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Autore: Raphaelgirl87    01/03/2024    0 recensioni
Terza storia dell' Easter Advent calendar del gruppo Hurt/ Confort di Facebook!
Parola chiave: 185) In fondo all anima
Leo e Raf hanno avuto una brutta litigata per via di un piccolo incidente di Micky....tornerà il sereno tra loro?
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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"Come è dura essere genitori....Di quattro adolescenti, poi....." pensò Splinter, seduto sul divano vicino a Michelangelo che dormiva della grossa,con Donatello addormentato poco distante da lui nella penisola del loro divano mentre guardò l orologio sulla parete della sala.

Le quattro di notte. E Raffaello non era ancora rientrato.

Il maestro sospirò profondamente, mentre si accingeva a cambiare la fasciatura sulla testa del suo figlio più piccolo e a disinfettargli il taglio che aveva sulla fronte, per evitare al terzo dei suoi figli l ennesimo risveglio per accudire suo fratello.

Con movimenti estremamente calmi e misurati, Splinter mise un po' di disinfettante su un batuffolo di cotone e lo passò sulla ferita del figlioletto, che talmente dormiva di sasso che quasi non si accorse di quel gesto d amore, srotolando in seguito un rotolo di bende pulito col quale iniziò a fasciare la testolina del bello addormentato.

Grazie ai Kami, non era assolutamente niente di grave, solo una ferita superficiale.

E, per una volta nella vita, Splinter aveva quasi dato ragione a quel suo irruento figliolo con la bandana rossa, non aveva tutti i torti a essere davvero furibondo.

Forse solo per quella volta Leonardo avrebbe potuto anche sorvolare su quella questione, non dire niente a suo fratello .... In fondo era stato un piccolo incidente....

I suoi ragazzi erano usciti come facevano praticamente quasi tutte le sere e avevano avuto tutti e quattro un bel combattimento con i Dragoni Purpurei, ne erano usciti vittoriosi.....

A quanto aveva capito dal.racconto concitato, con frasi che si accavallano le une sulle altre dei suoi ragazzi una volta rientrati nel covo,era successo che, preso dalla gioia della vittoria, Raffaello aveva proposto a Michelangelo di sfidarsi a una corsa sui tetti di NYC....il suo piccolo e scalmanato figlio con la maschera arancione, come suo solito, non aveva lasciato cadere il guanto di sfida e così si erano lanciati in quell'idiozia, nonostante gli avvertimenti degli altri due fratelli blu e viola, più giudiziosi....Li avevano reguarditi entrambi che una corsa del genere sui tetti a quell' ora era rischiosa, in fondo era tardi e dopo un combattimento non si hanno le energie per nessuna gara ....

Ma quelle due pesti non li avevano ascoltati(quando mai del resto, a volte Splinter si domandava se avessero realmente diciott.anni o se mentalmente ne avessero dieci di meno, come minimo) e avevano iniziato la loro folle corsa sui tetti, saltando da una parte e dall altra, finché un urlo del fratellino arancione non fece raggelare loro il sangue ......

A quanto pareva, Leonardo e Donatello si erano lanciati giù dal palazzo da dove avevano sentito quelle grida, spaventandosi a morte quando trovarono il loro piccolo fratellino incosciente per terra, in una pozza di sangue dalla parte della testa....

Il terzo dei suoi figli con la maschera viola, che tra le altre cose che amava studiare, vista la sua sete di conoscenza, si intendeva di medicina, corse subito dal loro piccoletto, scoprendo con sollievo che per fortuna era vivo, visto che riaprí subito gli occhi tra le sue braccia....a un primo esame il taglio sulla testa risultò non grave, come.poi ebbero modo di confermare una volta a casa,era stata colpita solo una zona ad alto tasso di vasi sanguigni per questo la perdita di sangue era stata copiosa, ma non c erano danni di nessun tipo....

Ma quella diagnosi, per fortuna non infausta, non frenò l ira del suo figlio primogenito in blu contro quel suo fratello in rosso, che era accorso immediatamente affannato e preoccupato a vedere come stava Michelangelo....

Tra i due suoi figli maggiori era esploso un battibecco furioso, a detta dei fratelli minori, come poche altre volte avevano avuto uno scontro così rapido e così furibondo, sembrava quasi che qualcuno avesse lanciato un fiammifero su una tanica di benzina e questa avesse preso rapidamente fuoco, incendiando il terreno tutto attorno a sé.... Leonardo aveva accusato immediatamente Raffaello di essere il responsabile della ferita del loro fratellino, di essere un idiota irresponsabile, indegno della condotta esemplare della sua famiglia, ignorando letteralmente le parole di Michelangelo, che era intervenuto in difesa del fratello maggiore,in quanto la colpa di quel ruzzolone era solo ed esclusivamente sua, aveva messo.male.un piede ed era precipitato dal cornicione.... e il secondo dei suoi figli, già abbastanza mortificato per l accaduto, ma ahimè tremendamente orgoglioso per ammetterlo, se lo conosceva giusto un po', aveva replicato agli insulti dicendo che non accettava di essere comandato da nessuno ne ripreso, tanto meno dal fratello maggiore ...le parole erano diventate sempre piu grosse, gli insulti sempre più pesanti, le urla sempre più alte, nonostante le mediazioni dei fratellini più piccoli....finché a Leonardo non era scappato uno schiaffo sul volto del fratello..... E il litigio si era concluso con Raffaello che aveva lanciato un occhiata di fuoco al fratello.maggiore, raggelandolo con un :"Ti odio, Leo! Vaffanculo! Me ne vado! Non considerarmi più tuo fratello!" E allontanandosi a grandi passi da lì, raggiungendo il posto dove aveva parcheggiato la sua moto.....Splinter sapeva che, dopo quella ricognizione, Raffaello aveva piacere di andare a trovare la fidanzata Lisa al lavoro, era il suo turno di notte al supermercato dove lavorava, non era una cosa nuova, quindi sicuramente avrebbe tardato un po'.... Ma non aveva mai fatto così tardi....

"Non avrei mai voluto farlo, Sensei, io non so che cosa mi è preso.... Ma cazzo....Raf mi ha fatto così incazzare.... Io perdo letteralmente il controllo con lui....."

La voce di Leonardo tremava mentre gli raccontava l accaduto, camminando avanti e indietro nella sala.nervosamente.... Sensei era rimasto a guardarlo, scuotendo mestamente la testa....

"Lo so bene, figlio mio....Ma permettimi Leonardo, di dirti che stavolta hai torto....Accusare uno dei componenti della tua squadra di un qualcosa che è accaduto solo.per partito preso non è un comportamento da leader, ma da giudice e non è il tuo compito...."

Lo aveva ripreso, ma con dolcezza, in fondo quel suo figlio era ancora giovane e stava ancora imparando anche lui a destreggiarsi in quell'.incarico di grande importanza che proprio lui gli aveva donato tre anni fa, senza mai pentirsi della sua scelta, perché Leonardo era il più giudizioso ed equilibrato tra i suoi figli.... Ma era anche lui tremendamente umano e fallace....e notti come.quella.ne erano la prova

"Si....lo so....Sensei....- Aveva replicato il suo primogenito, sedendosi per terra per non disturbare i fratellini addormentati uno da una parte l.altro dall altra del divano,la voce rotta dalle lacrime - Ho fallito.....ho fallito come leader.... E come fratello...."

"Non hai fallito in nessuna delle due cose, figliolo...."

"Ah no? Raf mi ha appena detto che mi odia, che non sono più un fratello per lui! Che razza di leader è uno che non è capace di tenere una squadra unita? Che esempio ho dato?"

"Leonardo, figlio mio...- Replicò Splinter con dolcezza alle sue parole, vedendolo tirare su col naso e ricacciare brutalmente le lacrime in gola - Non sei chiamato a essere perfetto, sei chiamato a essere te stesso.... I tuoi fratelli credono in te e seguono te, Leonardo, per come sei fatto, pregi e difetti,vittorie e sconfitte incluse.... Siete giovanissimi e state imparando a essere una squadra, giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio, combattimento dopo combattimento....Le cose belle, le cose importanti, si imparano solo a passo lento..... E, sai bene come è fatto tuo fratello, sicuramente non pensava cosa ha detto...."

"Ma che lo pensi! Non mi importa, Sensei! Se mi vuole odiare, bene, mi odi! Sto benissimo anche senza di lui!" Aveva risposto seccamente il suo primogenito, alzandosi di scatto e.dirigendosi verso il garage, sedendosi sulla scala che affacciava proprio in quella zona, restando a fissare un punto imprecisato nel vuoto....

Splinter scosse la testa mestamente....Quel suo figlio mentiva spudoratamente a se stesso e sapeva di farlo....quella scena appena avvenuta tra i suoi figli l aveva vista e rivista non sapeva neanche lui quante volte.... Caratteri troppo forti, idee troppo diverse sulla gestione delle battaglie, sulla vita.....Lo scontro tra quei due era sempre dietro l.angolo fin da quando erano bambini..... Eppure, ogni volta, vinceva l amore fraterno profondissimo che legava quei due scalmanati a doppio filo, bastava davvero poco perché le nubi nere, talvolta nerissime di quei litigi tremendi si dissolvessero in abbracci e scuse a profusione.... Sperava davvero che anche stavolta fosse così, che l odio non avesse iniziato a nidificare nel cuore dei suo figli maggiori.... Sarebbe stata la rovina di quella famiglia.....

Ma tutti quei pensieri vennero dissolti da una chiamata....senti il figlio maggiore rispondere al suo telefono:

"Casey? Si, ciao, sono Leo....no, non dormivo tranquillo.....storia lunga....come?.....Un esplosione?....Dove?....si, si....si....capisco....si....Io....Io non so dov e Raf.... Abbiamo....beh.... abbiamo litigato....si....si....ok, si....grazie Casey, lo vado a cercare.....Ok, grazie, ciao.... Ti chiamo appena so, certo...."

E la chiamata si interruppe, mentre Leonardo rientrò in sala, pallidissimo

"Che succede, Leonardo?" Domandò Splinter al figlio maggiore che replicò, correndo in camera sua a prendere due delle sue katane

"Un incidente....un esplosione sulla 35esima.... È quella che fa sempre Raf con la moto per venire qui..... Io..... io....devo andare a cercarlo....forse è rimasto coinvolto.....devo andare ,Sensei...."

Ma un rombo di una moto provenire dal garage rasserenò i loro animi;

"Raf...." Sospirò Leonardo con sollievo, correndo in garage mentre il fratello rosso parcheggiò la moto e si tolse il casco....

"Che cazzo ci fai qui?" Lo apostrofò malamente Raffaello ma davanti allo sguardo preoccupato del fratello non riuscì a dire altro

"Leo....che succede?"

"C e stata un esplosione sulla 35esima, è la strada che fai sempre in moto....io stavo venendo a cercarti...." Replicò il figlio maggiore con la voce tremante....

Splinter, dall alto della scalinata che conduceva al garage, vide Raffaello guardare stupito il fratello maggiore

"Un esplosione? Veramente?"

"Non eri lì?"

Il figliolo in rosso scosse la testa

"No, in realtà, ho fatto un giro più lungo.....avevo bisogno di calmarmi....ma tu piuttosto perché stavi venendo a cercarmi? Pensi che non so cavarmela, grande leader?" Aveva replicato sprezzante Raffaello ma la replica del fratello lo ammutolì:

"Perché, anche se non mi consideri più tale, sei sempre mio fratello per me, idiota! Mi preoccuperò sempre per te....per.voi.....finchè avrò vita.... E tu sei libero di odiarmi, non mi importa! Ma.io..... io.... Sono sempre qui per te....anche quando sbaglio....io sono sempre qui...."

A quelle parole, Splinter fu sicurissimo di vedere, pure nella fioca luce del garage,le lacrime scorrere sul viso del figlio in rosso

"Leo- replicò con voce tremante Raffaello- non è vero che ti odio.... Nè che non sei più mio fratello....sai che non lo penso..... Ero solo arrabbiato.....Scusami..... Sono stato un po' uno stronzo....."

A quelle parole, Leonardo scosse la testa:

"No, scusami tu, Raf....mi sono solo spaventato per Micky....e ho reagito male.... non penso niente di quello che ho detto, lo sai....scusami anche dello schiaffo...."

"Uh quello.... non l. ho manco sentito, mi hai fatto poco più di una carezza...."

"Vaffanculo, va...." Replicò Leonardo, ma lo fece ridendo, finalmente, insieme al fratello

"Pace, fratello?" Disse Raffaello e Leonardo replicò sorridendo

"Certo, che si, fratello, pace!"

E Splinter finalmente fu sollevato.nel vedere i suoi figli stringersi in un abbraccio chiarificatore.... Non ci fu bisogno di nessun altra parola..... Di nessun altro chiarimento.... Ancora una volta, il grande amore fraterno che univa quei suoi due figli aveva avuto l ultima parola sulla rabbia di un momento.... Potevano arrabbiarsi, urlare e.litigare quanto volevano....In fondo all.anima, quei due sarebbero sempre stati fratelli....nel bene e.nel.male....

"Come sta Micky?" Domandò Raffaello tenendo ancora stretto il fratello maggiore e risalendo con lui la scala, incrociando però sulla sommità di essa lo sguardo del maestro

"Bentornato, figlio mio.... Tuo fratello sta bene...."

"Perdonami l.ora, Sensei...."si scusò Raffaello, ma il maestro lo fermò con un gesto della mano

"So tutto, figliolo....per questa volta soprassiederò.....la prossima volta però non sarò così accondiscendente, chiaro?"

"Si, Sensei.... Grazie...." Replicò il figlio in rosso al maestro, che annuì compiaciuto mentre entrambi i figli maggiori andarono vicini al divano dove nel frattempo Michelangelo aveva appena aperto gli occhi

"Hey, Raf....sei a casa....-Mormorò con la voce impastata dal sonno il piccoletto, dando nel frattempo un colpetto con i piedi al fratello viola addormentato dall altra parte del divano -Donnie....yawn....Donnieeeee....c e Raf...."

"Hey, Raf....yawn....bentornato fratello...." Rispose Donnie, senza neanche svegliarsi, ripiombando a dormire immediatamente dopo, mentre i due fratelli maggiori scuotevano la testa divertiti

"Grazie Donnie- replicò Raffaello rivolgendosi immediatamente dopo al piccoletto arancione- Come stai, Micky?"

"Benone....yawn..... Ho la scorza dura....e mica sono una mammoletta come te nella corsa.... Avete....yaaaaawn.... Fatto pace?"

Disse Michelangelo ai fratelli, vedendoli finalmente sereni

"Ma si, Micky, certo....siamo fratelli capita di litigare.... Ma non cambia nulla di quello che siamo....Scusateci, però, abbiamo fatto una figura pessima come fratelli maggiori...."Gli rispose Leo sorridendo, lieto di vedere che anche il fratellino stava sorridendo a sua volta, mentre stava ripiombando nel sonno....

"Bene....ne sono.... yaaaaawn....felice....."

"Cose che....yaaaaawn....capitano....in famiglia" replicò dall altra parte Donnie,uscendo un attimo ancora dalla sua catalessi, per ripiombarci subito dopo, facendo sorridere tutti:

"Ora dormite....sia te genietto che te, piccola peste- disse Raffaello con dolcezza, carezzando la testolina fasciata del fratellino- domani ti devo fare un culo così nel dojo...."

"Ah....si...si.... yaaaaawn....voglio proprio vedere....se è..... yaaaaawn.....come stasera....ti infilerò uno dei miei nutchaku su per il....." Ma il piccoletto arancione non finì la frase che già russava profondamente, addormentato sereno come un bambino....Splinter sorrise a quella scena e si congedò dai figli:

"Bene, figli miei, cerco di dormire ancora un po'....andare a dormire anche voi o domani non renderete in allenamento e dovete essere preparati, tra due settimane ripartirete in missione"

"Va bene, Sensei, Oyasumi*" replicarono i suoi due figli maggiori, mentre si accingevano a chiamare Casey per tranquillizzarlo....

La mattina dopo, Splinter si alzò di buon ora, si rivestì indossando uno dei suoi lunghi kimono e si avviò verso il.bagno, passando davanti alla sala per controllare come stesse Michelangelo....

Arrivato davanti al divano, non poté però non contemplare con dolcezza la scena davanti ai suoi occhi....

Sulla tavola da surf che faceva da tavolino risiedeva una confusione di armi varie, maschere colorate,bende e batuffoli di cotone usati assieme agli occhiali di Donatello e a tutti quegli strani marchingegni che aveva sempre addosso, poggiati sul tavolino anch essi....

Il piccolo infortunato russava della grossa con un nuovo bendaggio sulla sua testa, il terzo dei suoi figli gli dormiva praticamente addosso....e per terra, su un giaciglio improvvisato di sacchi a pelo, dormivano i suoi due figli maggiori, l uno sulla spalla dell'altro.

Le nubi del litigio dell' altra sera si erano definitivamente dissipate davanti al clima sereno che regnava in.quel.salotto.....

"Proprio come quando erano bambini, sai, amico mio? Hanno sempre fatto così, da sempre.....litigano come i matti....ma non si lasciano mai da soli nel momento del bisogno....." Disse Splinter a Klunk, che si era svegliato anche lui e si stava strusciando sulle sue gambe.... Il gattino lo seguì in bagno e subito dopo in cucina e Splinter, sorridendo, capì l.antifona... Era ora di preparare la colazione per la sua famiglia, una famiglia molto strana, ma piena di amore:

"Yabu ne-san, aisuru kodomo-tachi e no okurimono o arigatō**" sussurrò Splinter alla divinità dedicata alla famiglia, mentre, dopo aver dato la colazione al loro gattino, si accingeva a rompere.le.uova in una ciotola per cucinare i pancakes, ed era vero.

Era grato ogni singolo giorno per il dono di quei figli meravigliosi, imperfetti, impegnativi e allo stesso tempo straordinari.

Era grato che gli avessero cambiato così tanto la vita.

Era grato ogni giorno, nonostante tutto, di assistere alla meraviglia della loro fratellanza

E più di ogni cosa, era grato, immediatamente grato di essere semplicemente loro padre.

*Buonanotte

** Grazie, Yabune, per il dono dei miei figli amatissimi


   
 
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