le "mollichine" che vi erano state promesse nella descrizione della storia, nel prossimo capitolo vi preannuncio che si incontreranno e passerano qualche oretta assieme ;)
(Anche se voi vedrete tipo, l'equivalente di 5 fogli di Word che è abbastanza breve, ma fidatevi che c'è qualcosa per voi!!)
Ho cercato di mantenere la maggior parte degli aspetti canon della storia, tra cui appunto la crush di Bell, ma concentrandomi su un lato più "Slice of Life", parlando quindi di quello che i nostri amati ragazzi fanno oltre a rischiare la vita quotidianamente nel Dungeon (e se avete visto oltre la S2, mi capirete ancora meglio).
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo, ci vediamo al prossimo!!  
  
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