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Autore: Duchessa712    19/02/2024    0 recensioni
I Pond e quello che è successo dopo: di come sono vissuti e morti, di come sono diventati genitori senza sperarlo, della figlia perduta e del Dottore Stropicciato che hanno continuato a vivere in loro.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amy Pond, Doctor - 12, Rory Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sbatte le ciglia, Amy, e non pensa più. Spera - di trovare Rory, di essere felice, di stare insieme. Prega - che il Dottore non stia solo, che continui a viaggiare, che trovi qualcun altro con cui condividere le meraviglie dell'universo.
Sbatte le palpebre, Amy, e per un secondo tutto si fa nero. -

Trovare Rory è più semplice del previsto. Placare le sue lacrime, la sua disperazione all'idea di averla condannata - dice proprio così, suo marito, e qualcosa si incrina nel sorriso di Amy - è molto più difficile.
"Insieme o non se ne fa niente.", gli ricorda, che ha fatto la sua scelta e non se ne pente. "Si chiama matrimonio."

Sulla guancia di Rory c'è uno sbaffo di rossetto, quando lei ritira la mano. È troppo scuro per poter essere suo e Amy lo sfiora con dita tremanti.
Si chiede se l'abbia fatto apposta, Melody: una forma di addio per il padre che non ha potuto salutare.
Ora arrivano le lacrime.

-

Hanno una casa, documenti, una laurea che permette a Rory di lavorare come medico, soldi sufficienti per vivere in maniera più che dignitosa.
La casa è grande, guarda Central Park e ha la porta dipinta del blu più blu che sia mai esistito.
È solo il primo di una serie di doni che li attendono sparsi nel tempo. È solo la prima di troppe volte che Amy pensa di avere la figlia migliore del mondo.

Tutto va bene per un po'. Poi scoppia la guerra e Rory va a combattere. I medici servono più sul campo che a casa e Amy la notte prega e si ricorda che suo marito tornerà, che non morirà in mezzo al fango e ai cadaveri a causa delle bombe.
C'è una data di scadenza ed è incisa su una tomba che ancora non esiste. C'è un limite che ora le dà speranza e sicurezza.

Rory fa amicizia con un ragazzo, giocoso, simpatico, divertente, con una fidanzata che l'aspetta in Inghilterra e una particolare fascinazione per il cielo. Rory le parla di lui in lettere piene d'amore dove confida stanchezza e un nuovo apprezzamento per River e quanto sia difficile gestire gli spoiler. Rory le parla di Wilf e Amy, a guerra finita, lo stringe in un abbraccio, perché ogni amico di suo marito è amico suo.
Wilf è come Rory l'ha descritto e si porta dietro una pistola che non ha mai sparato. Dice che la conserverà come cimelio, che la tratterà come il suo più grande orgoglio.

Restano in contatto per tutta la vita, Wilf, Amy e Rory, uniti dalla guerra e dalle stelle e separati solo dall'oceano.

-

La guerra finisce e Amy riceve un pacco, il famigerato libro che ha dato inizio a tutto. River non c'è, ma lascia un biglietto dove chiede una postfazione per dare speranza al Dottore e un indirizzo.
"E lei? Chi darà speranza a lei?", chiede Rory, a cena, girandosi il libro tra le mani. Non hanno mai parlato di quell'ultima avventura, perché fa male, perché la mancanza la sentono ancora.
Amy non risponde perché non sa cosa dire. Prima di scrivere per il suo Uomo Stropicciato, chiede a Rory di leggerle il libro. Gli trema la voce e si interrompe troppe volte e allora decidono di fare un capitolo a testa.
Il libro è asettico, analitico. Il libro parla dei sentimenti del Dottore, di Amy e di Rory, ma non di quelli della sua autrice: nascondere il danno, sempre e comunque.

L'indirizzo è di un ospedale e vi si recano alla data ordinata e trovano una donna - no, una bambina, sedici o quindici anni raggrumati in occhi di un verde sbiadito - che stringe tra le braccia un ammasso di coperte urlanti.
Anthony Brian Williams è il secondo regalo di River: il figlio che da soli non avrebbero potuto avere.

-

Fare da genitori a un neonato, che piange per ogni esigenza e può farsi male con qualsiasi cosa, non è come giocare a fare i genitori della migliore amica irresponsabile e nemmeno come essere genitori di una donna che sembra non averne bisogno.
I primi tre mesi sono un incubo. Amy piange ogni sera insieme al bambino. Rory torna dal lavoro e trova una casa disordinata e una moglie e un figlio isterici. Poi, piano, piano inizia ad andare meglio, perché imparano la differenza tra i pianti di Anthony e a gestire lo stress e non è facile, assolutamente, ma è normale.
Amy non credeva di poterlo amare tanto.

Fanno amicizia con i vicini, che li trovano eccentrici, ma cordiali. Li invitano a cena, Rory parla di sport con loro, Amy delle difficoltà di avere un figlio tanto piccolo dopo la guerra.
Alcuni mormorano, perché Amy si unisce alla lotta per i diritti delle donne, marcia sulle strade e nelle piazze, e Rory non solo la lascia fare, ma a volte si unisce a lei. Perché a un certo punto sulla cassetta della porta oltre a Williams, che viene messo tra parentesi, appare la scritta Pond. Perché Amy racconta a Anthony delle stelle, di balene nello spazio e di pirati, di un uomo buono e della sua cabina.
Sono le stesse storie che scrive a Wilf.
Sono le stesse storie che la rendono famosa.

-

Scrive libri per bambini e si firma Amelia Williams, perché Amy Pond è morta in un cimitero nel futuro. Si firma Amelia Williams, che è il prosieguo reale della favola. Si firma Amelia Williams, che va avanti, ma non dimentica il suo Uomo Stropicciato.

Pubblica il Melody Malone e si premura di approvare la copertina. Rory la guarda esasperato, la bocca aperta e gli occhi fuori dalle orbite.
"Non ti sembra che quel vestito sia un po'-Sì, ecco-Troppo."
"Andiamo, stupido! Non dire sciocchezze! Il vestito è perfetto e le stava d'incanto."
"Sì, ma-"
"E poi la copertina era questa. Non possiamo farci niente."
"Non credo che la copertina sia un punto fisso."
"Magari se la cambiamo il Dottore non sarà più attratto dal leggere il libro."
"Amy! È nostra figlia!".

Scrive libri che durano nel tempo e hanno edizioni su edizioni e ogni vendita è un successo che le dà speranza, la stessa che è stata data a lei, che l'ha fatta perseverare per dodici anni. Magari uno dei suoi piccoli lettori viaggerà davvero nella cabina magica più grande all'interno.
Anthony lo spera. Anthony lo sogna. Amy non ha il cuore di dirgli che per lui non è possibile.
Il Dottore non può tornare per loro e non avrà un altro Pond a ricordargli ciò che ha perso. Non importa quanto ingiusto sia: al Dottore non piacciono gli addii, ma ancora di meno ciò che glieli ricorda.
Amy, però, sorride a suo figlio e gli dice che forse accadrà, se è molto, molto fortunato.

Anthony cresce e studia architettura e comunque non smette di sperare. Anthony cresce con le storie del Dottore come sua madre è cresciuta con l'universo nella testa a sussurrare l'impossibile.

Anthony cresce con speranza e Amy ricorda cosa ha detto Rory quando hanno ricevuto il libro.
"Noi le daremo speranza.", decide, perché c'erano dei giochi in quella stanza abbandonata e non è stata Kovarian a procurarli. Bambole, un cavallino a dondolo, dei libri, dei pupazzi di pezza, tutti conservati, tutti mandati al momento opportuno.
Non possono fare nulla per River e non possono salvare Melody. Possono almeno prendersi cura di lei, da lontano, come sempre mai nell'ordine giusto.

-

Poi ci sono le elezioni.
Vince Nixon e Amy e Rory lo sostengono nonostante sappiano tutti i danni che verranno. Non se lo sono neanche detti.
Nixon ha risposto al telefono. Nixon l'ha ascoltata.

Poi arriva il 1969 e Amy e Rory diventano impazienti. Un po' perché il Dottore sta per morire, un po' perché il Silenzio sta per essere sconfitto, soprattutto perché c'è Melody a morire e rigenerarsi per le strade fredde e buie.

"È qui. Rory, lei è qui.", così lontana e così vicina e ugualmente irraggiungibile.
La cercano lo stesso e la trovano, rimasugli di luce dorata a fluttuarle attorno, e il Silenzio che già le ha messo le mani addosso, che la porta via, nel futuro, a Leadwort da genitori troppo giovani.

Amy passa una settimana a non alzarsi dal letto. Rory la costringe a mangiare.
Anthony non capisce: non la sa, la storia di Melody. Non lo sa, di avere una sorella. "Mamma, mi stai spaventando.", dice, perché suo figlio non conosce le bugie, non ne ha mai avuto bisogno.
È per lui che si alza dal letto.
È per lei che si mette alla macchina da scrivere.

Il suo nuovo libro si chiama L'unica acqua nella foresta è il fiume e la critica lo distrugge, le vendite calano, nessuno lo capisce. Anthony lo legge dubbioso, lo definisce tetro, buio, disperato - è disperata, che Amy lo ha scritto, dando sfogo alla sé stessa che ha sentito sua figlia sciogliersi in una macchia sul pavimento. Viene detto che è diverso, non adatto al pubblico cui scrive abitualmente. Le viene chiesto cosa sia successo per questo brusco cambiamento di stile e di scenario, per questa protagonista che ha le stelle a portata di mano, il volto stanco e gli occhi dove si rincorrono troppi segreti. Si fanno ipotesi su chi sia la bambina rapita, mangiata dal mostro, che impugna armi invece di giocattoli. Diventa uno scandalo la ragazza che rubava macchine e giocava a fare da Cupido con i suoi migliori amici. Contestano il titolo, perché non ha rimandi nel romanzo, perché le protagoniste - o protagonista? Nemmeno questo è chiaro - non hanno nome.
Amy non risponde alle accuse e alle domande, lascia che i giudizi le scivolino addosso. Rory ne tiene una copia sul comodino e lo legge e rilegge fino a saperlo a memoria, fino a rovinare la copertina e lasciare angoli alle pagine.

Amy torna alla vita e alle favole dell'uomo Stropicciato.

-

Anthony si sposa e ha una figlia che chiama Jessica, che da Amy impara a non tirarsi indietro davanti a niente e a sognare sempre e costantemente.
Anthony si sposa e resta solo con la figlia, perché sua moglie muore, investita da un'auto mentre attraversava la strada - e Amy e Rory si erano dimenticati che si morisse anche per motivi tanto stupidi.
Jessica piange e prega il Dottore di fare qualcosa e Rory interviene prima che la fede di sua nipote si tramuti in qualcosa di simile all'odio. Le dice che il Dottore è bravo, ma non così tanto, che ci sono cose che nemmeno lui può aggiustare.
Jessica piange e dice che le manca la mamma e Rory le promette che la rivedrà, che deve solo avere pazienza. "Come te quando hai protetto la nonna?", che è la storia preferita di sua nipote. River una volta gli ha confidato che era anche la sua, la prova vera che l'amore vince sempre, che l'amore basta sempre.

Rory misura il passare degli anni contando le rughe che si assicura di non notare sul viso di Amy e sa che non gliene resta molto. C'è una scadenza da rispettare e lui la sente, sdraiato sul letto a ottantadue anni, con sua moglie che finge di sorridere e sua nipote accoccolata sul suo petto e suo figlio che gli tiene la mano. Quanto è diverso da ciò che avevano previsto gli Angeli!
"Me lo passi?", chiede a Anthony, accennando al libro che ha fissa dimora sul suo comodino. La copertina è quasi distrutta, più di metà delle pagine è segnata di lacrime, e c'è uno strappo causato da quella volta che la rabbia era talmente tanta che la carta s'è spezzata sotto le sue dita.
L'unica acqua nella foresta è il fiume, l'ultima verità consegnata dal TARDIS che forse s'era presa una cotta per lui. L'ultimo tassello per risolvere il mistero di River. "Credo che gliel'abbiamo data, un po' di speranza."
"Sì, Rory, lo credo anche io.", ed è il sorriso di Amy ad accompagnarlo verso la morte, la sua mano sulla sua l'ultimo calore che gli verrà strappato. Amy torna ad essere quello che credeva non sarebbe più stata. Amy aspetta, anche se ora è donna e non ragazza. Amy aspetta e consegna ad Anthony una lettera con data e orario precisi. Gli parla di un uomo lasciato ad aspettare, ad annaffiare le piante in attesa del loro ritorno. Gli dice che si chiama Brian per lui e che è suo nonno e che dovrà dargli la lettera e aspettare che la legga.

Anthony dice che se non potesse farlo, la lascerà a sua figlia con tutte le istruzioni.

-

Ed eccomi qui, da sola, dopo l'ultima pagina. Questa è la vita che mi hai dato, la vita che ho scelto, quel giorno, in un battito di ciglia. La mia scelta. La scelta che non mi sono mai pentita di aver fatto.
Ti ho già detto, vecchio amico, che abbiamo vissuto bene, Rory ed io, che siamo stati felici, che ti vogliamo bene. Lui ormai è morto, io sto per raggiungerlo, e questo è nostro figlio. È un dono, Dottore. Un dono di Melody, che ci ha dato una casa e dei lavori e i mezzi per vivere bene, ma anche piccole sorprese, piccoli messaggi che ci sono arrivati dai personaggi più improbabili. Marilyn Monroe ci ha detto che ti sta ancora aspettando, a proposito. È stata brava, la mia bambina, a prendersi cura di noi, e io spero tu sia stato buono con lei, che abbia sistemato qualsiasi cosa l'abbia portata a pensare di doversi fare del male e nasconderlo perché tu l'avevi ordinato.
Spero siate stati felici, per quanto difficile possa essere e spero tu mi abbia ascoltato, che non abbia viaggiato da solo. L'universo è più bello quando si è in due a osservarlo. Ecco, questa è la prova provata che non ti stavo mentendo, in quella postfazione, e che sono stata davvero felice. Me ne vado senza rimpianti, Dottore, e spero tu sia un po' orgoglioso di me, per questo.
Io lo sono. Sono tanto orgogliosa di quello che sono diventata e un po' è anche merito tuo.
Oh, quasi me ne dimenticavo! Affido a Anthony anche questa lettera: se doveste mai incontrarvi, porta lui e mia nipote a fare un viaggio. Se lo meritano, Uomo Stropicciato. Aspettano da tutta una vita!
Ora ti saluto, Dottore, se la vedi dà un bacio a mia figlia da parte mia.
Con affetto,
la tua Amelia.

"È più grande all'interno!".
Sì, lo dicono tutti. Anche il vecchietto di ottant'anni che è il figlio dei suoi migliori amici. Suo cognato, a voler essere precisi. La donna, invece, guarda a bocca aperta la consolle.
"Non è come l'avevano descritta. Neanche tu lo sei. Dov'è il farfallino? E perché indossi un cappotto da mago?".
Perché si è rigenerato. Ovviamente i Pond si sarebbero dimenticati l'aspetto più importante. Oh, beh, almeno Clara non può assistere a questa umiliazione.
"Jessica!"
"È vero, papà!".
Sì, non c'è dubbio neanche sul fatto che sono Pond, e il pensiero lo fa sorridere.
"Allora, dove volete andare?"
"Nel senso che ci porti con te?"
"Solo per un viaggio. Ordini di Amy."
"Oh, il nonno aveva ragione! Bisogna solo aspettare!".
Jessica corre da una parte all'altra della console in maniera che si addice di più a una bambina che a un'adulta e Anthony si scusa per lei. "È tutta la vita che ci spera. Che ci speriamo, in realtà."
"Sì, purtroppo per voi Pond non sono mai puntuale."
"Sappiamo come aspettare, Dottore. Sappiamo che ne vale la pena.".
   
 
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