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Autore: HeyCass    26/02/2024    0 recensioni
Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"HERE IS MY HAND BABY, TAKE IT OR LEAVE IT.."
MIKKY EKKO






Quando uscì dalla stanza, Yui si sentì profondamente sollevata e lì vi trovò Grimmjow.
Si guardarono per un momento, ancora tesi, non dissero nulla.
Semplicemente si incamminarono insieme per i corridoi di Las noches, silenziosi.
Poi arrivarono nella stanza della ragazza.
Yui si portò le mani al viso, consapevole di essere sopravvissuta anche quella volta. Era stata dura, più dura di quello che avrebbe potuto pensare, aveva giocato una carta pesante ed aveva detto cose, che avrebbero potuto seriamente metterla in pericolo, ma dopo tutto quel tempo forse a lei non importava più.
Aveva passato un mese dentro a quel castello, giocando con astuzia le sue carte, senza mai sbilanciarsi, senza mai osare opporsi, ma le cose stavano cambiando, lei era cambiata ed ora non le bastava più fare quel gioco.
Ora voleva agire.
“Si può sapere cosa è successo là dentro?” Chiese Grimmjow, interrompendo così quel silenzio. Yui spostò le mani dal volto e lo guardò.
“Credo di averlo provocato abbastanza da farlo infuriare. Se sono viva, non è di sicuro per me, ma per quello che lui pensa ci sia dentro di me”
Grimmjow la osservò.
“Per la prima volta da quando sono qua dentro, mi sono sentita seriamente in pericolo. Mi avrebbe ucciso, ne sono sicura.”
“Perchè non l'ha fatto?”
“Perchè lui crede che quella persona, quella  per cui io sono qui, sia ancora dentro di me.”
L'azzurro si ammutolì.
“Io devo andarmene!” Disse d'improvviso lei.
“Cosa?”
“Devo andarmene, non posso rimanere qui. Ormai le cose si sono fatte troppo pericolose, devo scappare”
“Non puoi!” Disse con forza, l'espada. Lei alzò il viso per guardarlo.
“Non ho alternative! “
“Non è scappando che risolverai le cose, anzi! Fallo e lui ti ucciderà. Non lo fermerai così”
“Lo so, ma almeno avrò una possibilità. Rimanere qui è pericoloso, prima o poi lui …. lui mi farà qualcosa, ne sono sicura! Non posso restare qui!”
L'azzurro la raggiunse a falcate e la prese per le spalle.
“Tu non andrai da nessuna parte!”
Lei puntò i suoi occhi su quelli azzurri di lui.
“So che tu prendi ordini da lui, ma solo per questa volta... potresti non farlo? “
Lui non disse nulla, ma lei sapeva già la risposta, perchè infondo lui, era comunque un suo nemico...
Non si era scordata di quel particolare, semplicemente sperava che infondo, dopo tutto quello che avevano vissuto, forse lui avrebbe potuto stare dalla sua parte.
Ma no.
Lui era un espada al cospetto di Aizen, non sarebbe mai stato dalla sua parte.
Mai.
“Non è scappando che risolverai le cose!” Disse infine lui, lasciandola andare.
“Non posso combattere contro di lui e tu lo sai!”
“Non lo fare allora, stattene buona qui, come hai sempre fatto.” Disse, voltandosi.
“Tu non capisci..” Disse lei con disperazione nella voce, lo prese per un braccio facendolo voltare verso di se.
Poi prese il suo viso con entrambe le mani e lo guardò affondo.
“Vieni con me.” 
Lui spalancò gli occhi.
“Non hai nulla da perdere. Questa, questa  che tu pensi sia vita non è altro che sopravvivenza e c'è così tanto là fuori. Vuoi davvero stare qui?  Prendere ordini da quel mostro? Combattere ogni giorno per sopravvivere, essere classificato per un numero e per la tua forza nel combattimento? Tu non sei solo un numero tatuato sulla pelle e non sei solo la tua forza, sei di più e potresti esserlo ancora di più, là fuori, magari sulla terra! Potresti avere la tua vita, una dannata meravigliosa vita!”
Lui si ammutolì mentre quelle parole entravano dritte, in profondità, lì vicino al suo cuore.
“Vieni con me, Grimmjow....” 
Lui sentì il cuore farsi grande, riempirsi di emozioni, gonfiarsi e quasi farsi leggero per poi farsi di nuovo piccolo.
Forse una parte di lui avrebbe voluto, si forse..
Ma lui era un espada, tutto quello che era lo doveva all'ex shinigami.
Lui non aveva alternative, se non quella vita.
Gli era già stata data una seconda possibilità ed era esattamente quella.
Non c'era altro, se non numeri, combattimenti e il suo dannato desiderio di essere il più forte fra tutti.
Lui era così, non poteva essere altro.
Lui non era altro..
Lei capì subito, dal suo silenzio che quella richiesta era troppo.
Delicatamente tolse le mani dal suo viso e si voltò, dall'altra parte, mentre gli occhi diventavano lucidi, perchè infondo, sapeva che lui era un espada e anche se avesse voluto, non avrebbe potuto opporsi ad Aizen, non così.
Capì che al di là di quel posto, non ci sarebbe stata vita o altro, non per uno come lui, per nessuno di loro e a questo punto, non era sicura nemmeno per se stessa.
La sua speranza di poter andare via iniziava a vacillare sempre di più, ora che anche Inoe era lì, lei non doveva solo pensare alla sua sopravvivenza ma anche a quella della ragazza, ed era troppo. 
Lei non sarebbe mai andava via da lì.
Probabilmente sarebbe morta in quel posto, sola e forse anche un pò abbandonata.
Se solo avesse trovato l'hogyoku, pensò, con una disperazione nel cuore da farla quasi crollare.
“Combatti come hai sempre fatto. Non sei una che si arrende e allora non lo fare. Nemmeno ora. Non pensare di scappare, non puoi e soprattutto... Be io non te lo permetterò! Infondo sono pur sempre un espada e prendo ordini da lui. Fai qualcosa che non devi e sarò io stesso a fermarti.”
Lei strinse i pugni.
“Lo so.”
Si guardarono in silenzio per un po', poi lui uscì dalla stanza e lei, lasciò che le lacrime scivolassero sul viso, amare come non lo erano mai state.
Andò verso il letto e si corico, sfogandosi con il viso fra il cuscino, soffocando i singhiozzi che avrebbe voluto lasciar andare.
Non si sarebbe arresa così, lei avrebbe trovato un modo per battere Aizen, lei lo avrebbe sconfitto, lo promise a se stessa, con forza e determinazione.
Lei avrebbe battuto quel dannato mostro.





….




L'aria era fredda.
Attorno c'era solo il buio. 
Un buio in grado di inghiottire ogni cosa, così profondo da farla rabbrividire.
D'improvviso si sentì un clangore in lontananza.
Yui rabbrividì, ma con con coraggio si mosse comunque dentro a quel buio
Il rumore si faceva sempre più vicino.
Sempre più forte, poi la sentì una voce nel buio.
 “Liberami!”
La ragazza si fermò, mise a fuoco e la vide.
”Liberami!” Ripete la voce duramente.
Yui strinse i pugni.
“No.” Disse con sicurezza. 
La donna rannicchiata, alzò la testa per guardarla. Yui incontrò degli occhi azzurri ed un profilo che era così simile al suo.
“Lo sai che con me potresti batterlo.”
“Con te? Non mi pare che l'ultima volta tu sia stata in grado di fare qualcosa!”
“Insieme, insieme potremo!”
Yui non rispose.
“Tu hai sempre paura di me, vero?” Disse con un ghigno soddisfatto quella.
Ma lei non rispose.
“Perchè sei venuta?”
“Io? Non sono venuta qui, sei tu che..”
“Oh no cara mia, tu mi stai cercando. Sei disperata, talmente tanto da venire fino a qui.”
“No! Io non ho bisogno di te!”
“Certo che hai bisogno di me! Ora che Kaori è andata via, ti rimango solo io... e tu sai che noi due insieme potremo tanto!”
“No, no! Tu non sei qualcosa di cui ho bisogno, io riuscirò a sconfiggerlo da sola.”
“Con quali forze? Non sei nemmeno in grado di battere un espada così come sei.”
“Smettila!"
“Yui, tu hai bisogno di me! Liberami, lasciami andare ed io non cercherò di sovrastarti. Coopereremo, insieme, tu ed io. Nessuno potrà fermarci!”
Yui non rispose, guardò la donna incatenata e per un solo secondo, pensò di poterlo fare, di unirsi a lei e diventare più forte...
Fu un attimo e poi rinsavii da quel pensiero.
Lei era la sua parte malvagia e non poteva fidarsi, non così. Non dopo l'ultima volta.
“Andiamo ragazzina, liberami!” Urlò l'arrancar con rabbia.
“Non sono una ragazzina, sono la parte migliore di te e no, non ho bisogno di questo!” Disse quella voltandosi e dandole le spalle.
“Tu sai che non è così, un giorno, un giorno avrai bisogno di me e quando succederà, capirai che senza, non potrai nulla.”
Yui non si voltò.
“Io te, potremo battere Aizen!”
Yui strinse i pugni con forza, cercando di ignorarla.
“LIBERAMI E INSIEME,VINCEREMO!” Yrlò l'arrancar alzandosi di colpo in piedi, cercando di afferrarla. Yui fece un balzo indietro d'improvviso.
La guardò dritta negli occhi.
“Io batterò Aizen, ma non con te. Lo farò da sola, perchè non ho bisogno della mia parte cattiva per battere quel un  mostro!”
“Maledetta stronza!” Le urlò quella, infuriata.
Yui si voltò e iniziò a camminare, verso il buio, ma questa volta senza paura, lontano da lei.
“Io non ho bisogno di te, Rose!" Disse, più a se stessa, che all'arrancar ormai lontano.
  
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