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Autore: Lady Moon    11/01/2024    0 recensioni
[...]Il suo volto, scorgendo ad est, poco oltre la ringhiera, assunse una tinta di un caldo giallo. Ora mi sembrò straordinariamente diversa e più giovane. Era come divenuta una dea, la quale scesa dal cielo, portava con sé per l'umanità verità e consigli.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Toscana al tramonto.

*

 
Ginevra iniziò la sua litania malinconica, invitandomi a percorrere il salotto per raggiungere il balconcino.
L'accento fiorentino le conferiva in quel momento un'aria teatrale e interessante ma nel suo sguardo non vi era speranza né sprazzi di luce. 
Il suo volto, scorgendo ad est, poco oltre la ringhiera, assunse una tinta di un caldo giallo. Ora mi sembrò straordinariamente diversa e più giovane. Era come divenuta una dea, la quale scesa dal cielo, portava con sé per l'umanità verità e consigli.

“Il tramonto, ecco... vedi, mi mette nostalgia” - mi disse, non riuscendo a distogliere lo sguardo dall'orizzonte, sicché io iniziai ad essere sempre più curiosa.
Scattante m'avvicinai per capire.

Adesso potevo vederlo: un giallo dolce andava ad abbracciare sempre più un arancio su un sottofondo ceruleo che sembrava voler a tutti i costi cedere il suo ruolo, inizialmente, da protagonista. Ed ecco quindi soggiungere a poco a poco un rosso tiepido ma vivace, intenzionato senza dubbio a espandersi oltre le verdi, mistiche, numerose pianure, le piccole casette quadrate, gli alberi lontani.

Ginevra mi lasciò sola poco dopo, come fosse uno spettacolo, quello, giá visto mille volte. Era più importante la sua sigaretta che le sue dita nevrotiche tenevano su.
Mi spinsi un po' più oltre. Io non ero affatto stanca.
Un refolo secco di vento mi tagliò il viso e sgualcì la triste e larga canotta nera che vestiva la mia pelle nuda. Non m'importò. Lasciai che quel freddo mi prendesse, che l'attimo mi prendesse, che fossi investita totalmente da quel Sole remoto.
Ho persino pensato che mi sarei ammalata volentieri affinché potessi ricordarmene il motivo, una volta tornata a casa, affinché quella fotografia diventasse animata attraverso gli acciacchi del mio stesso corpo, affinché ne potessi catturare l'essenza. 

Il tramonto della Toscana. E chi, come, si cura delle proprie malinconie quando lo guarda?
Fu così che per un istante, mi parve aver trovato la mia vera casa nel mondo.








Nota d'autrice: è curioso e al tempo stesso "divertente" per me dichiarare che questa storia è stata ispirata nientepopodimeno che da un mio stesso sogno.
Ho abbozzato velocemente quelli che per me potevano essere dettagli significativi, da non trascurare, non appena sveglia... e beh, ed eccoci qua!
Spero di tornare presto in questa meravigliosa regione, una seconda casa, letteralmente.


 
 
   
 
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