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Autore: Princess of the Rose    19/01/2024    0 recensioni
A Romano non piace la grappa. È un amante dei vini e certo non disprezza un buon amaro alla fine di un lauto pasto, ma la grappa non riesce a berla: nonostante il sapore dolce e l'odore floreale è troppo forte per i sui gusti, gli lascia la gola in fiamme e lo ubriaca troppo velocemente.
[Maritombola 14]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Che dire, follettini e follettine non è stata facile a sto giro, spero sia venuto fuori qualcosa che possa piacere non solo alla diretta interessata ma anche a chi leggerà. Non è un argomento facile questo, però spero di aver fatto un buon lavoro.



CW: Anni di Piombo, rapimento Moro.

68 - Autodistruzione



 


A Romano non piace la grappa. È un amante dei vini e certo non disprezza un buon amaro alla fine di un lauto pasto, ma la grappa non riesce a berla: nonostante il sapore dolce e l'odore floreale è troppo forte per i sui gusti, gli lascia la gola in fiamme e lo ubriaca troppo velocemente.

In quel momento però non si fa remore: prende il bicchiere del fratello, ci versa dentro la grappa raggiungendo quasi il bordo e manda già tutto d'un fiato. Subito gli occhi gli pizzicano e un bruciore fastidioso si espande dalla gola al naso, ma il dolore che sente dentro da anni a questa parte è assai maggiore, perciò non ci bada molto.

Veneziano alza la testa e lo guarda con occhi lucidi e sfocati, occhi di chi è ubriaco e ha pianto fino a poco fa; ha il naso e le guance rosse e le labbra infiammate. Lo sta guardando con confusione crescente, specie quando si versa un secondo bicchiere e manda giù anche quello in poco tempo.

"F-Fratellone?" mormora, posando una mano sul suo braccio, "C-Che stai facendo?"

"Lasciami in pace," sbiascica in risposta. Sente già la testa più leggera, la bocca pastosa e lo stomaco che si sta ribellando a quel liquido alcolico trangugiato in quel modo.

"Romano, a te non piace la grappa, ve," osserva l'altro, ma non fa nulla per prendergli la bottiglia.

"Oggi mi piace, okay? Non rompermi i coglioni," replica, stizzito.

Veneziano sospira e torna a fissare il tavolo. Romano non si versa un altro bicchiere, prende profondi respiri mentre dal salotto il telegiornale dà la notizia dell'ennessimo agguato terroristico. Poi di un altro. Poi di un altro ancora. Poi un aggiornamento sul caso di Aldo, succeduta dalle vuote dichiarazioni di qualche politico.

Il telefono squilla per l'ennesima volta quella settimana ma nessuno dei due si alza per rispondere: c'è un tacito accordo che rimarranno chiusi in casa per un po', senza sentire nessuno. Non hanno le forze per socializzare, per essere energici come al solito. Non hanno le forze per nulla a dire il vero. Romano si sente un morto che cammina e sa che per Veneziano è lo stesso.

Il telefono smette di squillare. La testa gli pulsa dolorosamente, ma manda già un terzo bicchiere di grappa.

"Romano, non sei abituato non-"

"Non rompermi i coglioni cazzo!" urla sbattendo il bicchiere sul tavolo e mandandolo in mille pezzi; alcuni gli si infilano nella carne, facendolo imprecare mentre il sangue gli cola dalla mano sull'avambraccio e per terra.

"Romano!" Veneziano si alza in piedi, prende uno straccio pulito e prova a tamponarci la ferita, sussultando quando suo fratello ritira veloce la mano.

"C'è vetro, me lo infili ancora più dentro se ci spingi sopra!"

"S-Scusa ve."

Romano pare voglia dire qualcosa ma ci rinuncia, borbottando qualche insulto. A fatica apre la mano e rabbrividisce a vedere i pezzi del bicchiere conficcati nel palmo. Stringe i denti e cerca di toglierli, ma sente troppo dolore.

"A-Aspetta faccio io," Veneziano corre a prendere delle pinze in bagno assieme a della carta igienica e del disinfettante, per poi tornare da lui; è pallido in volto e ha l'espressione di chi sta rivivendo orrendi ricordi, ma procede comunque: con mano tremante inizia a togliere il vetro, passando poi subito un po' della carta imbevuta di disinfettante. Romano non spicca parola e lo lascia fare, limitandosi a sibilare imprecazioni quando sente la ferita pizzicare.

Quando finisce Veneziano è sudato e sembra sul punto di vomitare.

"B-Bende, servono delle bende ve," mormora prima di alzarsi e tornare in bagno a prendere l'occorrente.

Romano si accascia sulla sedia e guarda il soffitto ingrigito. Dal salotto proviene la musica allegra di una pubblicità. Si guarda la mano e prova a muovere le dita, rabbrividendo quando dalle ferite esce un poco di sangue. Con l'altra mano prende la bottiglia di grappa e la porta alle labbra, bevendo a grossi sorsi. Stavolta lacrima, la gola gli brucia, e quando si stacca può far finta che il singhiozzo che gli scappa dalle labbra sia dovuto a quel liquido alcolico.

"Romano non bere così tanto," lo rimprovera Veneziano quando rientra in cucina - ancora una volta, però, non gli allontana la grappa. Si siede di nuovo davanti a lui e gli fascia la mano ferita con le bende pulite. Sta tremando come una foglia.

Romano vorrebbe dire qualcosa, qualche rassicurazione, ma qualunque parola di conforto gli sembra vuota. Quello con la facciata ottimista è sempre stato Veneziano e se neanche lui riesce a far finta che le cose andranno come può riuscirci lui? Perciò rimane in silenzio, ingoiando tutti i tipi di dolore che sente. Quando ha finito Veneziano non gli lascia andare la mano.

Entrambi sobbalzano quando sentono la musica dell'edizione straordinaria del telegiornale. Già sanno: sono consapevoli che era solo questione di tempo, mai avevano riposto speranze nonostante le rassicurazioni di America e del suo capo.

Eppure quella frase è un tuffo al cuore.

"È stato ritrovato in via Caetani a Roma il corpo dell'onorevole Aldo Moro."

Veneziano si butta in avanti, poggia la fronte sulla sua mano bendata e scoppia a piangere a dirotto. Romano rimane immobile, la gola resa secca dall'alcol e un senso di vuoto che poche volte ha provato nella sua millenaria vita.

Stavolta non può incolpare la grappa per le lacrime che gli bagnano il viso.
   
 
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