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Autore: Sunnydafne    17/01/2024    1 recensioni
Seguito di "Le 5 fasi del dolore". Uno sguardo al tempo di separazione tra Inuyasha e kagome, la vita quotidiana e piccoli e grandi cambiamenti.
Genere: Commedia, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note 

Come promesso eccomi con il seguito di le 5 fasi del dolore, la mia personale interpretazione dei 3 anni di separazione. 

Spero che vi piaccia. 

Buona lettura!! 




Lo zaino giallo logoro fu adagiato delicatamente vicino all'entrata della capanna nuova. Il giovane hanyou rimase sulla soglia, la porta scorrevole ancora aperta, la luce del giorno morente entrava da quest'unica apertura alle sue spalle, creando un enorme ombra del padrone di casa, che torreggiava nell'ambiente. Con un passo esitate entrò nella grande stanza, chiudendo dietro di sé il mondo esterno.

Un sospiro stanco uscì dalle labbra screpolate del mezzo demone.

I suoi occhi si abituarono subito all'oscurità dell'abitazione, scrutando ogni angolo del luogo.

Era una capanna di recente costruzione, alla periferia del villaggio, una delle capanne ricostruite dopo la battaglia con Naraku. I suoi precedenti abitanti, due anziani usciti miracolosamente vivi dalle macerie, decisero, dopo il disastro, di ritirarsi dal figlio maschio, il quale abitava in un villaggio vicino, molto più ricco e grande del loro borgo. La capanna, rimasta quindi vuota, fu destinata in dono al mezzo demone che aveva protetto il villaggio e i suoi abitanti.

L'hanyou sbuffò a questo pensiero, sì, era vero, pochi persero la vita in quel combattimento e pochi furono i danni al villaggio, ma in cuor suo Inuyasha non si sentiva né un salvatore, né un protettore, era stato suo dovere distruggere oscuro hanouy, una vendetta personale, quindi nessuno aveva un debito con lui.

Accettò l'offerta del villaggio solo perché Miroku, il solito impiccione, non gli diede altra scelta.

Un altro sbuffò uscì dal petto di Inuyasha.

Entrando maggiormente nella dimora si sedette, gambe incrociate, contro il muro alla sua destra, davanti al focolare, l'unica cosa all'interno della capanna. Guardò lo spazio, era una capanna di discrete dimensioni, molto più grande di quella della vecchia Kaede, un abitazione atta ad una famiglia numerosa.

Ancora uno sbuffò uscì dalle labbra del mezzo demone.

Cosa avrebbe dovuto farsene lui di una capanna così grande! - questi erano i suoi pensieri.

Lui, che aveva vissuto una vita solitaria, fatta eccezione per l'anno appena trascorso, dove aveva trovato una famiglia disfunzionale e assurda. Una famiglia, i quali membri avevano una vita al di fuori di lui.

Shippo aveva iniziato gli studi presso la scuola delle volpi, tornava saltuariamente a far visita, ma la sua vita al momento era lì, tra studi e esami.

Sango e Miroku avevano da poco celebrato la loro unione con un piccolo matrimonio, al quale Inuyasha partecipò con un misto di gioia e invidia. Non era da lui crogiolarsi in festeggiamenti e riti tipicamente umani, non che ne fosse mai stato invitato prima di allora, quindi al mix di emozioni si aggiunse l'amaro dell'inadeguatezza e l'acido del emarginazione.

La vecchia sacerdotessa aveva tutti i suoi obblighi da svolgere, a volte, per i lavori pesanti, chiedeva l'aiuto di Inuyasha, ma per lui era chiaro che era un modo per farlo sentire utile e partecipe alla vita del villaggio.

E poi c'era lei; lei che era rimasta dall'altra parte del pozzo, nella sua era, circondata al sicuro dalla sua famiglia e dai suoi amici.

Un sospiro, triste e sconsolato gli uscì dal petto, accompagnato dall'abbassamento delle sue orecchie.

Cambiò posizione, allungando la gamba sinistra distesa davanti a sé, la destra piegata al ginocchio, dove poggiò il gomito per sostenere il viso con la mano.

Riportò l'attenzione all'ambiente che lo circondava, la grande capanna vuota, adornata solo da ragnatele, un focolare spento e uno zaino giallo proveniente dal futuro.

“dovrò trovarti un posto ” mormorò, parlando all'oggetto inanimato, spostando tutta la sua attenzione allo zaino. “un bel baule, come quello della vecchia megera.. Anzi meglio, più resistente! ” guardò l'ambiente valutando dove avrebbe posizionato il baule, decidendo alla fine che il fondo della capanna, lontano dalla porta e dal focolare, sarebbe stato il posto migliore. “poi cos'altro.. Oh Bhe, sì.. Pentole e ciotole per mangiare.. Non posso sempre approfittarmi della vecchia o di Sango e Miroku.. ” annuì a se stesso con la testa “forse anche un futon.. ” incrociò nuovamente gambe e braccia, piegando la testa di lato “potrebbe essere utile per scaldarmi nelle notti di luna nuova o se viene il marmocchio, non potrà sempre disturbare i due pincioncini, più sicuro qui con me per lui, solo i kami sanno in cosa potrebbe imbattersi lì.. E la vecchia.. Bhe, è vecchia, meglio risparmiarle un po' di lavoro! Sì, decisamente può essere utile! Quindi baule, futon, necessario per mangiare.. Mi sembra un buon inizio.. Ora, manca solo il denaro ” le orecchie dell’hanouy di abbassarono, aveva vissuto tutta la vita senza denaro, ma la compagnia degli altri gli aveva insegnato l'utilità di questo mezzo.

Lì prese la sua decisione “chiederò al bouzo” il quale aveva iniziato a fare qualche esorcismo e più di una volta aveva chiesto a InuYasha di accompagnarlo, ma fino a quel momento non aveva trovato in sé motivazione per farlo.

Adesso ne aveva una.

“ma prima.. ” si alzò con eleganza felina, recuperando da terra la spada che aveva lasciato vicino a sé precedentemente. Aprì le finestre e con l'ausilio della spada si sbarazzò delle ragnatele. Finito il suo lavoro rapidamente controllo nuovamente l'ambiente. Non ne sapeva assolutamente nulla sulla gestione di una casa, ma una cosa aveva imparato alle grandi pulizie del tempio di Muslin, aveva bisogno di attrezzature idonee. “quindi, aggiungere alla lista degli acquisti tutto ciò che serviva per la pulizia.. Beh, chiederò a Kaede o a Sango.. ”

Decidendo di rimandare le pulizie ad un altro momento recupererò lo zaino spostandolo nell'angolo della casa che aveva precedentemente occupato.

Con trepidazione aprì lo zaino, in esso il profumo di Kagome aleggiava come una brezza estiva. Dopo essersi concesso un momento per crogiolarsi nell'odore amato passò a esaminare il suo contenuto. 

Trovò un paio di confezioni di ramen, delle caramelle e dei biscotti, che accatastò alla sua sinistra. 

Tirò fuori una borsetta più piccola nella quale trovò spazzola per i capelli, creme dallo strano profumo e un fermaglio per capelli. Osservò quest'ultimo, pensando alle poche volte che lo aveva usato, in effetti lo usava solo quando faceva il bagno e non voleva bagnarsi i capelli. Rimettendo tutto al proprio posto, sistemò la pochette accanto al cibo, proseguendo la ricerca nello zaino. 

Trovò un libro, si chiese vagamente se ne avesse avuto bisogno per la sua scuola, ma accatastò il pensiero non potendo rimediare in nessun caso. 

Sul fondo c'erano tutto il necessario per il bagno, asciugamano e saponi dall'odore tipicamente e unicamente Kagome. 

Immancabile era il suo strano futon del futuro. Si portò il materiale fresco al viso, assaporando le tracce di Kagome come un assetato in cerca di acqua. 

Non c'era molto altro, qualche penna sparsa qua e là, un piccolo blocco per appunti e un sacchetto contenente gli abiti usati da Kagome prima della battaglia. Arrossí quando capì cosa ci fosse all'interno. Era intimo e privato, soprattutto la sua biancheria, i quali avevano un marcato odore di Kagome, l'odore più intimo di lei. Arrossendo e vergognandosi posò il sacchetto e prese l'ultimo sacchetto all'interno dello zaino. Trovò una divisa scolastica pulita di Kagome, la osservò, spiegandola e ricordando vivamente l'immagine di lei vestita in quegli strani abiti rivelatori — come poteva andare in giro nel sengoku vestita in questo modo? — pensò — ma è così da Lei!

Ripegando alla meno peggio i capi di abbigliamento gli appoggiò sulle sue ginocchia, tornando al contenuto del sacchetto trovandosi nuovamente di fronte alla sua biancheria intima, questa volta pulita è profumata di fresco, come se fosse stata appena lavata. Richiude velocemente anche questa borsa, sentendo di aver violato la privacy di Kagome anche solo sbirciando quei capi. Un pensiero lo colpì, se fosse qui mi farebbe sedere fine alla fine del mondo! —un brivido lo percorse al ricordo delle sedute, ma fu profonda la sensazione di nostalgia che provò. Cosa darei per sentirti anche solo urlare di sedermi.. Tutto, pur di averti qui..



Rintracciare il monaco la mattina seguente fu un'impresa facile, lo trovò intento nelle sue pratiche mattutine di meditazione seduto sotto l'albero di fronte a casa sua, mentre Sango, all'interno, preparava la colazione.

“buongiorno amico mio! ” esclamò il monaco “cosa ti porta così presto alla mia dimora questa mattina? Di solito arrivi quando la colazione è già pronta!”

Il primo istinto dell’hanouy fu di voltarsi e rinunciare alla missione guadagnare monete, ma si fece coraggio e si sedette accanto al prete vizioso.

“è ancora valida la tua offerta? ”

“di quale offerta parli amico mio? Te ne ho fatte diverse nel tempo” iniziò ad elencare con le dita “insegnarti le vie del piacere femminile, farti conoscere il modo per eliminare la tua frustrazione, sperimentare le gioie della vita.. ”

“niente di perverso”

il mezzo demone interruppe le divagazioni del pervertito “mi riferisco al lavoro, monaco!“

”al lavoro dici? Quindi hai deciso di avviare con me un'attività di sterminio?“

”sì, sempre se non me ne fai pentire!“

Il monaco fece finta di non sentire l'Hanyou e continuò come se niente fosse ”bene, né sono molto felice, ma dimmi, cosa ti ha fatto cambiare idea? “

”Tsz! “ voltò il viso dalla parte opposta del santuomo ”beh, Kaede ieri mi ha fatto notare che la mia casa ha bisogno di essere più confortevole, quindi ho bisogno di denaro per comprare il necessario.. “

”ah, capisco... “ il tono saccente di Miroku fece infervorare Inuyasha

”cosa, esattamente, hai capito?!“

”niente di ché, solo l'ovvio, che hai deciso di utilizzare la casa e quindi renderla più vivibile, perché c'è dell'altro forse? “ a InuYasha non piaceva né il tono, né lo sguardo dell'amico, sapeva che era una trappola, il monaco aveva questo strano potere di rigirare e manipolare le conversazioni a suo piacimento, ma questa volta non ci sarebbe cascato.

”ma dimmi tu una cosa, come mai non hai avviato questa attività con Sango, è una cacciatrice di demoni molto abile, più di te se me lo chiedi! “ il mezzo demone cambiò abilmente discorso.

”hai ragione su questo“ rise il monaco ”ma vedi, ora che siamo sposati vogliamo far crescere la nostra famiglia, non posso permettere che Sango con il pancione combatta dei demoni, vero amico? “

”è incinta? “

”non ancora, ma spero presto“ gli fece l'occhiolino il monaco, disgustando il mezzo demone per lo sguardo lascivo e cospiratorio dell'amico.

 

*

 

Per il giovane hanyou la vita trascorreva in una strana normalità. Strana per lui. Che di normalità nella vita non ne aveva mai avuta.

Crescere come mezzo demone per lui fu una costante lotta per la sopravvivenza, sempre braccato e scacciato. Fino a quando tutto questo cambiò, senza che realmente se ne accorgesse, proprio così, da un momento all'altro si ritrovò circondato da una famiglia disfunzionale e da una routine impensabile fino a poco tempo prima. Adesso aveva un villaggio, una casa da chiamare sua, un lavoro, amici che lo cercavano e aiutavano. 

E proprio suddetti amici in quel momento erano il suo problema.

Gli sposi novelli avevano passato quella prima fase del matrimonio dove tutto era rose e fiori ed era iniziata la fase dei litigi, ma Inuyasha sapeva qual'era il problema e qui risiedeva il suo dubbio: farglielo sapere oppure no. Supponeva che con il tempo la coppia avrebbe capito la situazione e sarebbero passati oltre, ma conosceva anche il suo amico monaco e la sua capacità di fare arrabbiare la cacciatrice.

Poteva essere un disastro.

In verità, non solo si sentiva imbarazzato e fuori posto ad informarli della questione, ma, pur essendo immensamente felici per loro, una parte profonda di sé era irrimediabilmente gelosa e arrabbiata.

Sango era incinta, a pochi mesi dal matrimonio. Supponeva che la voglia di una famiglia di Miroku avesse fatto un miracolo in questa situazione, ma sapeva che in realtà era semplicemente tempismo azzeccato.

Tornando al problema presente il mezzo demone si concentrò nuovamente sulla discussione del duo. 

Sango continuava a ripetere al marito che voleva partecipare all'incarico appena accettato dalla nascente attività di sterminio, Miroku ribatteva che non c'era bisogno che la cacciatrice si unisse a loro perché il lavoro sarebbe stato facile e veloce.

Fu allora che tutto andò in frantumi.

La cacciatrice con occhi lacrimosi guardò il marito urlandogli contro

”almeno finché non sarò incinta posso lavorare con voi! “

fu allora che il suo cervello si stacco dalla sua bocca e parlò senza il suo permesso.

”ma tu sei incinta! “

il silenzio che ne seguì aveva un ché di sovrannaturale, se InuYasha non avesse saputo diversamente, avrebbe pensato che la minaccia demoniaca si fosse abbattuta su di loro.

”COSA? “ sbottarono i coniugi contemporaneamente, sguardi di shock e incredulità sul volto

”eh.. Bene..maledizione, avrei dovuto tenere chiusa la bocca!! “

”ne sei sicuro? “ intervenne Miroku

”eh.. Tsz, certo che lo sono, il naso non mente! “

”il naso? “ disse Sango ” oh, kami, puoi sentirne l'odore? “

”beh, il tuo profumo è cambiato lievemente, più dolce.. Un tono che di solito hanno le donne che aspettano un cucciolo.. “

Il sorriso di Sango era dolce e raggiante, un sorriso che raramente il mezzo demone aveva visto sulla donna.

”un cucciolo.. “ mormorò tra il divertito e l'entusiasta la donna

”bene“ intervenne Miroku ”questo chiude definitivamente la nostra discussione, rimarrai a casa! “

”MIROKU! “ Urlò indignata Sango

”mia dolce Sango, non sai quanto questo mi rende felice “ il monaco abbracciò la moglie con sentimento e calore ”finalmente.. Finalmente avremo la nostra famiglia.. La nostra nuova vita sta prendendo piede! “

Sango, che si era alterata all'affermazione del marito si addolcì nuovamente, ricambiando l'abbracciò con egual amore.

”sono così felice! “ pianse lacrime di felicità la cacciatrice.



I mesi passarono in fretta, il pancione di Sango era sempre più evidente e Inuyasha aiutava la coppia in ogni modo li fosse possibile. Portava a Sango carne magra e nutriente quasi ogni giorno, pesce fresco e saporito ogni tre giorni, primizie di stagione e frutti dolci.

Fu un pomeriggio qualsiasi, appena rientrati da uno sterminio di due giorni che il mezzo demone si ritrovò con un nuovo problema tra le mani.

Questi due creano più problemi di quel che valgano — pensò l'evidente bugia, sbuffando leggermente. Questa era una grande notizia, e non c'era modo che i due umani se ne accorgessero, se non alla nascita, quindi con la sua solita delicatezza sbotto la notizia mentre si sedeva per condividere con loro il pasto — come diceva Kagome, meglio strappare il cerotto velocemente, qualsiasi cosa significasse.

”sono due “

Gli sposi lo guardarono con sguardo confuso

”cosa sono due? “ chiese il monaco

Indicò con la testa Sango, pensando che bastasse per farsi capire

”io? “ Sango indicò se stessa ”Inuyasha ti senti bene? “

Fece un sospiro, ovviamente non avevano capito

”i cuccioli, sono due“

”due? “ chiese Miroku incredulo

”sì, sento due battiti cardiaci, oltre quello di Sango “

In quel momento la ciotola che la donna stava riempiendo di riso rotolo rumorosamente in terra, spargendo il contenuto intorno a lei

”due? “ ripeté Sango

”sì due! “ ripete L'Hanyou un po' spazientito guardando il cibo in terra

”ne sei..? No, certo che lo sei! “ continuò la cacciatrice.. Con gli occhi lacrimoni

Miroku si alzò per avvicinarsi alla moglie

”non è meraviglioso cara! “

”io.. Io.. “ Sango chiaramente stava iperventilando

”Sango, cosa c'è che non va? “ chiese il marito

”due! Miroku, sono due! Sai quanto può essere pericoloso! “ la voce in preda al panico di Sango fece destare il mezzo demone dai suoi pensieri sul cibo sprecato

”pericoloso? “

”certo! Già è pericoloso un parto normale.. Ci sono così tante cose che posso andare storte.. Ma.. Due.. Kami! E se non c'è la facessi?! E se i bambini avessero problemi? “ il suo sguardo si spostò sul marito in cerca di rassicurazioni.

”Sango, amore, sei una donna forte, hai combattuto battaglie più difficili di questa, te la caverai, come hai sempre fatto. “

L'Hanyou era sconcertato, non ne sapeva quasi nulla di nascite, ma aveva visto molti animali partorire e di solito parti con più cuccioli, qual'era la differenza? È vero, anche lui sapeva che per gli umani era raro un parto gemellare, e vivendo nel villaggio aveva capito che i parti per le donne erano dolorosi e pericolosi, ma non pensava che Sango sarebbe stata presa dal panico in quel modo, era davvero così difficile e spaventoso?

”i cuccioli sono forti“ cerco di calmare la donna, si sentiva in colpa per essere in parte causa della sua agitazione, non che dipendesse da lui, ma era stato lui ha darle la notizia.

”gli sentì? “ chiese Sango ” stanno bene? “

”sì, i loro cuori sono forti “

”me lo diresti se qualcosa non va, vero? “

”certo Sango, stai tranquilla. Se qualcosa cambia sarai informata“ una promessa facile da fare in quel frangente.

 

Mai si era pentito di una promessa fatta come in quel momento.

Si era appena accorto che il cuore di uno dei bambini nella pancia di Sango batteva meno forte dell'altro, batteva sempre identico all'altro, ma mentre uno era diventato più forte con il passare dei mesi, l'altro era rimasto un suono più delicato e basso. Ora, il mezzo demone non ne sapeva niente, forse era normale, infondo batteva costante e ritmato come sempre, ma se fosse stata un informazione importante?

cosa ne sapeva lui? Decise che la linea d'azione migliore era chiedere a Kaede, lei ne avrebbe saputo di più.

”perché i cuori dei cuccioli di Sango non battono con la stessa forza? “

Kaede guardò Inuyasha con il suo unico occhio buono

”cosa intendi? “

”battono allo stesso ritmo, ma uno è più forte dell'altro “

Kaede rifletté sulla cosa

”beh, è comune alla nascita di gemelli che uno dei due sia più grande e più forte“

”ok, quindi è questo, posso stare tranquillo “

”hai paura di dirlo a Sango? “

”certo! Già piange ad ogni cosa, non voglio trovarmi in mezzo a urla isteriche e lacrime a cascata se non c'è ne è un vero motivo“

Kaede ridacchiò

”hai ragione Inuyasha, non è un'informazione di cui Sango ha bisogno, non posso sentire i battiti cardiaci come fai tu, ma se mi dici che entrambi battono insieme e che è solo un discorso di potenza del suono allora sono abbastanza certa che non ci sia da preoccuparsi e non dovremmo agitare una futura madre con preoccupazioni inutili.. Ma hai fatto bene a farmelo presente, starò molto attenta alle prossime visite“



Il rientro nella sua capanna era sempre un momento riflessivo per Inuyasha, rifletteva sulla sua giornata e sulla sua vita. 

La sua dimora aveva preso forma, aveva risparmiato abbastanza per acquistare il futon ed il necessario per la cucina e la pulizia, un'altra storia fu il baule, il legno lo tagliò lui stesso da un albero morente e commissionò il falegname del lavoro in cambio di carne di cinghiale e una fornitura di legna per gli altri suoi lavori imminenti. Un buon patto secondo Inuyasha, che nel giro di poco riuscì ad avere il baule che desiderava. 

Al suo interno aveva conservato lo zaino giallo e il futon nuovo, che ancora non aveva mai usato. Continuava a dormire nella sua solita posizione seduta, l'abitudine di rimanere allerta troppo radicata in lui per poter fare diversamente. 

E come sempre anche quella sera si sedette di fronte al fuoco scoppiettante, mentre ricordi di Kagome ballavano sulle fiamme ardenti. 

Le palpebre si abbassarono e le spalle si rilassarono davanti al ricordo di quel sorriso che gli scaldava il cuore più del focolare. 



Note 

Ho un altro capitolo pronto e ho iniziato il terzo, ma la scrittura di questa storia procede lentamente.. oltre al fatto che ho avuto una musa notturna per una storia AU completamente lontana dalla mia comfort zone, ma che voglio, anzi sento il bisogno, di scrivere, quindi mi sto dedicando anche a quella. 

Cercherò di aggiornare ogni 2 settimane e spero di rimanere nei tempi, non amo essere in ritardo, per questo mi concedo 15 giorni tra un aggiornamento e l'altro.. Conosco i miei limiti!! 

Spero che questo primo capitolo sia stato di vostro gradimento e che vi abbia incuriosito. 

 

Alla prossima 

 

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