Cuore fedele

Esmeralda era riversa a terra, il suo esile corpo era stato abbandonato a se stesso.
Faceva molto freddo, ma lei non lo avvertiva più.
I suoi lunghi capelli scuri le coprivano le spalle, in modo disordinato nascondevano parte del suo collo, erano sul viso ossuto. 
I suoi bellissimi occhi ormai chiusi per sempre.
"Andate via!" urlò Quasimodo, terribilmente sconvolto, mentre cercava di raggiungerla. Qualcuno provava a bloccarlo, ma lui, con la sua immensa forza - dovuta anche ad un estremo dolore - non si preoccupava di risultare aggressivo, mostruoso, come tutti lo reputavano, tutti, tranne... lei. 
Riuscito ad arrivare davanti al suo corpo, profondamente addolorato si chinò vicino a lei.
Come avevano potuto togliere la vita ad una donna così dolce, così bella? 
Quasimodo, tremando, girò il corpo della donna e le spostò i capelli dal viso per poter ammirare per l'ultima volta la sua bellezza.
Le carezzò le guance bianche, i capelli - quegli stessi capelli che danzavano con lei - poi prese le sue mani gelide, quelle stesse mani che gli diedero acqua quando aveva sete e si lasciò coinvolgere in un pianto disperato. Si accovacciò poi vicino a lei e decise che da quel momento avrebbe atteso la sua morte.
Per lui, non aveva senso continuare a vivere senza la donna che amava.
Il cuore di Quasimodo, così puro, non abbandonò mai Esmeralda. Il suo cuore le era eternamente fedele. 


Angolo dell'autrice: 
Ciao a tutti! Spero che questo piccolo testo possa piacervi :)
Sono sempre stata innamorata del musical - o meglio, dell'Opera popolare, come preferisce chiamarla il grande Cocciante - Notre Dame de Paris, tanto da essere andata a vederli dal vivo. Spettacolari è dir poco. 
Come già preannunciato, mi sono ispirata proprio alla parte sotto le note di: "Balla, mia Esmeralda"
Mi farebbe piacere ricevere i vostri commenti. A presto! 
Georgette_23