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Autore: Picky    20/01/2024    2 recensioni
||STORIA INTERATTIVA|| ISCRIZIONI APERTE||
Il Lobha Casino era noto in tutti i sette mari per essere un territorio neutrale. Che tu fossi pirata, marine, cacciatore di taglie o un semplice civile, al Lobha Casino non importava. In fondo, i soldi sono soldi a prescindere dalla tasca da cui provengono.
Il Lobha Casino era noto in tutti i sette mari per avere delle regole particolari che andavano rispettate. Erano sette, alcuni si divertivano a pensare che fossero sette per ricordare il numero dei peccati capitali.
Dal testo:
“Vorrei sporgere reclamo per questa mancanza.”
Questa volta la donna non sorrise, la sua espressione fece capire all’uomo che il tempo dei convenevoli era finito. Sarebbe andata dritto al sodo.
“Girano voci che tu voglia competere, Zenjiro.”
L’uomo non si scompose minimamente. Inspirò una boccata di fumo e la punta del sigaro si illuminò per qualche breve secondo.
“Competere è una parola riduttiva, Azure. Voglio eliminare il Lobha Casino."
Genere: Avventura, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Il Lobha Casino era noto in tutti i sette mari per essere un territorio neutrale. Che tu fossi pirata, marine, cacciatore di taglie o un semplice civile, al Lobha Casino non importava. In fondo, i soldi sono soldi a prescindere dalla tasca da cui provengono.

Il Lobha Casino era noto in tutti i sette mari per avere delle regole particolari che andavano rispettate. Erano sette, alcuni si divertivano a pensare che fossero sette per ricordare il numero dei peccati capitali.

La prima regola è semplice ma non per questo scontata: bisogna sempre essere in grado di coprire le cifre che si scommettono. Al Lobha Casino, i debitori e i bugiardi non sono i benvenuti e se avessero provato ad ingannare lo staff della casa di gioco, non avrebbero avuto vita lunga.

La seconda regola è probabilmente quella che rende il Lobha Casino il miglior luogo per qualsiasi persona: non sono tollerati combattimenti di alcun tipo, che siano risse, combattimenti a mano armata o scontri con frutti del diavolo. Lo staff ci tiene a ricordare che quello è un casinò, non un fight club. Questa regola fa sì che i pirati possano avere un momento di tregua e indugiare nel gioco e che i Marines e i cacciatori di taglie si possano concedere una pausa dal lavoro senza dover essere sempre al collo di un pirata.

La terza regola per chi non aveva mai messo piede al Lobha Casino è strana mentre per gli avventori è una grande seccatura: per poter entrare bisogna sempre fare uno scambio. L’ingresso equivale ad un segreto. Che sia del giocatore o di qualcun altro non importa, basta che sia vero. Se non lo sarà, lo staff del casino lo verrà a sapere.

La quarta regola non è una vera e propria regola per i giocatori ma per lo staff: mai rivelare ai giocatori il proprio nome. Nessuno sa il perché di quella regola, solo lo staff. Le voci sul motivo della regola sono parecchie ma nessuna di queste pare essere fondata.

La quinta regola sembra più una presa in giro che una vera e propria regola: se la proprietaria chiede un drink, bisogna offrirglielo. Anche in questo caso, gli estranei non avrebbero capito, gli avventori pregano che un’occasione del genere gli si presenti. Che la proprietaria del casinò sia una bella donna nessuno lo può negare, ma non  è quello il motivo per cui i giocatori farebbero carte false per offrirle da bere.

La sesta regola è più un enigma che una regola: gira la fortuna, gira la ruota, gira l’avvoltoio sopra ogni capo. Solo in pochi hanno scoperto il reale significato di quella regola ma nessuno di loro ha mai divulgato il segreto.

La settima e ultima regola, invece, sembra più un ordine che una regola: non dubitare del Lobha Casino.

Sette semplici regole che tutti avevano l’obbligo di rispettare, perché al Lobha Casino non si fanno eccezioni.
E voi? Siete pronti ad entrare nella casa di gioco più famosa dei sette mari e rispettare le regole?

 
 •♣• 

Dalla balconata del secondo piano, Azure seguiva i movimenti ai tavoli. Lasciava che le iridi acquose scivolassero tra le persone con soddisfazione. Sei anni addietro, quando aveva finalmente aperto il Lobha Casino, si era ritenuta la persona più felice del mondo. Ora che lo gestiva, poteva continuare a sostenerlo. Per anni, l’idea di un casinò vagante era sembrata solo un sogno e poi finalmente si era materializzato davanti ai suoi occhi in forma di brigantino. Dall’esterno, a parte la polena a forma di volto di jolly, non sembrava diversa dalle altre navi. Era vero, in fondo la diversità si celava sotto coperta, dove era stato ricavato uno spazio dedicato al gioco d’azzardo. Non era eccessivamente grande, ma lo era abbastanza per accogliere un bancone per l’angolo bar, tre slot machine e tre tavoli da gioco. Era stato eliminato il soffitto del locale per unire la stanza sovrastante e creare così un secondo piano, dove si trovavano uffici e sale a cui solo lo staff poteva accedere.

“Azure, è nel tuo ufficio.”

La donna si staccò dalla ringhiera e si voltò per capire chi fosse ad averle dato la migliore notizia della giornata. Si ritrovò di fronte un giovane nei suoi tardi venti anni, dai corti capelli neri con riflessi turchesi. La camicia bianca della divisa aveva le maniche arrotolate e mostrava i tatuaggi del giovane uomo. Se si sommavano al penetrante sguardo smeraldino e al fisico allenato, il risultato era un uomo oggettivamente attraente. Ricordava che quando lo aveva assunto, alcune delle altre donne del Casino e alcune clienti abituali erano venute a stringerle la mano ringraziandola per la magnifica scelta. Quando incontrò lo sguardo indifferente di Milo, così si faceva chiamare, ridacchiò.

“Ti ha mandato Pearl?”

Dal modo in cui il naso del ragazzo si arricciò per il fastidio capì di aver colpito nel segno. Era risaputo quanto lui e Pearl preferissero non lasciare le loro mansioni, lui perché troppo pigro e lei perché troppo pignola per affidare il suo lavoro ad altri. Probabilmente se l’erano giocata a sasso, carta e forbice e il ragazzo dalla proverbiale sfortuna aveva miseramente perso.

“Grazie, Milo. Puoi tornare di sotto. -Prima che l'uomo imboccasse le scale aggiunse. -Oh, dì a Pearl di portare nel mio ufficio due bicchieri di scotch.”

Dal sorriso sghembo del ragazzo comprese che sarebbe stato più che felice di riferire il messaggio. Nuovamente sola, Azure si aggiustò la giacca bianca e passò una mano tra le ciocche corvine e ricce che quel giorno non ne volevano sapere di stare al loro posto. Beh, non che lo fossero mai state effettivamente. Andò nel suo ufficio dove ad attenderla c’era un uomo dall’aria distinta e dai capelli di un particolare color lavanda, così come la sua barba curata. Il fisico, per niente intaccato dall’età, era fasciato da un completo blu scuro che si mescolava perfettamente con le tonalità fredde dell’arredamento dell’ufficio. L’uomo si era già accomodato su una delle poltrone e stava dando le spalle all’entrata. Nonostante ciò Azure riuscì a distinguere chiaramente le volute di fumo che si sollevavano dal volto. Anche per quella volta avrebbe dovuto far bruciare un bel po’ di candele profumate per liberarsi del pungente odore di tabacco dei sigari dell’uomo.

 “A vederti così tranquillo, faticherei a credere che tu sia lo stesso che ha rotto qualche costola ai miei uomini.”

L’uomo, senza voltarsi, ridacchiò, come se quelle fossero veramente vicende accadute ad altri.

“Che vuoi che ti dica Azure, se gli esecutivi del Lobha Casino ti entrano in casa la prima cosa che fai non è di certo offrire una tazza di the.”

La donna non reagì, consapevole che in fondo nessun essere umano sano di mente e a conoscenza della vera natura del Lobha Casino si sarebbe mai sognato di fare una cosa del genere. Andò a sedersi dall’altro lato della scrivania di fronte all’uomo, incontrandone per la prima volta lo sguardo color antracite.

“Peccato, senza una tazza di the i miei uomini non rivelano il motivo per cui si viene rapiti.”

“Vorrei sporgere reclamo per questa mancanza.”

Questa volta la donna non sorrise, la sua espressione fece capire all’uomo che il tempo dei convenevoli era finito. Sarebbe andata dritto al sodo.

“Girano voci che tu voglia competere, Zenjiro.”

L’uomo non si scompose minimamente. Inspirò una boccata di fumo e la punta del sigaro si illuminò per qualche breve secondo.

“Competere è una parola riduttiva, Azure.”

Il modo in cui l’uomo pronunciò il suo nome le fece storcere il naso. Come se fosse falso. Ma sapeva che quello era il suo modo di ricordarle che conosceva la sua vera identità. Prima che potesse riprendere il discorso, qualcuno bussò alla porta. Quando diede l’ordine di entrare, nella stanza entrò una giovane donna dai capelli biondi parzialmente legati in una treccia. Indossava la divisa da bartender e su una mano portava, in perfetto equilibrio, un vassoio rotondo con i due bicchieri di scotch che aveva precedentemente ordinato. Quando lo sguardo ricadde sull’uomo seduto di fronte a lei, lo sguardo color ghiaccio della donna si inasprì.

“Lasciali pure qui, Pearl. Grazie.”

La istruì la sua superiore indicandole un punto sulla scrivania. Lei eseguì, non mancando di far percepire all’uomo il suo astio. Zenjiro scosse solo la testa e fece un rapido gesto con la mano indicando di aver riconosciuto la ragazza come una delle due persone che si era introdotta in casa sua. Pearl uscì poi stizzita dalla stanza, non dimenticandosi di lanciare un ultimo sguardo di avvertimento alla donna. Al primo passo falso chiama, sembrava volerle dire. Azure annuì lievemente, indicandole di non preoccuparsi. Poi prese uno dei due bicchieri tra le dita e si appoggiò contro lo schienale.

“Se non vuoi competere allora cosa vuoi?”

“Eliminare il Lobha Casino.”

Azure non si potè ritenere sorpresa dalla sua risposta. In fondo anche lei avrebbe tanto voluto eliminare l’uomo di fronte a lei. Purtroppo però aveva dei principi e avrebbe quindi concesso all’altro di uscire dal suo casinò con la testa ancora attaccata al corpo, e l’altro lo sapeva perfettamente.

“Caro, carissimo Zenjiro. Il Lobha Casino resterà in piedi. La Marina non ha giurisdizione qui. E, fino a prova contraria, è un’attività più che regolare, il Governo non interferirà.”

“Assumere la gente dal passato più disperato per te è regolare?”

“Non parlare come se il tuo fosse pulito.”

Lo rimproverò lei. Stava iniziando a pensare che portarlo lì era stata solo una perdita di tempo.

“Ti do un’altra chance: cosa vuoi, Zenjiro?”
 
Scandì il suo nome con freddezza, lasciando che le scivolasse dalle labbra mischiandosi al disgusto. L’uomo alzò un sopracciglio, non poteva dire di essere sorpreso da quell’atteggiamento, anzi, gli sembrava più reale quello rispetto a quello affabile mostrato all’inizio.

“Come ho già detto: eliminare il Lobha Casino.”

La donna sospirò. Erano tanti coloro che consideravano scomoda l’esistenza del Lobha Casino, e forse Zenjiro Hoshigawa era colui che più di tutti ne desiderava la chiusura. Fin dal principio non era stato un grande sostenitore del progetto. Lo squadrò per qualche secondo, come se così facendo Azure avesse potuto scoprire che cosa stava architettando l’uomo. Poggiò il bicchiere sulla scrivania facendo tintinnare i cubetti di ghiaccio contro il cristallo. Fece scorrere la punta dell’indice lungo il bordo, solo per perdere un po’ di tempo. Sapeva che Zenjiro detestava le perdite di tempo.

“Ti sei fatto catturare solo per fare questa dichiarazione ufficiale, vero? -Lui ghignò. Così come lui conosceva lei anche lei conosceva lui. -Come sei teatrale.” Aggiunse lei quando ne ebbe la conferma.

La corvina incrociò poi le dita davanti al volto per appoggiarvi il mento. Con un sorriso mellifluo tornò a guardare il violetto.

“Beh, provaci ad affondarci. Ti garantisco che fallirai miseramente e, a quel punto, sarò io a venirti a cercare per farti sprofondare nel più profondo dei mari.”

Ad ogni parola il sorriso era andato a spegnersi sempre più, fino a che sul volto di Azure l’unica cosa che si poteva leggere era puro astio. Zenjiro spense il sigaro immergendolo nel bicchiere di scotch che non aveva toccato e si alzò aggiustandosi il gilet del completo.

“Beh, staremo a vedere chi riuscirà ad affondare per ultimo.”

E con quelle ultime parole, che non celavano la dichiarazione di guerra tra i due, lasciò l’ufficio e il Lobha Casino.
Sola nel suo ufficio Azure osservò la porta chiusa: se quell’uomo avesse osato torcere una sola carte del Lobha Casino lo avrebbe affogato con le sue stesse mani.
 
 •♣• 


Sproloquio dell’autrice:
Buon giorno o buona sera a tutti voi!
Lasciate che mi presenti, sono Picky e sono qui oggi per presentarvi questo mini progettino: il Lobha Casino. È passato circa un annetto da quando avevo portato qui su EFP un altro progetto ad OC, purtroppo mai partito per scarsità di adesioni. Non mi sono però persa d’animo e sono pronta a riprovare e vedere come va (anche se al momento ho un po’ di dubbi considerando che al momento il sito, e in particolare la sezione delle interettive, sta lentamente morendo, sigh T^T).
In ogni caso questo progetto sarà ambientato nel mondo di One Piece, ma con la trama non ci azzeccherà nulla. Ho deciso di portarlo avendo in mente una storia un po’ leggera che spero che possa essere “guidata” dagli OC. La trama di base sarà molto semplice, la cornice sarà questa “faida” che vi ho presentato qua sopra ma vorrei che fosse un po’ più incentrata sui membri del Lobha Casino  e di poterli seguire nella loro quotidianità, nelle loro missioni giornaliere e nei loro piccoli sheningas (essenzialmente amo il found family tropes, aspiro un po’ a quello quindi, spero di riuscire). Spero che una storia del genere possa piacere e che le premesse vi abbiano stuzzicato un po’. ^^
Detto questo, come ogni interattiva e come il Lobha Casino, ci sono delle regole da rispettare e che vi presento subito!
  1. Prima di partire in quarta con regole, provvedimenti ecc. ci tengo a fare una premessa: al di fuori del sito e di EFP ho una vita che purtroppo non posso mettere in pausa, per quanto mi piacerebbe. Per me la scrittura è un hobby e un passatempo, è qualcosa che mi diverte e spero di riuscire a far divertire anche voi con la storia che spero di riuscire a creare. In ogni caso, non aspettatevi aggiornamenti uno dietro l’altro. Il mio obiettivo sarebbe riuscire ad aggiornare almeno una volta al mese. Non faccio promesse sulla puntualità ma mi impegnerò al massimo per rispettare le tempistiche.
  2. Passando alla parte tecnica: idealmente vorrei far partire la storia con un minimo di 5/6 OC, ma se ne dovessi ricevere di più non ci sono problemi. Anzi, più siamo meglio è! Effettuerò comunque una sottospecie di scrematura, ovvero non accetterò schede che saranno inviate come recensione e se le schede sono altamente striminzite o i personaggi sono Mary Sue/Gary Stue li rifiuterò a prescindere.
  3. Per quanto riguarda le schede, potete inviare un massimo di 3 OC a testa, a patto che siano di sesso diverso. Inoltre nella recensione vi chiedo già di indicarmi il sesso, l’età e il ruolo (di questo parlerò più tardi) e da quanti anni lavora al Lobha Casino. A differenza di molte storie interattive non ho intenzione di mettere una data di scadenza, lascerò le iscrizioni aperte fino a che non riceverò un numero sufficiente di OC, iniziando a pubblicare alcuni capitoli introduttivi con gli OC che mi arrivano di volta in volta. Ovviamente una volta che vi siete iscritti vi chiedo di mandarmi la scheda in tempi ragionevoli, oppure se vi servisse un bel po’ di tempo vi chiederei di inviarmi di tanto in tanto dei messaggi per farmi capire che siete vivi, giusto per capire se devo aspettare le vostre schede oppure preferite darvi alla macchia.
  4. Nelle schede vi chiedo di essere super dettagliati, non temete di scrivere troppo, perché fidatevi che quando si tratta di informazioni niente è mai troppo. Inoltre con più informazioni mi fornirete più precisa sarà l’idea che mi farò del vostro OC e potrò rappresentarlo proprio come volete. Se avete dubbi, idee che volete aggiustare o bisogno di consigli e di informazioni scrivetemi senza problemi. Non mordo e anzi mi farebbe stra piacere aiutarvi (avvertenze: potrei essere prolissa, se siete allergici agli sproloqui e a chi straparla fate attenzione. XD)
  5. In ogni caso sono umana, e non vi leggo nel pensiero, motivo per cui ogni tanto un commento per capire se sto trattando correttamente il vostro OC mi piacerebbe riceverlo. Non importa se volete farmi sapere la vostra via MP, recensione o tramite piccione viaggiatore, mi basta avere un feedback. Con feedback ovviamente non intendo un “va bene” misero, una spiegazione è ben accetta. Se dopo 3/4 capitoli non avrò ricevuto nessuna parola dall’autore/autrice dell’OC, al quarto/quinto capitolo il vostro OC diventerà un personaggio secondario o sparirà (dipenderà molto dal punto della storia in cui ci troviamo).
  6. Il Lobha Casino è sostanzialmente un casinò che funge da mezza copertura per un’organizzazione che si occupa del traffico di informazioni. Tra i membri dello staffi si distinguono gli esecutivi, ovvero coloro che si occupano del lavoro sporco e del lavoro “manuale”, e gli operativi, coloro che si occupano della parte di intelligence. Indipendentemente dall’appartenenza all’una o all’altra categoria TUTTI i membri del’ Lobha Casino devono anche ricoprire un ruolo nel casinò (i ruoli sono quelli di un classico casinò).
    Altro dettaglio fondamentale: chi lavora per il Lobha Casino deve troncare i legami con la vita precedente. Non importa il motivo, nel momento in cui si assume un nuovo nome si rinasce e si diventa una persona nuova. I vostri OC possono aver iniziato a lavorare al Lobha Casino sei anni fa, ovvero quando ha aperto, o anche dopo.
  7. La storia è una sottospecie di AU!, quindi i personaggi principali della saga non saranno presenti, quindi per favore non create personaggi imparentati con loro.
 
Con questo credo di aver detto tutto quindi vi lascio le ultime cose: la scheda e informazioni sugli OC che vi ho fino ad ora presentato (forse tornerò con un piccolo extra su Milo e Pearl che qui sono solo stati solo di contorno.):
Scheda
  • Nome e Cognome (quelli che avevano alla nascita):
  • Nome usato al Lobha Casino:
  • Età (mettere anche il giorno del compleanno)(compresa tra i 23 e i 40) (Tenete conto che se si sono uniti all’apertura dovrete togliere sei anni alla loro attuale età!):
  • Soprannomi (quelli usati, quelli odiati, quelli che preferiscono, gli piacciono i soprannomi?):
  • Aspetto fisico (dettagliato!)
  • Prestavolto (non è obbligatorio. Se volete inserirlo la fonte può essere qualsiasi):
  • Operativo od esecutivo? (includere come svolge il suo lavoro, come si sente a farlo, se lavora bene in gruppo, tutto quello che vi viene in mente):
  • Ruolo nel casinò (i ruoli sono: croupier/dealers, addetto alla sicurezza/Pit Boss, barista, tecnico di slot machine, cassiere):
  • Sa combattere? (per gli esecutivi è abbastanza consigliato che lo sappiano fare, per gli operativi è a vostra discrezione) (includere stile di combattimento, se usano qualche arma, se si allenano e qualsiasi altra cosa vi venga in mente):
  • Frutto del Diavolo (nome, tipologia e funzionamento e come l’OC lo usa. Se volete poi aggiungere la storia di come ne è entrato in possesso è un dettaglio che non disdegno):
  • Carattere (se andrà a costituire metà della scheda sarò più che felice. Qui dovete proprio sbizzarrirvi. Quali sono le prime impressioni che la gente ha dell’OC? Come si comporta di abitudine? Quali sono le circostanze in cui il suo carattere subisce dei cambiamenti? Come reagisce ai cambiamenti? Alle nuove scoperte (piacevoli e spiacevoli)? Che tipo di amico è? Queste sono solo alcune domande che mi vengono in mente che potrebbero fungere da guida, se aveste bisogno di più aiuto contattatemi senza problemi ^^):
  • Come si relaziona con gli altri e come vi interagisce? (se volete integrarla alla sezione precedente siete liberissimi di farlo):
  • Carattere delle persone con cui va d’accordo:
  • Carattere delle persone con cui non va d’accordo:
  • Passato (ricordate, deve esserci un motivo che ha spinto i vostri OC ad assumere una nuova identità, non importa quale. I vostri OC possono essere arrivati al Lobha per sentito dire oppure perché personalmente reclutati da Azure. Nel caso decideste di seguire la seconda strada aggiungete come si è svolto il reclutamento/come hanno conosciuto Azure. Inoltre se volete aggiungere qualche episodio relativo agli anni al Lobha precedenti all’inizio della storia siete liberissimi di aggiungerli (o se volete aggiungerli ma non avete idee ne possiamo tranquillamente discutere insieme ^^):
  • Famiglia del personaggio (oltre alle informazioni generiche vi chiederei di spendere qualche riga sul tipo di legame che avevano con l’OC):
  • Cosa ama?:
  • Cosa odia?:
  • Passatempi:
  • Relazioni ed orientamento (non è detto che tutti finiscano con tutti, vedremo come si svilupperà la storia e come si distribuiranno gli OC. Qui vi chiederei di esprimere se il vostro OC è interessato ad avere relazioni, se ne ha avute in passato, come sarebbe in una relazione. Tenete inoltre conto che i personaggi si conoscono già da un po’ di tempo, potrei divertirmi a metterci dentro qualche relazione (sentimentale o puramente fisica) passata per pepare un po’ le cose eheh è.è (ovviamente se volete che lasci in pace il vostro OC avvisatemi XD)):
  • Paure ed insicurezze (le due cose sono separate! Sono esseri umani e tutti abbiamo sia paure che insicurezze, quindi non azzardatevi a dire che non ne hanno nessuna è.è):
  • Altro (nel caso voleste aggiungere altro che non siete riusciti a mettere nelle altre categorie questo è il campo giusto dove inserirle!):


Imiei OC:
 
A womanin her mid thirties, really skin (dark brown), white curly (almost afro) hair whit two lateral streaks of blue color. She wears glasses and has dark eyes. She wears a white jacket  over a ceo dress in an acquamarine shade.
Azure| 36 anni| Proprietaria del Lobha Casino | Kodou Kodou no Mi | Eterosessuale
Azure è una donna dalle idee chiare e precise, sebbene non sia la persona più organizzata del mondo trova sempre un buon modo per raggiungere i suoi obiettivi. All’apparenza è una donna accomodante e gioviale, ma chi lavora al Lobha Casino sa che quella è solo una delle tante strategie che Azure applica per mettere a proprio agio i clienti e scucire più informazioni. Mentirle è praticamente impossibile, e se si prova ad ingannarla i suoi occhi azzurri scandaglieranno la tua anima alla ricerca della verità che alla fine verrà a galla. Considera il Casino il suo bambino, e guai a chi prova ad infrangerne le regole.


A boy in his mid twenties with black hair, straight and put half down and hal in a bun, green eyes. He has a tatoo on his neck with the number twelve in roman character. He has a tanned complexion. He wear a white botton-up shirt, with a dark blue pullover and white trousers. Give him some bad guy vibe but the kind you know you can trust
Milo| 27 anni | Lavora al Lobha Casino da 5 anni| Operativo e Contabile | Pansessuale
Milo ha un’indole riservata. È più frequente che risponda per monosillabi che tramite vere e proprie frasi complesse. Se si potesse comunicare scrollando le spalle lui sarebbe l’essere più felice della terra.  Sebbene emani un’aurea di persona irraggiungibile e calcolatrice Milo non potrebbe essere che l’esatto opposto. A vederlo lavorare ogni giorno sembrerebbe più un bambino svogliato. È estremamente pigro, si sveglia tardi e dormirebbe in qualsiasi ora che lo separa dal momento in cui potrà infilarsi nuovamente sotto le coperte. Disturbarlo è una pessima idea a meno che non si voglia finire sulla sua lista nera. È particolarmente pragmatico e se deve portare a termine un incarico sceglierà di sicuro la strada più veloce per farlo (non importa quale sia, basta che la fatica termini presto). Apprezza chi sa rispettare i suoi spazi e i suoi tempi, se poi gli si fanno favori state certi che per Milo sarete degli eroi.


I'd like the image of a girl   (in a cartoonish/fanartish style) in her twenties with blonde wavy hair half collected in a little braid at the top of her head. She has big eyes, hazelnut shade. Freckles. Fair skin and a pouty mouth. A pair of glass pulled over her head. She is relativly slim, maybe some fat on her thights. She is dressed in a white shir with an olive-green coat a little bit bigger for her, light brown (almost beige) pants and doctor martin at her feet
Pearl| 24 anni | Lavora al Lobha Casino da 3 anni| Esecutiva e Barista| Bisessuale
Pearl è l’incarnazione dell’orgoglio. Estremamente puntigliosa e precisa. Non lascia mai niente al caso, preferisce organizzare tutto nei minimi dettagli e attenersi ad un piano, dire che è una maniaca del controllo è dire poco. Se qualcosa non segue le sue previsioni andrà nel panico, e una Pearl nel panico non porta a nulla di buono.
Secondo Milo, l’unico modo per sopravvivere a Pearl è con un paio di tappi per le orecchie. Secondo nessun essere sano di mente saprebbe sopportarne i costanti ragionamenti senza.
L’ultima cosa che Pearl vuole è mettere a disagio le persone quindi ovviamente, se le si facesse notare con calma che sta esagerando si assicurerà di rimediare, in fondo è una persona di buon cuore. Non è mica un robot come Milo!
È importante portarle rispetto, Pearl sa essere molto rancorosa e non esiterà a restituire pan per focaccia in caso di torto.


A man in his late thirties, light beard. light purple short hair, black eyes a little scar on his cheeck. Dressed in an elegant blue tuxedo and a cigar in his right hand
 Zenjiro Hoshigawa | 40 anni | Colui che vuole affondare il Lobha Casino
Sembra conoscere Azure e la vera natura del Lobha Casino e proprio per questo vuole portarlo alla chiusura. Le strategie per raggiungere questo obiettivo sono tutt’ora sconosciute, ma si assicurerà che restino tali fino alla fine.
È un uomo dai modi teatrali, gli piace sorprendere gli altri ed essere imprevedibile. Non è irragionevole ma non cambia facilmente idea, in fondo è da almeno sei anni che cerca di far sparire dai sette mari il Lobha Casino e fino ad ora non ha mai desistito. 
   
 
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