La macchina era stata la cosa a cui Merlin si era adattato più difficilmente. Non gli piacevano quei veicoli a quattro ruote che correvano su strade asfaltate col rischio di schiantarsi e ammazzare tanta gente. Ma decennio dopo decennio la modernità se lo era mangiato e aveva ceduto anche a questo. Gli veniva da ridere al solo pensiero dell’infinità di patenti rinnovate che si erano susseguite nel suo portafogli, con tanti nomi diversi, diverse date di nascita, diverse fotografie.