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Autore: Shainareth    08/02/2024    1 recensioni
[Gundam SEED Freedom] «Scusa se te lo faccio notare...» cominciò con educazione, prendendola alla lontana per non ferire i suoi sentimenti, «ma non pensi sia un po’ azzardato?»
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Athrun Zala, Meyrin Hawke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sì, avete letto bene. La shot è su Athrun e Meyrin. No, non ho cambiato fede. Ne riparliamo a fine lettura.





SFACCIATO


«Buongiorno», esordì Athrun, quando lei fece il suo ingresso in ufficio, una tazza di caffè in mano.
   «Ne vuoi anche tu?» gli domandò, dopo aver ricambiato il suo saluto.
   «Grazie, sono a posto così.»
   Meyrin si dispose allora a tornare alla propria postazione, ma quando passò alle spalle del collega con la coda dell’occhio catturò l’immagine del suo desktop e d’istinto sputò il sorso di caffè che aveva appena sorbito. Lui si volse a guardarla, stupito: «Tutto bene?»
   Affrettandosi a posare la tazza sulla propria scrivania e a recuperare un fazzoletto per pulirsi la bocca e il mento, la ragazza ringraziò che a quell’ora del mattino fossero soli. «Scusa se te lo faccio notare...» cominciò con educazione, prendendola alla lontana per non ferire i suoi sentimenti, «ma non pensi sia un po’ azzardato?»
   Athrun aggrottò la fronte, non capendo a cosa lei si stesse riferendo. «Di che parli?»
   «Dello sfondo del tuo monitor», fu la risposta diretta che ricevette a quel punto. Si girò verso la foto che giganteggiava sullo schermo, ma il problema continuava a sfuggirgli. Meyrin perse la pazienza. «Non puoi tenere così sfacciatamente in vista la foto di Cagalli-sama
   «Perché no?» volle sapere lui, cadendo dalle nuvole.
   «Cosa penserà la gente?!»
   «Che sono un tipo patriottico?» scherzò a quel punto, facendola grugnire per il disappunto. Non potendola vedere quanto voleva, era già tanto che non corresse da Cagalli tutte le sere dopo il lavoro, pertanto Athrun non avrebbe rinunciato almeno a quel suo piccolo peccato.
   Meyrin ruotò gli occhi al soffitto, domandandosi come avesse fatto ad avere una cotta per lui, tempo prima. Non appena aveva approfondito la sua conoscenza, infatti, si era resa conto di quanto fosse problematico e di quanto, in realtà, Athrun fosse diverso dall’immagine idealistica che aveva avuto di lui dopo la prima guerra.
   «Finirai per mettere Cagalli-sama nei guai», considerò poi, lasciandosi cadere sulla propria sedia. «E con tutti i grattacapi che ha già, dubito gliene serva un altro.»
   «Mi assumerò tutta la colpa», rispose serafico l’altro, agitando una mano per aria con noncuranza e tornando a rovistare tra i file del proprio computer. «Dirò che sono un suo ammiratore», ebbe la faccia tosta di dire, facendola inorridire per la tanta sfacciataggine. «Non penso che mi condanneranno, per questo.»
   Tornando ancora una volta con la mente al passato, la sua collega si rese conto di quanto lui fosse dannatamente cambiato da quando erano stati imbarcati insieme sulla Minerva - e anche dopo, in realtà. L’Athrun tenebroso e malinconico che le aveva fatto battere il cuore si era trasformato in un giovane ugualmente affascinante, certo, ma molto più sicuro di sé e per nulla restio a mostrare quelle che per altri avrebbero potuto essere considerate debolezze. Col tempo Meyrin era dovuta scendere a patti con se stessa e arrendersi all’idea di doverlo necessariamente etichettare, a volte, come idiota.
   Ciò nonostante, provava ancora molto rispetto per lui. La sua eroica fama era più che meritata e, sul piano personale, le dispiaceva che il suo grande amore per - e con - Cagalli fosse costretto a rimanere segreto. Come tutti quelli che erano a conoscenza della cosa, anche lei augurava a entrambi di riuscire a trovare la felicità insieme il prima possibile.
   «Non ti importa di essere preso in giro per questa tua ossessione?» non resistette all’impulso di domandargli.
   Lo vide inalberare un cipiglio corrucciato. «Non è un’ossessione», ci tenne a precisare Athrun, offeso.
   «Qualcuno potrebbe pensare il contrario.»
   Non fece in tempo a ribattere che il suo cellulare squillò: Cagalli. Per un attimo dimenticò persino il proprio nome e si affrettò a rispondere, perché era assai raro che l’amata lo contattasse in orario d’ufficio. Dal modo in cui il suo viso si illuminò, Meyrin comprese immediatamente che doveva trattarsi di lei. Sorridendo intenerita, e portandosi di nuovo la tazza alle labbra, lo vide sfilare di corsa fuori dall’ufficio, felice come un ragazzino. Sì, era davvero cambiato, considerò.
   Sospirando con genuina invidia per il grande amore che univa quei due, prima di mettersi al lavoro, l’agente Hawke si concesse il lusso di mandare un messaggio al soldato con cui stava uscendo in quel periodo. Era un bravo ragazzo e decise di dargli appuntamento per quella sera stessa. Probabilmente non era l’uomo della sua vita, ma non lo avrebbe mai scoperto se non ci avesse almeno provato.
 










Era ovvio che ci fosse il barbatrucco, no?
A parte questo, io ormai non riesco più a prendere sul serio Athrun. Aiutatemi. Non ho ancora visto il film, ma dalle informazioni e dagli spoiler ricevuti qua e là, sembra proprio che sia un caso perso. Ma va bene così. Noi fan della Athrun/Cagalli appreziamo molto.
A presto, spero!
Shainareth



 
  
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